Josef guardava il panorama all'esterno mentre la carrozza li portava alla loro prossima destinazione.
Fingeva indifferenza, ma percepiva l'agitazione di Amalia, forse molto più di quanto lei stessa si rendesse conto.
Per l'uomo non era un grosso problema, sapeva gestire questo tipo di situazioni, gli erano capitate più di una volta.
Se necessario era perfettamente in grado di placare le ansie di una giovane donzella.
Poteva benissimo essere la loro meta a renderla così, ma Josef riconosceva l'effetto che aveva sulla ragazza.
L'aveva notato già al ballo.
Il fatto che si fosse recato dalla sua nuova cliente proprio con Amalia al seguito aveva sicuramente aperto più di un interrogativo e, suo malgrado, la cosa gli faceva più comodo di quanto non avesse pensato all'inizio.
Se la gente credeva che fosse semplicemente interessato a trascorrere del tempo da solo con la ragazza, allora nessuno si sarebbe posto domande circa i suoi spostamenti. E una piccante storia d'amore era decisamente più interessante di un forestiero perverso che se ne andava in giro a chiedere maggiori dettagli sulla brutale aggressione ai danni della povera malcapitata.
Non l'avrebbe mai pensato, ma Amalia era la sua scusa migliore. Per questo aveva infine deciso di portarla con sé mentre si recava presso i nuovi committenti. Così avrebbero continuato ad alimentare il mito dell'eccelso stilista dedito all'arte della seduzione per profitto.
La cosa divertente in queste situazioni era che lui non si impegnava mai per cercare le grazie di una dama, erano sempre loro che per qualche motivo a lui ignoto trovavano qualcosa in lui. Forse una volta avrebbe potuto capire certi interessi, ma ora no.
Ci si innamora di un bel viso, ma dubitava altamente che qualcuno avrebbe mai potuto scegliere una persona che non aveva nulla da offrire come lui.
"Spero di non avervi messa troppo a disagio di fronte agli altri conti, ma ho pensato fosse un utile espediente per nascondere i veri fini dietro alla nostra passeggiata."
Amalia spostò lo sguardo verso l'esterno. "Certo. Credo che sia meglio che i miei pensino che anch'io sia impazzita per una piccola infatuazione."
Josef sorrise di fronte al lieve rossore che contornò le guance della ragazza.
È un bene che sia così collaborativa. Mi renderà le cose molto più semplici.
Era anche abbastanza convinto che Amalia avesse davvero una piccola infatuazione nei suoi confronti, ma non esternò questi pensieri ad alta voce. La ragazza era già abbastanza tesa così, non c'era motivo di agitarla ulteriormente.
"Il piano prevede una visita ai Keriyak e ai giovani che avevano trovato il corpo. Siete pronta?"
"Non credo." Josef rise.
"Non vi preoccupate. Ho affrontato cose ben peggiori di queste e sono sempre sopravvissuto, vedrete che vi riporterò a casa tutta intera!"
"Come pensate di convincerli a parlarvi di lei? Voglio dire..."
Un sorriso sornione comparve sulle labbra di Josef e Amalia si zittì. La carrozza si arrestò poco dopo. Amalia fece per scendere, ma lui la bloccò.
"Permette di scortarvi." E le tese la mano.
La ragazza indugiò per un breve attimo, ma poi acconsentì alla richiesta dell'uomo. Una brezza leggera la investì nello scendere, mentre Josef lanciò un breve sguardo in lontananza.
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Afterglow (italiano)
VampirgeschichtenAustria, 1890. Josef Jäger, cacciatore di vampiri nell'ombra, giunge nella cittadina di Gibergan per indagare su un omicidio sospetto. Le sue convinzioni: i vampiri sono creature maledette che meritano la morte. O almeno ciò in cui crede prima di...