Era come al solito una notte in cui Christian era rimasto l'ultimo da solo al ristorante.
Presto si sarebbe preparato per dormire, ma non si aspettava che sarebbe rimasto solo ancora per poco.
Stava per chiudere tutto a chiave, quando dentro il locale si presentò Mattia.
M: "Ciao"
C: "Oh, cosa fai qui? Sei sparito per giorni"
M: "Sono stato molto impegnato con la scuola. Quest'anno ho la maturità e sono pieno di verifiche, compiti, ecc. Mi dispiace non essere riuscito a passare prima"
C: "Ah ecco. Beh, comunque ti ringrazio di non avere detto nulla su di me"
M: "Prendi tutte le tue cose e viene con me. Muoviti"
C: "Cosa? Non capisco. Dove dovrei venire?"
M: "A casa mia"
C: "No, no. Non se ne parla"
M: "Prima o poi qualcun altro ti scoprirà e perderai il posto. Vuoi aspettare che succeda?"
C: "Io non... non lo so"
M: "La mia famiglia lo sa già, è tutto a posto, puoi venire a stare da me"
C: "Non mi sembra giusto, disturbare te e la tua famiglia. Qui mi sono aggiustato ormai, in fondo"
M: "Non fare storie. Ti piace dormire per terra? Il pavimento della mia stanza andrà benissimo"
C: "Ma... ma..." Christian era ancora poco convinto, però Mattia aveva ragione. Non era sensato rifiutare l'aiuto che gli stava dando.
M: "Andiamo, su"
Mattia aveva cominciato a raccogliere alcune delle cose di Christian e così lui si decise finalmente a seguirlo.
La casa di Mattia era graziosa. Si sviluppava su due piani: al piano terra c'erano la cucina, un ampio salone e la lavanderia, mentre al piano superiore si trovavano le camere da letto.
Gli ricordava un po' casa sua a Bergamo. Casa. Chissà se ce l'avrebbe ancora avuta una casa.
Mattia lo aveva portato nella sua stanza, arredata con un armadio, una scrivania e un letto singolo.
In effetti dello spazio per sistemarsi a dormire per terra ancora c'era.
M: "Qui sei al sicuro. Puoi restare nella mia stanza quando non sei al ristorante e io sono a scuola"
C: "Perché stai facendo tutto questo per me?"
M: "Perché ti voglio bene"
Mattia gli si era avvicinato per abbracciarlo e lui, pur essendone sorpreso, lo aveva accolto.
Evidentemente Mattia era più espansivo di quanto riuscisse a esserlo lui.
Si erano sistemati entrambi per la notte: Mattia nel suo letto e Christian con il sacco a pelo di fianco a lui.
Il silenzio regnava per la casa. Forse Mattia si era già addormentato, mentre lui ancora non riusciva.
C: "Mattia, ehi, stai dormendo?"
M: "Mmm mmm quasi. Cosa c'è?"
C: "Grazie"
***
Il mattino dopo Christian si trovava da solo nella stanza di Mattia, mentre lui era a scuola.
Sulla scrivania c'erano diversi suoi quaderni su cui studiava, così ne aprì qualcuno per constatare se ancora si ricordasse qualcosa. Sotto uno di essi trovò dei fogli sparsi con degli appunti: erano annotazioni varie riferite al menu che stava componendo per il concorso.
I suoi quaderni scolastici sembravano tenuti bene in ordine, scritti con una calligrafia stretta e minuta, mentre i fogli erano conservati in modo disordinato.
Non rischiava però facilmente di perderli in quel modo? Così gli venne un'idea.
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Ti porto con me |Zenzonelli|
FanfictionChristian si trasferisce a Bari per lavoro e lì conosce Mattia. Inaspettatamente avranno l'occasione di aiutarsi a vicenda.