Capitolo 18

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Apro la porta di casa e appoggio le chiavi sul mobile

B: " alloraaaa com'è andata?" chiede venendomi in contro

Io: " benissimo, sembra proprio che mi trasferirò qui"
B: " dobbiamo festeggiare, stasera tutti a cena fuori!"

Io: " ci sta"

B: " Andrea?"

Io: " non lo riconosco più ti giuro hahah mi ha anche offerto il caffè oggi"

B: " te lo detto lui con te è diverso tu gli piaci"

Io: " può essere, vedremo che succederà" dico sorridendo e sedendomi a tavola

B: " gli hai detto del lago?"

Annuisco portandomi una forchettata di pasta alla bocca

B: " ottimo, prima ho sentito Pietro per le 15 ci passa a prendere"

Io: " ok"

Sento la macchina fermarsi e distolgo lo sguardo dal telefono per guardare fuori, siamo in un parcheggio sterrato vicino a noi ci sono una decina di macchine e alcuni motorini.

P:" siamo arrivati ragazze"

Scendiamo e raggiungiamo Marco che ci stava aspettando insieme a Duccio e Dario all' inizio del sentiero che porta al lago

M: " avete notizie di Andrea e Jacopo?"

P: " sì stanno arrivando, hanno trovato un po' di traffico all' uscita della città"

D: " intanto noi andiamo a prendere i posti, loro ci raggiungeranno lì"

Dopo circa 20 minuti li vediamo arrivare

A: " scusate ragazzi ma non riuscivamo a muoverci"

Io: " tranquilli vi abbiamo tenuto il posto "

A: " grazie"

Mi sdraio sul asciugamano e chiudo gli occhi, gli altri sono andati a fare il bagno il li raggiungerò dopo, ho bisogno di riposarmi un po' in questi giorni dormire sembra essere diventato un optional. Cerco di rilassarmi un po' ma la mia testa non mi lascia in pace , ora che mi devo trasferire ho tante cose da fare, devo andare a prendere i vestiti e altre cose nella mia città, devo compilare e riportare i moduli alla clinica per non pensare ad altri giri che devo fare.

A: " posso?" la sua voce mi riporta alla realtà

Non ho bisogno di guardarlo per capire che sta indicando il posto libero di fianco a me

Io: " sì certo"

Lo sento sdraiarsi

A: " tutto ok?"

Mi giro su un fianco per vederlo in viso e mi alzo gli occhiali da sole

Io: " sì solo un po' di ansia per il trasferimento"

A: " è normalissimo ma tranquilla ti aiuteremo noi"

Io: " grazie"

A: " non ti va di fare il bagno ?"

Io: " sì ma volevo riposarmi prima, solo che la mia testa non me lo permette quindi credo proprio che ci andò ora"

Andrè si alza e mi porge la mano

A:" andiamo allora"

Gli afferro la mano e mi tiro sù, arrivati in riva al lago mi rendo conto che ci stiamo ancora tenendo per mano, rimango qualche secondo a fissare le dita intrecciate poi mi accorgo che ha stretto leggermente la presa istintivamente alzo lo sguardo e lo vedo sorridere, ricambio il sorriso stringendo anch' io la presa. Entriamo in acqua e ci tuffiamo per raggiungere gli altri che stanno organizzando la serata.

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Ciao raga, dopo averci pensato per un po' di tempo ho deciso che mi tatuerò Oniro, ho già preso appuntamento con il tatuatore e non vedo l' ora.

Grigio Perla Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora