Svegliarsi alle 6 è sempre traumatico. Soprattutto quando per correggere dei compiti hai finito per andare a dormire alle 2. La sveglia continua a trillare ma Manuel cerca di fingere che quella suoneria sia rumore bianco. Almeno finché non sente una mano schiaffeggiargli la pancia con uno tonfo dolente."Ahia! Ma sulla pancia."
"Spegni quella cazzo di sveglia, ti prego." È una sorta di borbottio quello di Simone, che si volta dall'altra parte, tentando di riprendere il sonno, ormai perduto.
Manuel afferra il telefono e schiaccia il tasto 'interrompi' sulla schermata. Vorrebbe rimettersi a dormire ma ormai parte del sonno è andato e inoltre deve alzarsi.
Si avvicina al ragazzo, sdraiato accanto a sé di pancia con il volto spostato verso il bordo del letto e gli lascia un bacio veloce sulla spalla nuda, poi si stiracchia e con uno sbadiglio si alza definitivamente. Va in cucina e si prepara un caffè, ancora non ha ben chiaro se è effettivamente sveglio o no. È sicuramente più chiaro dopo aver svuotato il contenuto bollente della tazzina in ceramica nel suo stomaco e aver mangiato una Nastrina, scaldata nel forno a microonde. In breve si veste e si prepara, prende la sacca con i libri e i compiti dei suoi alunni all'interno.
Rientra in camera solo per salutare Simone che è ancora a letto, mezzo addormentato.
"Ehi io sto andando al lavoro..." Sussurra, accucciandosi dalla parte di Simone che a malapena apre un occhio.
"Okay. Mi chiami dopo?"
"Certo! Ti ho lasciato le chiavi della moto sul tavolo in cucina."
"Sì, okay... ciao!"
Manuel si sporge, gli lascia un bacio leggero sulle labbra e se ne va. Simone cambia posizione e si stringe verso il lato di Manuel, inspirando forte l'odore del ragazzo. Lo fa ogni volta che si sveglia e lui è già in piedi, da quando sono tornati insieme e lui è tornato a vivere.
Non è ancora il ragazzo che era prima di conoscere Tommaso, forse non tornerà più ad esserlo, quell'esperienza lo ha cambiato in modo troppo profondo perché possa fingere che non sia mai successo, però ci sta lavorando ed è già migliorato tantissimo. Il peso è ancora un problema, deve ancora seguire un regime con un nutrizionista perché le parole che il suo ex gli ha inculcato non riescono ad essere mai zittite definitivamente e ogni tanto, quasi come un ciclo in loop, tornano e tentano di annientarlo. Qualche volta ci riescono ancora. Sempre meno, però. Con una frequenza sempre più diradata nel tempo. È riuscito a laurearsi e ora ha un lavoro come data analyst per una società di marketing. Precario perché è a tempo determinato, ma gli piace, è stimolante e si trova bene con i colleghi. In questo senso può dire di essere fortunato. Ha riallacciato i rapporti con Laura, gli era mancata tanto e non sa nemmeno come ci sia riuscito ad essere onesti. Lei comunque è stata comprensiva e l'ha perdonato per averla esclusa dalla sua vita.
Si alza lentamente e va in cucina.
Alla fine si è trasferito a casa di Manuel e in appena un anno l'ha riempita di oggetti suoi, tanto che quell'appartamento è diventato quasi più suo che del ragazzo. Manuel gli ha lasciato tutto lo spazio per sentirsi a suo agio e un po' Simone se n'è approfittato, ma sa che a Manuel piace rigirarsi in mezzo a tutte le sue cose.
Si prepara con calma la colazione e si siede al tavolo dove nota le chiavi della moto.
Manuel aveva deciso pochi mesi prima di prendersi un'auto, lasciandogli lo scooter, così ché anche Simone avesse un mezzo proprio con cui muoversi per Roma. Ancora non lo sa, ma Simone ha deciso di ricomprarsi una Vespa, vuole la sua autonomia e evitare di sentirsi ancora dipendente da qualcuno come era successo con Tommaso. Certo quella era una situazione estrema e con la terapeuta stanno ancora lavorando tanto per abbattere tutte le paure e le insicurezze che quella relazione gli ha procurato.
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Nessuno è solo | Simuel
FanfictionÈ passato un anno dacché Simone e Manuel sono tornati insieme e Simone sta meglio... ma qualcuno dal passato torna e sconvolge il già precario equilibrio. Sequel di Non passerai, quindi se non avete letto quella storia può risultare difficile capire...