Capitolo 20

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Abbiamo appena finito di mangiare la torta, e stiamo ballando tutti insieme

A: " ei che dici ti va di andare a fumare una sigaretta fuori?"

Io: " sì certo"

Avviso le altre e lo seguo nel cortile dietro la casa, Andrè ha bevuto abbastanza ma non sembra ubriaco, io invece non ho ancora toccato nulla stranamente. Mi appoggio alla parete e estraggo l' accendino, Andrea si mette davanti a me guardandomi e sorridendo

Io: " che c'è?" dico ricambiando il sorriso

Non risponde, si limita ad avvicinarsi sempre di più fino a far scontrare nuovamente le nostre labbra e mi tira a sé. Continuiamo a baciarci per diversi secondi poi una voce alle nostre spalle ci costringe a staccarci.

X: " oh Andrea scusa se ti disturbo ma mi hanno detto di chiederti se volevi giocare a beer pong"

Lui mi guarda come se stesse cercando il mio permesso per andare

Io: " vai tranquillo, abbiamo tutto il tempo dopo la festa"

A:" sicura?"

Io: " sì, io vado dalle altre"

A: " va bene allora a dopo"

Io: " a dopo"

Rientro nella sala e mi prendo un drink al volo prima di buttarmi di nuovo in pista insieme a Betta e Elena

B: " che sta succedendo con lui?" dice con un' espressione compiaciuta

E: " si infatti hahah siete strani oggi"

Io: " nulla solite cose" dico cercando di essere il più convincente possibile

B: " mmmm sarà hahaha"

Dopo due ore e diversi drink la testa inizia a girare

Io: " raga io ho bisogno d' aria vado un' attimo fuori"

E: " vuoi che veniamo con te?"

Io: " va bene"

Dato che ho bisogno anche di un po' di tranquillità ci allontaniamo leggermente dall' ingresso della villa, mentre camminiamo inizio a pensare che non vedo Andrea da due ore, vabè si starà divertendo con gli altri ragazzi ed è giusto così. In lontananza vedo due figure e una mi sembra familiare, così faccio ancora qualche passo e mi blocco, fatico a respirare e non riesco a muovermi davanti a me c'è Andrea che si sta baciando con una. Elena e Betta vedendomi paralizzata seguono il mio sguardo

E: " non ci credo"

B: " portiamola via"

Mi appoggiano la mano sulle spalle e io mi costringo a voltarmi e allontanarmi.

E: " Fra dicci che succede ti prego" dice passandomi un bicchiere d' acqua

Chiudo gli occhi e faccio un grande respiro

Io: " oggi pomeriggio ci siamo baciati. avremo dovuto parlare stasera dopo la festa e prima quando siamo usciti per fumare ci siamo baciati nuovamente. Non vi ho detto nulla perché volevo aspettare che la situazione fosse chiara ma a quanto pare non serve che parliamo la situazione è già chiara ero una delle tante e io che stavo iniziando a fidarmi" dico asciugandomi gli occhi

B: " porca puttana Fra mi dispiace tantissimo, mi sento anche un po' in colpa perché nell' ultimo periodo ti ho spinto a fidarti di lui pensavo fosse cambiato"

Io: " non devi sentirti in colpa tu volevi aiutarmi e lui sembrava davvero cambiato"

E: " che possiamo fare per te tesoro?"

Io: " ho bisogno di stare da sola, vado nella camera se chiede di me ditegli che ho bevuto un po' troppo e che sono andata a dormire, non riesco ad affrontarlo stasera"

E: " va bene, qualsiasi cosa chiamaci ok?"

Io: " certo"

Mi alzo a fatica e sperando di non incrociarlo corro su per le scale, fortunatamente le mie preghiere vengono ascoltate, entro in camera e mi sdraio sul letto a fissare il soffitto mentre 1000 pensieri invadono la mia testa. Mi sveglio di colpo e in pochi secondi tutto riemerge, sento un peso sul petto e mi fanno male gli occhi ma mi obbligo ad alzarmi e scendere le scale. In cucina trovo Dario appoggiato al bancone che sta facendo colazione, mi nota e sorride ma poi si accorge delle mie condizioni

D: " ei tutto ok?" chiede preoccupato

Io: " no"

D: " che succede?"

Io: " Andrea"

D: " che ha fatto?"

Gli racconto tutta la storia e per qualche secondo mi sento più leggera

D: " non ci credo non capisco sembrava preso da te mi dispiace cazzo"

Io: " l' apparenza inganna " dico alzando le spalle

D: " senti facciamo così, adesso ti faccio un bel caffè poi ti porto a casa prima che si svegli lui, prenditi del tempo per te prima di parlarci"

Io: " grazie Dario"

D: " figurati"

Per tutto il tragitto rimango con lo sguardo fisso fuori dal finestrino, e per fortuna Dario capisce che non mi va molto di parlare quindi rimane in silenzio anche lui fino a che non si ferma davanti casa.

D: " eccoci qui, riposati un po' e riprenditi vedrai che si risolverà tutto" dice abbracciandomi

Io: " grazie ancora" ricambio l' abbraccio poi lo saluto e scendo dalla macchina.

I

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