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Altri giorni passavano ed Harry continuò a non andare all'ospedale, come aveva promesso a Louis, ma voleva andarci.

Non sapeva nemmeno lui il perché.

Non è che voleva vedere il proprio corpo sdraiato su un lettino e i suoi familiari e amici piangere accanto a lui, ma non sapeva niente. Magari stava migliorando, ma non poteva saperlo perché non era lì a sentire il dottore parlare.

Migliorò con il teletrasporto. Adesso riusciva a teletrasportarsi di qualche centinaio di metri, e ne era felice.

Quando Louis non c'era, Harry si esercitava molto a casa, visto che era da solo e non sapeva cos'altro fare.

Era molto comodo il teletrasporto. Poteva andare dal letto al divano senza neanche doversi alzare, e diciamo che stava abusando un po' di questo 'potere', ma lo potete biasimare?

Voglio dire, il divano era troppo lontano, quindi perché camminare se ci si può teletrasportare sopra?

Semplice.

Erano ormai dieci minuti che Harry si stava teletrasportando dal letto al divano, tanto per migliorarsi. Si sedette per la ventesima volta sul divano, e stava per tornare sul letto, quando "Perché stai scomparendo e riapparendo da dieci minuti? Ti sei rotto?" Sentì la voce di Louis chiedere.

Harry urlò per lo spavento e si girò di scatto verso la direzione del maggiore, il quale era alle sue spalle, all'angolo della stanza. "Da quanto tempo stai lì tu?"

"Quindici minuti" rispose alzando le spalle.

"Ma- non ti ho visto"

"Ero invisibile"

"Cosa- possiamo farlo?"

"Certo che possiamo, non te lo avevo detto?"

"No che non me lo avevi detto, o non ti avrei chiesto se possiamo farlo veramente!"

"Si, hai ragione" rise Louis, avvicinandosi al divano dove Harry era seduto e sedendosi accanto a lui.

Harry si girò verso il liscio e mise le mani sulle sue cosce, così da appoggiarsi a qualcosa e stare più comodo.

Louis saltò al gesto e guardò Harry dall'alto. Forse si sbagliava, ma ad Harry, Louis sembrava un po' agitato in quel momento.

Alzò le spalle, non importandosene, ed avvicinandosi ancora di più al corpo di Louis, senza mai levare le mani. "Insegnami, voglio saperlo fare pure io" Esclamò sorridendo.

"Ehm" Louis abbassò lo sguardo sulle mani del riccio, ingoiando un groppone di saliva, per poi riportarlo sul suo viso ed annuire. "Si, certo, solo- devi ancora imparare a teletrasportarti per bene"

"Posso imparare entrambe le cose, non ti preoccupare" disse Harry alzando le spalle e sorridendo.

"Va bene allora. In questi giorni ti insegnerò pure quello" rispose in fine Louis, sorridendo fievolmente, facendo sorridere Harry dall'eccitamento. Si avvicinò di più alle ginocchia del maggiore, avanzando le mani sulle sue cosce "ok-" borbottò poi Louis, alzandosi dal divano velocemente, levandogli le mani.

Harry si bloccò per qualche secondo, con le ciglia corrucciate e confuso, e poi si girò verso Louis, il quale stava camminando avanti e indietro nel salotto. "Ma che ti prende adesso?"

"Niente" rispose il maggiore, continuando a camminare facendo lo stesso tragitto. Ancora ed ancora. "Non sta succedendo niente" la sua voce era più alta del normale, e quello confuse Harry ancora di più.

Guardò la figura di Louis continuare a camminare, "ti fermi per favore? Mi fai aumentare il mal di testa facendo così"

Ah giusto. Louis aveva ragione quando aveva detto che il mal di testa non se ne sarebbe andato e che avrebbe fatto meglio ad abituarsene.

Two Ghosts || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora