Capitolo 24

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Papà: " sicura di aver preso tutto?"
Io: " si si questo era l' ultimo scatolone"
Papà:" va bene ragazze allora salite in macchina che partiamo"
Mio padre si è offerto di riaccompagnarti a Empoli con la macchina, ci aspettano diverse ore di viaggio così mi metto comoda e collego le cuffie al telefono lasciando il via libera ai miei pensieri. Sento una mano toccarmi la spalla che mi riporta alla realtà
Io: " che succede Ele?" Chiedo voltandomi e togliendomi una delle cuffie
E:" mi ha scritto Duccio... vogliono venire davanti casa vostra per dare una mano"
Io: " tutti?"
E: " non mi ha detto se c'è Andrea, che gli rispondo?"
Io: " digli che va bene" dico sospirando
E: " d'accordo"
Appena imbocchiamo la via di casa inizio ad agitarmi un pò, buona parte di me spera che lui non ci sia ma una piccola parte invece spera di vederlo lì, come parcheggiamo noto che gli altri sono già arrivati e ci stanno aspettando ma di Andrea non c'è traccia.
D: " che bello rivedervi ragazze" dice venendoci in contro
M: " si ci siete mancate"
Io: " anche voi ragazzi"
J: " passatemi gli scatoloni che li portiamo in casa"
Io: " si adesso arrivo aspettate due minuti" dico voltandomi verso mio padre che stava posando le scatole a terra
Papà: " ti chiamo appena arrivo, mi raccomando se ci tieni davvero non ti arrendere ora vai in fondo a questa storia" dice riferendosi ad Andre
Io: " grazie di tutto papà , salutami mamma"
Annuisce e poi risale in macchina .
Da: "ei come stai ?" Mi chiede avvicinandosi
Io: " così così"
Da: " non è voluto venire perchè preferisce parlarti in un momento più adatto... magari quando avete la possibilità di stare da soli"
Io: " speriamo che arrivi presto questo momento allora..." dico abbassando lo sguardo
Da: " speriamo" dice abbracciandomi
Ricambio l' abbraccio e chiudo gli occhi cercando di rilassarmi, Dario è una delle poche persone che sembra capire realmente come mi sento in questi giorni e sta facendo di tutto per aiutarmi e per aiutare Andre, gli sono infinitamente grata per quello che sta facendo.
Io: " non so come avrei fatto senza di te ti voglio bene"
Da: " te ne voglio anch' io , tengo tantissimo sia a te che a Andre e voi siete fatti l' uno per l' altro, tranquilla ti prometto che riuscirete a sistemare tutto"
Io: " mi fido di te"
Da: " dai ora andiamo a dare una mano agli altri così poi appena abbiamo fatto ci prendiamo un bella pizza"
Io: " uhhh sii " urlo saltellando
Sono passati due giorni da quando sono tornata a Empoli, ho passato tutto il tempo a casa per sistemare i vestiti e il resto delle cose che mi sono portata dietro, sono le 3 del pomeriggio e sono da sola a casa dato che Betta è a pranzo fuori con la famiglia. Il cielo è abbastanza grigio e non promette bene ma sono stufa di stare dento casa così indosso una felpa al volo , prendo il cellulare e le cuffie ed esco. Non ho una meta precisa voglio solo prendere un pò d' aria quindi cammino totalmente a caso finché non arrivo al parco. Dentro è quasi deserto probabilmente a causa del tempo ma la cosa non mi dispiace onestamente voglio stare da sola con i miei pensieri, ho bisogno di risolvere questa storia non ne posso più va avanti da troppo tempo. Sto passeggiando tranquillamente quando vedo una persona familiare seduta su una panchina a bere , mi blocco e rimango a fissarlo , che ci fa Andrea qui? Che faccio ora? Vado da lui e risolvo o me ne vado?. Ho passato gli ultimi giorni a immaginare cosa avrei fatto quando ci saremo rivisti ma la realtà è che ora non riesco a fare nulla, lui è qui davanti a me mi basterebbe fare qualche passo e sedermi su quella maledetta panchina. In tutto questo ancora lui non si è accordo della mia presenza sembra perso nei suoi pensieri, ha gli occhi stanchi e tristi come i miei... ora mi rendo conto che anche lui sta soffrendo ma ha paura di affrontarmi. Okay Fra basta è il momento smettitela di startene qui ferma come una cogliona e va da lui. Prendo un respiro profondo e mi avvicino sedendomi sulla panchina, lui si accorge subito della mia presenza e con un espressione incredula si volta verso di me
A: " F... Fra?!"
Io: " ciao Andre" dico sorridendo

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