Denki era seduto in panchina, alla gamba destra giaceva un tutore e al suo fianco era poggiata una stampella. Guardava emozionato Eijiro far volteggiare Shoto con una certa grazia e quest'ultimo si muoveva con grande sinuosità resa ammaliante dal suo penetrante sguardo eterocromatico.
Non riusciva a provare invidia, era troppo eccitato di conoscere dal vivo Izuku!
Quando era rientrato suo fratello, accompagnato da Shota verso le undici di sera, lo aveva tempestato di domande. Lo aveva fatto anche per evitare di vedergli creare quello sguardo malinconico e pieno di superflua colpevolezza.
«E' bravo?» aveva chiesto.
Katsuki lo aveva semplicemente abbracciato. Denki, seduto sul divano, gli aveva aggrappato le dita alla felpa nera e si era scurito un po' in viso.
«Dicono che potrei avere gravi problemi di fertilità... quei soppressori erano troppo forti e oltre ad avermi creato malnutrizione e ad avermi portato all'essere sottopeso, mi hanno reso debole l'apparato scheletrico. Se seguirò alla lettera le cure migliorerò in men che non si dica!» aveva detto con voce acuta di lacrime.
Mitsuki e Masaru non si erano intromessi, il primo intento a leggere un paio di riviste di pattinaggio artistico, l'altra a ripulire il piano cottura e alcuni cassetti. Il rumore dell'acqua era quasi piacevole, rendeva il silenzio intermittente dei due fratelli meno pesante.
«Starai meglio e sono sicuro che quando ti sposerai con Capelli di Merda mi riempirete di cuccioli e sarò lo zio più fottutamente orgoglioso!».
«Katsuki, modera i termini!» Mitsuki si era sentita in dovere di dirlo.
«Ah? Ma che vuoi, vecchiaccia! Sei tu che rompi il cazzo con il volere dei nipoti!».
Denki era scoppiato a ridere.
E con questo ricordo il giovane Omega tornò più vigile nell'osservare la coreografia del suo ragazzo con l'amico di Katsuki. Improvvisamente, entrò finalmente quest'ultimo seguito da una figura molto più minuta.
Denki spalancò gli occhi incapace di trattenere la sua gioia. Alzò una mano in segno di saluto ed iniziò a squittire. Katsuki sbuffò una risatina mentre lo raggiungeva.
«Allora? Com'è fare da spettatore? Eijiro ti sta facendo ingelosire o no?» punzecchiò il biondo Alpha.
«Macché! Eijiro mi ama ed io provo altrettanto, quindi non potrei mai dubitare di lui ma ora dimmi una cosa» Denki spostò lo sguardo verso Izuku che concesse un sorriso. «... è l-lui, v-vero?».
«Molto piacere, Denki. Sono Izuku Midoriya. Tuo fratello mi ha detto che sei un-».
«... tuo grandissimo fan!» urlò l'altro, annuendo. «Diavolo, è grazie a te se ho voluto proseguire nel mondo del pattinaggio artistico!».
«Spero che migliorerai in fretta. Ho visto molte delle tue coreografie con Eijiro e devo dire che ne sono rimasto impressionato».
«Davvero?».
Izuku guardò Katsuki, questo gli concesse un piccolo cenno con il capo prima di andare in direzione di Shoto ed Eijiro che si erano fermati nell'evidente curiosità. L'Omega prese posto accanto all'altro, grato per quel momento di tranquillità.
«Io non mi sento così bravo... insomma, nell'ultima gara ho fatto una figura terribile» sospirò Denki, la mano cadde sul tutore che partiva dal ginocchio.
«Può capitare, soprattutto con i soppressori che tendiamo a prendere noi Omega in quanto atleti» disse Izuku, osservando la pista lustra e liscia.
Denki lo vide quasi lontano, come se fosse distaccato dalla realtà.
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Ymir - BakuDeku
FanfictionAu, no Quirk! Due pattinatori, due strade completamente differenti, chi vuole diventare il Campione del Mondo Intero e chi intende Ritirarsi. Un Alpha e un Omega che intrecceranno il loro amore sul ghiaccio di una pista fino all'eternità. Potrebbe e...