Erano passati tre mesi da quello strano avvenimento che per qualche tempo aveva ravvivato la monotona vita che le persone trascorrevano nella piccola cittadina di Gibergan.
In precedenza il luogo non era stato escluso da sparizioni, ma nessuno ne rimaneva particolarmente sorpreso.
Dopotutto l'insediamento sorgeva accanto a una fitta foresta, nella quale si perdeva anche il piccolo fiume che attraversava il centro abitato. Non vi era da sorprendersi troppo se ogni tanto qualcosa andava storto.
Eppure quell'incidente aveva introdotto qualcosa di nuovo.
Il cadavere era stato trovato la mattina da alcuni paesani che si erano recati nel bosco. La malcapitata era una giovane diciassettenne. Aloysa Keryak.
Il corpo era intatto, da lontano poteva sembrare che stesse dormendo, ma i suoi occhi erano spalancati nel vuoto.
Coloro che l'avevano trovata giuravano che trasudassero terrore.
Come se il diavolo in persona fosse venuto a riscuotere la sua anima.
Questa diceria era stata incrementata dalla voce che in seguito era girata, ma soprattutto dalla presunta traviata condotta della ragazza.
Era ben noto a chiunque che quella ragazzina fosse riuscita a stregare il rampollo più ricco della zona.
Dietrich Reddan
Il primogenito della famiglia Reddan aveva recentemente portato allo scoperto la sua relazione con la giovane causando diversi malcontenti, a partire dalla famiglia, che disapprovava un'unione così poco dignitosa per il ragazzo.
Credevano che Aloysa stesse solo approfittando della disponibilità del ragazzo per assicurarsi un prospero avvenire.
Purtroppo loro non erano gli unici a pensare una cosa del genere, quasi tutti concordavano nel considerare Aloysa una fredda e perfida calcolatrice.
Gli unici che non sembravano disapprovare erano i genitori di lei, ma, d'altronde, come avrebbero potuto farlo?
Dietrich era un ottimo partito per la figlia.
Il migliore.
Era il massimo a cui potessero aspirare.
A causa di tutto ciò la notizia della morte della ragazza aveva portato scompigli nella cittadina.
Era inevitabile che qualcuno sospettasse che la famiglia di Dietrich avesse commissionato l'assassinio della giovane, era una presenza troppo scomoda per loro.
Questa voce era in particolare alimentata dalla popolazione comune e più povera, sapevano fin troppo bene gli atti inumani che i nobili compivano quotidianamente.
Quante volte passavano indifferenti di fronte a scene di fame e sofferenza?
Quante volte picchiavano o condannavano persone disperate?
Troppe volte avevano assistito e sentito di spiacevoli incidenti per non escludere la possibilità che Aloysia fosse caduta vittima dei loro giochi.
Senza contare che Dietrich era il loro primogenito, sicuramente destinato a sposare qualche facoltosa fanciulla scelta appositamente dalla famiglia per aumentare ancora di più le loro ricchezze. E la loro arroganza, avrebbe potuto aggiungere qualcun altro.
Ma non solo il volgo portava avanti questa non poi così assurda congettura, qualche altro nobile aveva le sue buone ragioni per ritenere la famiglia colpevole della morte della ragazza, ma da una parte pensavano che Aloysa fosse andata incontro a quel destino nel momento in cui aveva posato gli occhi sul ragazzo e poi, era solo una povera contadinella, presto la gente si sarebbe dimenticata di quanto fosse accaduto, presto avrebbero trovato altro di cui discutere.
E per quanto le voci potessero girare più o meno intensamente non era stata trovata alcuna prova che incastrasse i Reddan in alcun modo.
Forse avevano fatto sparire le prove, forse si erano rivolti a persone in grado di eliminare qualsiasi traccia o forse non erano davvero stati loro a compiere quel crimine.
Qualunque fosse la spiegazione vi era un'altra persona che credeva fortemente nella colpevolezza della famiglia Reddan.
Dietrich stesso.
Non appena gli era giunta la notizia della morte della sua amata era come impazzito e si vociferava che la repentina partenza non fosse dovuta a un soggiorno di studio nella capitale; forse nella speranza di far morire ogni inclinazione romantica del ragazzo, ma molti sospettavano che l'improvviso viaggio fosse derivato da una scelta personale di Dietrich, probabilmente il primo a puntare il dito contro i genitori per avergli tolto la sua unica speranza di vita.
E così era rimasta solo la sorella, Amalia, a vagare per le stanze dell'austera villa.
Non biasimava il fratello per essere partito così improvvisamente, capiva cosa potesse avuto provare.
Anche lei era rimasta scioccata apprendendo della violenta morte di Aloysa.
Osservò distrattamente la sua figura riflessa nello specchio.
Sono certa che capiranno. Ora sono solo preoccupati, ma, vedrai, quando la conosceranno cambieranno idea!
Solo Amalia aveva veramente creduto che i genitori avrebbero potuto accettare la relazione del fratello con una semplice popolana.
Si morse un labbro cercando di impedirsi di piangere.
Che senso poteva mai avere ondeggiare in una sala gremita di persone con il suo nuovo vestito quando il suo cuore era pesante come non lo era stato prima d'ora?
Con che coraggio potevano organizzare un ballo in una simile situazione? Tutti sospettavano di loro.
Se avesse potuto sarebbe volentieri fuggita col fratello a Vienna, ma non era stato possibile.
Dietrich non era interessato ad averla accanto.
Come biasimarlo?
Il bussare della porta la riportò al presente.
"Avanti."
Il conte Reddan entrò nella stanza. Si soffermò sulla figura della figlia.
"L'abito è di ottima fattura, tra i migliori che abbia mai visto. Quel ragazzo sa il fatto suo. Stasera sarai la regina della serata."
"Siete sempre troppo gentile, padre."
Sussurrò Amalia nascondendo il suo disagio.
Sapeva che certe occasioni non venivano organizzate solo per scambiare qualche chiacchera tra nobili, servivano per creare solide connessioni. Non si sarebbe sorpresa di trovare un giovane facoltoso ad attenderla al piano di sotto.
"Dico solo la verità. Vieni, ti accompagno giù. È ora di aprire le danze."
La ragazza sfoggiò un sorriso per il padre, pronta al peggio.
Forse un pochino corto questo capitolo, ma almeno dalla settimana prossima la smetto di raccontarvi cose avvenute nel passato e passeremo alla vera azione (per quanta azione possiate aspettarvi da nobili austriaci in una sala da ballo lol).
Il disegno sopra è del nostro Dietrich, non che sia una parte attiva in questo capitolo, ma perché non presentarvelo comunque?
A giovedì prossimo 💜
13/10/2022
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Afterglow (italiano)
VampiriAustria, 1890. Josef Jäger, cacciatore di vampiri nell'ombra, giunge nella cittadina di Gibergan per indagare su un omicidio sospetto. Le sue convinzioni: i vampiri sono creature maledette che meritano la morte. O almeno ciò in cui crede prima di...