3 - La Lorelei

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"Il vestito ti sta benissimo, faremo un figurone!"

"Certo, padre." Rispose Amalia apaticamente. 

Quella situazione le sembrava così surreale. 

Il fratello era fuggito perché aveva perso la ragazza che amava e i genitori davano un ballo come se nulla fosse successo. 

Perché la cosa fondamentale era cercare di rimediare allo smacco che il figlio primogenito aveva causato alla nobile famiglia e i sentimenti non potevano certo rientrare in quell'intricato disegno. 

Anche lei avrebbe voluto scappare, ma era una ragazza e alle ragazze certe libertà non erano concesse.

"Forza, Amalia. Stiamo per entrare." 

La brusca voce del padre la riportò alla realtà. 

Avvolse il braccio attorno a quello dell'uomo e si preparò a recitare la sua parte. 

La parte della figlia perfetta. Della bambola di ceramica senza alcuna crepa. Quello che doveva essere un involucro vuoto ostentante sfarzo e bellezza. 

Sentiva un turbinio di voci concitate tutt'intorno a lei. 

Amalia cercò di isolare la mente. 

Sapeva che, tra quel brusio fastidioso, avrebbe potuto identificare voci poco gradite che l'avrebbero fatta vacillare. 

Era certa che non vi fossero solo complimenti ad abbellire la serata. 

Eppure presto si rese conto di non essere l'unico oggetto dell'attenzione principale. In fin dei conti vi era un'altra presenza che scatenava interesse all'interno della comunità, ovvero l'artefice del suo bellissimo vestito. 

Josef Jäger. 

Una certa agitazione prese possesso del suo cuore e, inevitabilmente, si chiese chi sarebbe stata la fortunata che avrebbe potuto avere l'uomo come compagno di danze non negando a sé stessa che avrebbe voluto essere lei la prescelta. 

Dopotutto era lei che indossava una sua creazione, sarebbe stato logico danzare insieme.

 Localizzò l'uomo in un punto poco distante. Il padre la fece dirigere in quella direzione. 

Per un brevissimo attimo Amalia si immaginò che l'uomo la stesse accompagnando all'altare. 

Sospirò. 

A quanto pare anche lei era caduta vittima del fascino di Josef. 

Se n'era resa conto da quando era entrato in quella casa per prendere le sue misure, ma quella sera era ancora più elegante nel suo vestito da sera. Non esagerava nell'affermare che fosse l'uomo più bello della serata. 

"Buonasera conte Reddan. Amalia, siete uno splendore." 

Il conte sorrise. "E il vostro abito non fa altro che risaltare la sua bellezza, vero tesoro?" 

"Sì, padre." 

"Josef, vi andrebbe di aprire le danze con la mia Amalia?" 

Josef lanciò un breve sguardo alla sala prima di rispondere. 

"Certamente." 

Amalia si chiese a cosa fosse dovuto quel tentennamento. Possibile che fosse così infastidito all'idea di danzare con lei? 

Nonostante le apparenze fece comunque un mezzo inchino, porgendo la mano ad Amalia. 

"Mi fareste l'onore di questo ballo?" 

Afterglow (italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora