Capitolo 9

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Mattia e Christian erano in giro per Bari da ore. Mattia voleva fargli vedere ogni angolo della città che, a detta sua, era particolarmente interessante.

Nonostante Christian gli avesse detto che la città l'aveva già girata da solo, lui aveva risposto che sarebbe stato diverso con qualcuno che abitava lì da sempre e gli avrebbe potuto mostrare dettagli sconosciuti.

In realtà il suo scopo era quello di tenerlo il più lontano possibile da casa, perché non vedesse una sorpresa che gli aveva preparato.

Christian, però, non aveva più voglia di girare per la città

C: "Matti, sono stanco. Perché non torniamo a casa? Non è che dobbiamo vedere tutto per forza entro oggi"

M: "Ma dovevamo ancora fare un giro per il Quartiere Murat, e poi volevo arrivare fino alla Chiesa Russa di San Nicola"

C: "Un altro giorno?" Christian si era seduto su un muretto per riposare. Non aveva proprio intenzione di continuare a camminare, se non per tornare a casa.

M: "Mmmpf, e va bene. Tu resta qui mentre io faccio una telefonata, poi torniamo"

Mattia si era allontanato e Christian non capiva cosa avesse da nascondere per non fargli sentire la sua conversazione al telefono. Ma probabilmente non c'era nulla di cui preoccuparsi, pensò.

Mattia aveva telefonato alla madre per assicurarsi che fosse tutto a posto.

Bene, potevano tornare. Anche perché non sarebbe riuscito ancora a tergiversare ancora a lungo, con Christian che non aveva nascosto di essere esausto. Mattia così torno dove era seduto Christian ad aspettarlo. Lo tirò per un braccio per farlo alzare.

M: "Dai, muoviti. Torniamo a casa"

C: "Come mai tutta questa fretta ora?"

M: "Eh perché hai ragione. Sarebbe meglio tornare. Non me ne ero reso conto, ma comincio a essere stanco anche io"

Entrati in casa, Mattia lo aveva subito trascinato in quella che ormai considerava la loro stanza.

Vicino al suo letto ne era stato messo un altro.

M: "Sai, volevo farti una piccola sorpresa"

C: "Hai fatto mettere un altro letto?"

M: "Avevo messo da parte qualche risparmio, con i soldi guadagnati con i turni al ristorante, e non ce la facevo più a vederti dormire per terra nel sacco a pelo, mentre io me ne stavo comodo nel mio letto"

Gli rispose arrossendo, un poco imbarazzato. Christian era rimasto piuttosto stupito da quel gesto.

C: "Perché fai tutto questo per me?"

M: "Perché siamo amici e ti voglio bene"

Christian non sapeva proprio come rispondere. Piuttosto che a parole, preferiva dimostrare il suo affetto con il proprio comportamento.

C: "Ti ringrazio, ma non era necessario. Non avresti dovuto usare i tuoi risparmi per questo"

M: "No, mi fa piacere. Così ora siamo per davvero vicini di letto"

***

Mancava solo una settimana alla scadenza per la presentazione dei menu al concorso.

Fra i tanti impegni e i pensieri che aveva per la testa, Mattia non era ancora riuscito a consegnare il suo.

Meno male che Christian glielo aveva ricordato e così quel giorno, appena uscito da scuola, si era recato nel ristorante dove di solito si svolgeva la competizione e la premiazione e lo aveva presentato.

La commissione giudicatrice in genere si prendeva circa quindici giorni di tempo prima di pubblicare l'elenco dei concorrenti ammessi alla gara.

Trascorso quel periodo di tempo, Mattia si era recato con Christian davanti alla bacheca dove esponevano l'elenco dei concorrenti ammessi.

Mattia scorse i nomi sulla lista, fino ad arrivare al suo.

Cooosa? Squalificato! Perché?

No! No! No! Non poteva essere vero! Forse stava sognando e quello era un incubo.


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