Questa cosa è un po' gay

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Erano giorni e giorni che Mickey tentava di fare la proposta ad Ian, ma tra una cosa e l'altra, non c'era ancora riuscito. Ogni situazione sembrava inappropriata.
Kat e Yev mantenevano duramente il segreto, perchè volevano che Ian lo sapesse assolutamente, ma di certo non era compito loro dirglielo. Così aspettavano e aspettavano, mentre Mickey nel frattempo si mangiava le mani dall'agitazione. Forse era destino, a volte si riduceva a pensare. Forse aveva avuto un'idea del cazzo e forse sarebbe stato meglio se non si fossero sposati.
Ma ormai l'aveva comprato l'anello, e aveva deciso di farlo. Gli avrebbe fatto la proposta. Quel giorno stesso, entro la sera, a qualsiasi costo.
Ma era una giornata lavorativa, e quindi entrambi sarebbero dovuti essere al lavoro.
La mattina si salutarono velocemente, e Mickey passò le sue ore libere con Yevgeny, per poi spedirlo da Kat, come al solito.
Poi dopo pranzo si avviò al lavoro, ma per la testa aveva un solo pensiero. Si era ripromesso che avrebbe fatto la proposta ad Ian quel giorno, e così avrebbe fatto. Così scese dalla metro, cambiò direzione e andò al bar.
Quando entrò era tutto tranquillo, c'erano una decina di persone, e Ian era al bancone. Quando vide Mickey, sgranò gli occhi.
"Hey, è successo qualcosa a casa?"
"No, ti devo parlare."
"Non potevi aspettare stasera?"
"Ti devo parlare adesso."
"Mick, sto lavorand..."
"Chiudi quella cazzo di bocca e ascoltami, Gallagher. C'ho messo mesi per convincere me stesso a fare sta cosa, e quindi adesso mi devi ascoltare. Il matrimonio non è una cosa da Milkovich, ma cazzo, se significa poter dire di essere sposato per me, sono disposto a perdere pure l'ultimo pezzo di virilità che mi è rimasta. Ian, quando ti ho incontrato, volevo ucciderti. Eri un ragazzino, una testa di cazzo, cioè non che tu non lo sia ancora eh, ma di meno. E chi l'avrebbe mai detto che quella testa di cazzo mi avrebbe fatto innamorare così tanto? Io senza di te non posso stare, letteralmente. Mi inizi a mancare ancor prima che tu esca dalla porta di casa, la nostra casa, mia e tu, siamo un noi cazzo, una squadra. Una famiglia. Sei la mia famiglia Ian."
Fece una pausa.
"Cazzo, e io mi dovrei inginocchiare su sto pavimento lurido? Ah, Cristo, chissene frega."
Si inginocchiò.
"Ian Clayton Gallagher, vuoi sposarmi?"
"Questa cosa è un po' gay."
"Ci ho fatto l'abitudine."
"Si, cazzo, si, si, si, si Mickey, e altre mille volte si."
Mickey gli mise l'anello e lo guardò negli occhi, ovviamente era già pieno di lacrime.
"Alzati, così ti posso baciare e possiamo rendere questa cosa ancora più gay."
Mickey si alzò e baciò il suo ragazzo. Intorno a loro applaudivano tutti, come se avessero appena terminato uno spettacolo teatrale. Ma non era finzione. Era la cosa più vera che entrambi avessero mai avuto.

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⏰ Last updated: May 09, 2015 ⏰

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