Cinquantatreesimo capitolo.

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-Questo capitolo lo voglio dedicare al nostro grande gigante buono, buon viaggio Hagrid-

Il giorno dopo Winter fu la prima ad arrivare in sala grande per la colazione, quasi tutti i tavoli erano vuoti. Prese posto e si riempì una tazza con il tè, mentre imburrava una fetta tostata di pane, sent'ìqualcuno sedersi vicino, si voltò e vide che era il famoso ragazzo della sera precedente di Tassorosso. "Piacere Cedric" "Piacere Winter" "Ti dispiace se ti faccio compagnia?" "No affatto, anzi un po' di compagnia non fa mai male" e i due parlarono del più e del meno, Cedrci/Edward era felice di poter di nuovo parlare con la sorellina che tanto gli era mancata. Poi vennero raggiunti dagli altri e Winter notò lo sguardo preoccupato che si scambiarono tra di loro dopo aver visto il ragazzo.  Cedric guardò a sua volta gli amici della sorella sfidandoli con lo sguardo "Winter ci vediamo dopo" e poi si alzò andando via dalla sala grande.

"Ragazzi, cosami nascondete?" chiese sia al fratello che agli amici "Quando avete visto Cedric sembrava che avete visto un fantasma" continuò seria "Nulla, solo che sembra di avere un volto conosciuto tutto qui" rispose il fratello sedendosi accanto ma Winter capì che era una bugia perché nessuno la guardava e stizzita si alzò dalla panca "Odio quando mi mentite, non sono stupida" disse prima di lasciare la sala grande, incrociò i genitori ma ignorò anche loro, aveva il sospetto che loro sapevano qualcosa, e non dirglielo lo trovava molto egoista come cosa. Lei non amava essere presa in giro o che pensassero che fosse una stupida. Arrivò nell'aula di pozioni e si sedette al suo posto. Era furente di rabbia, e quando la raggiunsero gli amici e il fratello li ignorò il più possibile. "Winter, se potessimo ti diremo la verità, ma non possiamo. Se vuoi sapere la verità devi chiedere ai nostri genitori o al preside." disse Harry una volta finita la lezione.

Winter lo guardò e fece un cenno con il capo, poi da sola si diresse alla prossima lezione. Purtroppo quando si indispettiva era difficile dopo tornare tranquilla. Si fermò fuori l'aula di difesa, dove il settimo anno di Tassorosso e Serpeverde avevano finito la lezione, Cedric quando la vide, si avvicinò "Winter" la chiamò e la ragazza quando lo vide gli sorrise "Cedric, allora com'é il nuovo professore?" chiese curiosa "Severo, ma sa il fatto suo. Tu non mi sembri stare molto bene" "No, hai ragione. Ma é una lunga storia." rispose e Cedric annuì, se avesse avuto modo gli avrebbe detto lui tutta la verità. "Questa sera vediamo al platano picchiatore. Devo dirti una cosa" disse deciso a dirgli tutta la verità. Winter annuì curiosa e lo vide andare via. Poi entrò in aula e si sedette alla terza fila, accanto a lei si mise Hermione. Il professore iniziò la lezione e si divertirono tutti, soprattutto quando videro il ragno arrivare sulla faccia di Draco. 

"Non sembra male il nuovo docente" constatò Hermione uscendo dall'aula, Winter annuì distratta, era curiosa su cosa volesse dirgli il ragazzo, aveva come la sensazione che lo conoscesse e al novanta per cento lei non si sbagliava mai. Mentre andava sul campo di Quiddich per le due ore di pausa, venne affiancata dai gemelli "Non ti sei fatta proprio vedere, tutto bene?" chiese Fred alla ragazza "Si" rispose ancora indispettita dalla piccola discussione del giorno prima. "Non parteciperemo, stavamo solo scherzando." disse George prendendole la mano "Potete fare quello che volete" rispose seria e i due ragazzi scossero la testa andando poi via. "Perché fai così?" chiese Ron avvicinandosi "Perché mi va di fare così" rispose e accelerò il passò. Intanto James e Lily chiesero di vedere Cedric, il ragazzo spiegò ai due che avrebbe detto la verità alla ragazza, i genitori di Winter erano in disaccordo, avevano paura che la figlia li potesse odiare. "Ha il diritto di sapere, abbiamo fatto al vostro modo, ora state da parte e fateci fare a nostro modo, Winter é una Cullen e deve saperlo." disse Edward serio, sia James che Lily non poterono fargli cambiare idea. 

La giornata passò e arrivò la sera. Winter era nervosa per l'incontro con Cedric, ma era decisa a sapere la verità. Dopo cena si incontrarono al platano picchiatore. "Ti ho fatto venire perché devo sapere una cosa" iniziò il ragazzo e la ragazza annuì "Noi ci siamo già conosciuti,in realtà ti ho cresciuto io insieme alla mia famigliari, i tuoi ti diedro in adozione e la mamma e il papà ti adottarono. Io vengo dall'America, una piccola cittadina di nome Forks, dove sei cresciuta." continuò e vide la ragazza sbiancare "Quindi davvero mi hanno tolto i ricordi" "Si ma non avercela con loro, siamo stati noi costretti a chiedere di farlo, vedi io e la mia famiglia siamo dei vampiri, così come tu qui hai un ministero anche noi vampiri abbiamo persone che ci governano e ci stavano minacciando di ucciderti se non ti fossi trasformata, così chiedesti di non venire trasformata a soli dodici anni e si pensò di cancellare i ricordi che avevi con noi." finì e Winter era sotto shock, immagina qualcosa del genere, ma avere la conferma da molto più male. Da quello che sapeva, i ricordi che aveva perso no potevano tornare, quindi anche se seppe la verità non poteva farci nulla. "So che sei sconvolta, sono tornato perché ci mancavi, mi mancavi" aggiunse il ragazzo prendendole la mano, ma Winter si scostò e andò via, aveva il bisogno di stare sola e riflettere.

La figlia segreta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora