PICCOLO AVVISO
Questa one-shots sarà idiota ai limiti dell'indecenza, ma dovete perdonarmi. In realtà è un sogno che ho fatto la settimana scorsa, e ripensandoci il giorno dopo ho riso talmente tanto che non ho potuto resistere dall'idea di pubblicarlo. Non che sia così divertente, anzi, è parecchio scazzato e illogico, ma...non lo so, forse mi ha fatto ridere il fatto che shippo talmente tanto i Bennoda che me li sogno pure, in ogni caso caso, anzi, in ogni fottuto caso, come direbbe Chester, godetevi sta cazzata apocalittica.
*Siccome non penso che in questo sito siano tutti soldier, mi sembra giusto spiegarvi chi sono i Bennoda. "Bennoda" è lo ship name della coppia "Shinoda & Bennington", ovvero Mike e Chester dei Linkin Park (che io amo come non so cosa). Se state leggendo ancora questa raccolta dopo una storia gay strappalacrime e due One-shots pseudo Johnlock non penso che questi due vi scandalizzeranno...
**Nella storia al posto del mio nome, che non rivelo per motivi di paranoia, userò "Molly", un po' perché adoro quella povera Crista di Molly Hooper, un po' perché è l'unico diminutivo plausibile di Maledetta che mi venisse in mente che avesse anche una parvenza umana.
***Darò una medaglia a chi avrà il coraggio di commentare positivamente questa merda lunga 2333 parole.SHIP IN DREAM
Perché diavolo sto pedalando, dove diavolo sono?
Non riesco proprio a capirlo, è una cosa perfettamente senza senso...insomma, perché?
-Molly, date na mossa che xe tardi!-
Tradotto per i non veneti: "Datti una mossa Molly, che è tardi!".
Mia zia. Che diavolo ci fa mia zia nel mio sogno?
Suvvia, toglietevi quelle espressioni sorprese: è ovvio che sia un sogno. O forse no?
Be', credo che gli concederò il beneficio del dubbio.
Pedalo più in fretta, rendendomi conto finalmente di essere in una strada di campagna.
Come diavolo ci sono finita?
Bo': mistero...e poi perché è notte? Di chi è stata la geniale idea di farsi un giretto in bici, in piena campagna, a notte fonda?
-Movate!-
"Muoviti!".
Oh, perfetto, c'è pure mia cugina, ora manca solo mio fratello e siamo a posto.
-Cosa gheto stasera Molly? Te ve pi lenta de un corniolo!-
"Cos'hai stasera Molly, vai più lenta di una lumaca!".
Parli del diavolo e spunta quel coglione di mio fratello, cosa posso chiedere di più dalla vita?
-Dai tosi che i sara se no!-
"Dai ragazzi, che chiudono se no!".
Urla mia zia dall'inizio della colonna di bici che si allunga per il sentiero pieno di erbacce.
Chiudono cosa? Il manicomio da cui siamo scappati?
Dopo un po' all'orizzonte spunta un bar che a quanto pare è anche una libreria.
Abbandonato lì, sotto il chiaro di luna a lato del sentiero, tipo autogrill.
Mi risulta impossibile non pormi la stessa domanda di prima: perché?!
Mia zia, una ventina di metri avanti a me, scende dalla bicicletta e la molla in mezzo alla strada, per poi saltare un fosso che prima non avevo notato e entrare nella libreria-bar, facendo cenno a me, mia cugina e mio fratello di seguirla.
Loro due passano senza problemi, io invece, essendo la personificazione della goffaggine, sbaglio l'atterraggio e finisco col culo in acqua...un classico...
Gli altri se ne vanno allegramente, lasciandomi lì a litigare con una specie di mostro del fosso.
Sì, avete letto bene: proprio un mostro del fosso.
Una grossa, schifosa palla di alghe verdi con due occhi stile "Il mondo di Elmo" e la bocca che sembra un buco nel tessuto dell'universo.
-Ciao.- mi dice-Vuto diventare me amica?-
Se voglio diventare tua amica? No! Voglio solo uscire da questo fottuto fosso!
-No, poso nar fora per piasere?-
"Posso uscire per piacere?".
Andiamo, sono stata anche educata, non puoi negarmelo!
-Va ben...ma scusame n'atimo, veto dentro in tel bar?-
"Va bene...ma scusami un attimo, vai dentro nel bar?".
Che te ne frega a te, razza di stalker? No, ok, questo è meglio evitare di dirlo, non voglio che cambi idea.
-Sì, perché, ghe serve qualcosa par caso?-
"Si, perché? Le serve qualcosa per caso?".
Per quale fottuto motivo sto dando del lei al mostro del fosso? Uno di questi giorni dovrò farmi vedere da uno bravo...
-Sì va là, se te poi portame fora qualcosa da magnare, che sti bastardi i me ga lassà a digiuno par tre giorni!-
"Sì. Se puoi portami fuori qualcosa da mangiare, che questi bastardi mi hanno lasciato a digiuno per tre giorni!".
Ok...
Con una dose incredibile di fatica mi trascino fuori dal fosso, scoprendo con immensa delizia di non essere né bagnata fradicia né sporca i fango...siano ringraziati i mostri dei fossi!
Insomma, entro nella stramaledetta libreria/bar e faccio una gradevole scoperta: i miei adorati parenti sono spariti. Fantastico: nessuno che mi rompe le palle, finalmente qualcosa di bello in questo sogno...
Mentre aspetto il caffè che ho appena ordinato, perché io ovviamente bevo quantità di caffe alla Abby Sciuto (wikipedia dice che "Sciuto" si scrive così...) a mezzanotte passata, mi siedo davanti allo scaffale dei libri sui cantanti e i gruppi, guardandomi un po' attorno, e all'improvviso una copertina in particolare attira la mia attenzione.
C'è una foto di quei due cretini dei cantanti del mio gruppo preferito, Chezy e Mike, che sorridono, e un titolo che sembra scritto con l'indelebile da una gallina azzoppata: Bennoda, l'alba di un impero.
Interessante...a parte il fatto che già adoro la foto della copertina: davvero c'è stato qualcuno che ha avuto il coraggio di scrivere un libro del genere su due cantanti piuttosto conosciuti e pubblicarlo in Italia, dove se l'omosessualità non è più illegale è per intercessione dello Spirito Santo?
Chiunque sia, ha tutta la mia stima.
Incuriosita lo apro e mi metto a leggere, ridacchiando come un'idiota.
-Molly? Molly perché ridi?-
Fermi tutti...questa voce...questa voce io la conosco.
Parla nella lingua sbagliata, ma la conosco...
Mi giro lentamente sulla sedia, tipo i protagonisti dei film horror quando si sentono toccare la spalla nel bel mezzo di un cimitero.
Quello che vedo mi lascia di marmo.
-M-M-Mike?!- riesco a dire alla fine -Sei proprio tu? Voglio dire, Mike Shinoda? In carne e ossa?-
Mi sento male...Cristo, sto per svenire: l'idolo della mia adolescenza qui, davanti ai miei occhi, con una camicia a quadri addosso e una smorfia confusa stampata in faccia.
-Sì, sono io, chi diavolo dovrei essere?-
-Oh Cristo oh Cristo oh Cristo! E ci sono anche gli altri?-
Sono agitata da morire...voglio dire, scherziamo? Ho davanti il fondatore dei Linkin Park, ovvero il gruppo la cui musica è stata una delle poche cose che mi hanno tenuto a galla negli ultimi anni, e non dovrei sclerare?
E oltretutto mi conosce!
In questo momento sono una Fangirl all'ennesima potenza e con la F maiuscola.
-Gli altri? Ma di che stai parlando? Siamo solo io, te e Chester, come sempre.-
C'è anche Chester? Il che significa che le due persone che shippo di più dopo i Johnlock sono sotto il mio stesso tetto?
Se è un sogno non svegliatemi.
Mai più.
Però perché lui sembra capirmi, mentre io non ci capisco un accidente?
-Ok, facciamo finta che ho battuto la testa e non mi ricordo niente.- dico cercando di reprimere l'impulso di saltargli addosso e di stritolarlo in un abbraccio che scatenerebbe l'ira di Chester-Dimmi tutto quello che dovrei sapere.-
Mi guarda strano, ma sembra quasi divertito.
-Ti chiami Molly James, sei figlia di un soldato americano e una traduttrice italiana, ma i tuoi genitori sono morti quando avevi tre anni e visto che tuo padre era un mio amico e che non avevi altri parenti sei venuta a vivere con me a Los Angeles...-
-Fermo lì, per caso ho fratelli?-
-No, nemmeno uno.-
Davvero? Oggi è il giorno dei desideri di una vita realizzati e nessuno mi ha detto niente?
-Dicevo, vivi con me a Los Angeles. Solo che l'anno scorso ho reincontrato un mio amico di un po' di tempo fa che era rimasto sul lastrico, un certo Chester Bennington, che quindi è venuto a vivere con noi.-
Ok, sembra una di quelle ff sugli 1D in cui la povera Kayla di turno rimane orfana e viene adottata dal gruppo (notare che il più vecchio dei cinque ha circa sei mesi più di lei), ma va bene, cazzo: vivo con Mike Shinoda e Chester Bennington! Solo che questo implica che i Linkin Park non esistono...pazienza, tanto so quasi tutte le canzoni a memoria...
-Con il mio lavoro al negozio di musica non ce la facevamo più a pagare le spese, quindi su tuo suggerimento abbiamo aperto un'agenzia di investigazioni.-
Ok, strano, ma va bene.
-All'inizio, a dire il vero, sia a me che a Chester sembrava un'idea balorda, ma eravamo disperati e una volta cominciato abbiamo scoperto di essere piuttosto bravi. Poi tu hai tirato fuori la storia del blog, dicendo che se ci fossimo fatti un nome su internet i casi sarebbero aumentati a dismisura e...boom, dopo il caso "Hybrid Teory" la gente si è innamorata di noi e della nostre folli imprese.-
Non riesco a non scoppiare a ridere, nonostante tutto. È talmente assurdo...insomma, io una blogger? Come John Watson? Che uso come titoli i nomi degli album dei Linkin Park?
Sono un fottuto genio. Un fottuto genio del male.
Devo esserlo se la mia mente malefica riesce a sognarsi cose del genere...oppure sono in un universo parallelo dove i Linkin Park non esistono e io sono la blogger della versione detective dei Bennoda.
Un tantino assurdo? Nah...
-Che c'è di tanto divertente?-
Chester all'improvviso appare da dietro a una porta.
Biondo.
Perché è fottutamente biondo? Ora che ci penso anche Mike ha un po' di ciocche rosse nei capelli, e sembrano entrambi parecchio più giovani di come li ricordavo. Aspetta un attimo, se io ho scritto da poco un post intitolato Hybrid Theory...
-In che anno siamo?- chiedo un po' preoccupata.
-Nel 2000.- risponde Chester sistemandosi gli occhiali.
Oh Madonna.
Chester Bennington.
Mike Shinoda.
Davanti a me.
Sapete una cosa?
Sto bene qui, in questo dannato sogno/universo parallelo. Credo che ci resterò per un po'.
Ora Chester è vicino a Mike, e mi guarda con aria stranita mentre saltello sul posto tremando come un'idiota.
-Ma sta bene secondo te?-.
Mike storce il naso alla sua domanda.
-Ha parlato di una botta in testa prima.-
-Ma scherzate? Non sono mai stata meglio in vita mia!- quasi lo urlo, mentre le loro facce passano dal leggermente smarrite al completamente incredule.
-Ok... Io credo che dovremmo andare giù a Pieve adesso. La cliente ci aspetta.-
Oh, Mike, sei sempre così responsabile...un attimo, Pieve?
Ha detto proprio Pieve?
Quel paesetto sperduto nella provincia di Vicenza nel quale vivo nell'altro universo (o nella realtà)?
-Quale cliente?-
Sono leggermente stranita, lo confesso.
-La stessa di stamattina, Maria Luisa Campanin, non te lo ricordi? Ci ha chiesto di andare da lei verso le due di notte per farci sentire i rumori che la disturbano.- mi spiega Chester mentre io mi sento morire.
C'è solo un piccolo minuscolo piccolissimo problema irrilevante: Maria Luisa Campanin è mia nonna, ed è morta negli anni novanta, ma ok: è un universo parallelo, è normale che ci siano cose strane, vero?
Ridendo e scherzando usciamo dalla libreria/ bar, che improvvisamente non è più in mezzo ai campi, e nemmeno circondata da un bosco, ma davanti a una chiesa, su uno spiazzo.
Io la conosco questa chiesa: è la chiesa nuova di Pieve, e sono abbastanza sicura che qui non ci sia mai stata una libreria/bar.
-La tipa abita in Via Verdi, giusto?- chiede Chester guardandosi intorno.
-Sì, ma ammetto che non ho la più pallida idea di dove sia.- fa Mike.
-Tu no, ma io sì.-
Eh eh, ragazzi, io qui ci vivo...ma un momento, da quando il cimitero è attaccato alla chiesa?
A quanto pare questo universo è un po' meno parallelo di quello che credevo...ma ok, proviamoci comunque.
Cercando di capire come sia organizzato il paese in cui sono cresciuta li guido per le strade, facendo finta di aver una vaga idea di dove io stia andando.
-Non sai dove siamo, vero?- mi chiede Chester ridacchiando dopo circa mezz'ora di vagabondaggi inutili.
-Ammetto di essermi leggermente persa, sì.-
-Fa niente, continuiamo a cercare, prima o poi la troveremo.- Mi rassicura Mike continuando a guardarsi attorno.
-Però sbrighiamoci che comincio ad avere un sacco di fottutissima fame, e sapete che quando ho fame divento pericoloso.-
Sì, Chester, ne ho una vaga idea...
Continuiamo a camminare in cerchio, con Mike che continua a chiacchierare per distrarre Chester dalla fame e io che ridacchio guardandoli di sottecchi: ma quanto sono carini? La pucciosità fatta persona.
-Posso farvi una domanda idiota?- chiedo dopo un po' rompendo il mio precedente silenzio.
-Certo, finché vuoi.-
Mike sorride nel cono di luce di un lampione, mentre mi risponde. Ma guardalo: parla a me e sorride a Chester...mi verrà il diabete.
-Voi due state insieme?-
Chester scoppia a ridere, mentre Mike passa in un secondo tutte le sfumature del rosso, un paio di quelle del viola e infine si stabilizza su un bianco cadavere piuttosto inquietante.
-Co-Co-Cosa?!- balbetta dopo essersi un po' ripreso dallo shock, cercando di ignorare Chester che ride ancora come un matto.
-Certo che stiamo insieme!-
Chester gli si avvicina, ancora ridendo, e gli piazza un bacio sulla guancia.
-Lo sanno tutti che non può resistermi!-
A questo punto sto praticamente soffocando dal ridere anche io, mentre Mike ci guarda come se avessimo la peste.
Bene miei cari, ora vi starete probabilmente chiedendo cosa succede adesso.
Semplice: suona la sveglia.
Perché ovviamente quei bastardissimi esseri malefici chiamati sveglie suonano sempre nei momenti peggiori, mandando all'aria tutte le mie speranze riguardo al trovarmi in un universo non poi così parallelo, opzione che avrei decisamente preferito.
Nella speranza di riuscire a tornare in quel fottutissimo universo, sempre vostra,Molly James
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Storie per quando non avrete niente di meglio da leggere
De TodoRaccolta di storie scritte allegramente alla cazzo per quando voi lettori non avrete niente di meglio da leggere e io niente di meglio da scrivere. (Non escludo che certi episodi vengano riciclati in altre mie storie) *presenza di una ff Wholock a p...