Capitolo 9: Amore

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Ancora una volta Enio, Ares e Atena si trovavano nel campo di addestramento, la giovane dea ormai era diventata una donna a tutti gli effetti ed aveva imparato dai suoi maestri tutto quello che poteva imparare.

Stava al centro di quello spazio a uguale distanza dai suoi mentori, erano armati di tutto punto, Enio indossava un'armatura pesante mentre in mano teneva uno scudo e un grande spadone, entrambe  di pregevole fattura essendo state prodotte direttamente da Efesto.

Chiuse gli occhi quando i suoi due attuali avversari scattarono verso di lei, in pochi secondi erano vicino a lei pronti per colpirla, ma Enio con una serie di mosse rapidissime li mise al tappeto entrambi.

I perdenti si guardarono soddisfatti, poi si rialzarono per dare una bella notizia alla loro rampolla.

At:"Oggi potrai gestire la tua prima battaglia...", Disse solenne.

La saggia però non poté finire la frase, Enio gli era già saltata addosso facendoli cadere nuovamente per terra.

En:"Grazie grazie grazie grazie!", continuò a dire euforica mentre gli abbracciava.

.......

Dopo poche ore aveva già terminato, ha gestito la battaglia tra due eserciti in maniera impeccabile, senza esitare un secondo.

Sopra il caotica rumore di metallo, di carne  lacerata e grida di morte echeggiava solo un temibile grido di battaglia,"alala' ".

Ancora eccitata la dea, si ritirò in un bosco vicino per provare a riposarsi, così si sedette  ai piedi di una quercia appoggiando la schiena  al duro legno,  sfortunatamente  però non poté nemmeno riposarsi il fondoschiena a causa di un lieve rumore di passi.

Incuriosita si avvicinò per vedere di cosa si trattasse, e quello che vide fu una bellissima ninfa dall'aria familiare.

Sogghigno quando esaminò meglio quelle forme, face qualche passo in avanti per conoscerla.

La figura femminile noto la presenza dell'imponente guerriera, sobbalzò quando la riconobbe, si inchinò goffamente a causa della fretta e del timore.

?:"V-vostra maestà", disse timorante.

Enio comprendeva che una semplice ninfa fosse intimorita dalle armi, ma questo non spiegava tutta quella paura.

Con due falcate fu di fronte a lei, le alzò il viso prendendola per il mento facendola tremare, la guardò meglio assottigliando gli occhi, fu colpita da quanto fosse bella.

En:"Aspetta",disse," io ti conosco, eri una di quelle che si prende la cura di me quando ero una mocciosa"

La donna annuì.

Da quella angolazione la dea non poté fare a meno di scorgere due splendidi seni attraverso uno spacco in quella ariosa tunica, senza il suo controllo gli angoli della bocca si alzarono.

En:"Alzati", l'altra obbedì senza fiatare.

Enio le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, si avvicinò ancora di più facendole fare qualche passo indietro.

En:"Sono stata davvero cattiva con voi", continuava ad avanzare facendo indietreggiare l'altra,"permettimi di farmi perdonare ", disse con voce seduttrice.

La ninfa senti il legno di un albero dietro di lei, Enio chiuse la distanza e la baciò, la ninfa, all' inizio spaventata a morte, pian piano si sciolse e ricambio con gusto.

Il bacio si spostò sul collo, poi si staccarono per concentrarsi sullo spogliarsi a vicenda.

Enio rimase un attimo incantata da quella visione idilliaca , ridacchiando l'altra le saltò addosso facendola sdraiare sull'erba mentre lei rimase seduta sui suoi addominali.

Ares x AtenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora