Mi uccide

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"Pronto?"
«Alvì... sei a casa?»
"Manu che è successo?"
«Ho portato Isabel a mangiare il maritozzo, oggi è mercoledì. Se lo aspetta ed io sono un bravo papà e la accontento.»
"Hai bevuto? Dimmi che non hai bevuto, ragazzo mio."
«Non ancora.»
"Cosa vuol dire non ancora?"
«Isabel è a scuola, io mi sono dato malato a lavoro, ho comprato una bottiglia di vodka alla pesca al supermercato ed ora sono qui seduto sul pavimento ed una parte di me vorrebbe svitare il tappo e buttarla giù tutta, mentre l'altra parte mi ha spinto a telefonarti.»
"Arrivo. Svuotala nel gabinetto. Ti prego, buttala via. Arrivo. Mi hai capito? Arrivo. Rimani al telefono con me e dimmi cosa è successo."
«Simone è successo, Alvì.»

Alvise sospira al telefono. Non sa quali parole usare per consolarlo, ci ha provato più di una volta, ma sembra non esserci una cura definitiva ed efficace per il cuore spezzato di Manuel.
Ha tentato anche di farli ragionare, ha parlato con tutti e due per quasi un anno intero, ma non ha ottenuto nessun risultato.

Forse l'orgoglio e la paura sono in grado di sconfiggere anche il più forte degli amori o magari si è completamente sbagliato ed il loro non era davvero il grande amore da romanzo o da film.
Ci ha creduto però, ha creduto davvero al vederli sposati con una loro famiglia.
Manuel è come un figlio per lui, vederlo soffrire gli provoca un dolore terribile. Isabel è entrata nella loro sgangherata ed atipica famiglia ed ora fanno entrambi parte del suo cuore. E quindi è naturale che Alvise abbandoni il supermercato lasciando il carrello della spesa tra le corsie e si metta a correre verso casa sentendo la disperazione di Manuel al telefono.

Quando raggiunge l'appartamento del vicino, Alvise usa la sua copia delle chiavi ed entra senza bussare o suonare il campanello.
Si toglie il soprabito, percorre il corridoio ed entra in salotto.

«L'hai buttata o l'hai bevuta?»
«È in cucina. Il tappo è ancora chiuso. Controlla se vuoi.»
«Benedetto ragazzo, che cavolo è successo? Non ti vedo così da anni.»
«Porta gli occhiali, lo sai? È bello da star male.»
«Ti ha detto qualcosa di brutto?»
«È Simone... non è capace di dire qualcosa di brutto, è la persona più buona che conosco.»
«E allora perché sei sconvolto?»
«Perché ha parlato con Isabel e lei gli ha sorriso ed io non ho fatto altro che pensare a noi tre che andiamo a fare colazione al bar, alla piccola con i baffi di panna ed a Simone che la pulisce con un tovagliolo.»
«Manuel, perché non lo chiami?»
«Per dirgli cosa? È passato un anno, magari ha già un fidanzato. Un nuovo Dario che se lo vuole sposare.»
«Mio nipote è alle Barbados con un modello portoghese, non penso che sia molto interessato al matrimonio.»
«E poi io ho Isabel, lei si merita tutta la mia attenzione.»
«Devi smetterla di nasconderti dietro tua figlia, te l'ho già detto.»
«Alvì, siamo onesti, quel treno l'ho perso da un bel po'. Tra me e Simone è finita.»
«A me sembra che tu sia ancora sotto a quel treno, però che posso saperne io? Sono solo un vecchio.»
«Cosa farei se non ci fossi tu?»
«Ci sarebbe qualcun altro.»
«No, sono serio. Non te lo dico mai, ma tj voglio bene e sarei probabilmente morto in qualche angolo della città se non fosse stato per te. Che faccio io per sdebitarmi? Niente, ti faccio soltanto preoccupare.»
«Vuoi fare qualcosa per sdebitarti? Non arrenderti. Guarda me, ho ritrovato l'amore anche se ormai pensavo di essere una vecchia checca destinata alla solitudine.»
«Sì, ma non penso che Simone...»
«Lascia stare per un momento Simone, se è destino tornerete insieme. Lo avete già fatto, no? Io parlo di andare avanti, mordere la vita e vedere cosa ti riserva il futuro. Non è detto che sia Simone il tuo destino.»
«Non posso prometterti questo, purtroppo sono un cane troppo fedele, con lui o con nessuno.»
«Manuel...»
«Sto bene, ok? Starò bene. Puoi solo dire a Claudio se passa a prendere Isabel a scuola? Ho bisogno di stare un po' solo.»
«Non andare allo scantinato per favore.»
«Ci sono gli operai lì, quello ormai non è più il mio posto.»
«E allora dove...?»
«Non ti preoccupare, sto meglio ora. Occupatevi di Isabel per un po' per favore. Torno presto.»

Scantinato 14Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora