A quanto pare l'intervista era insieme a Ed, cosa che fece molto piacere a Louis. Per tutto il tempo pensava a quello che era successo a casa sua, quindi era grato che ci fosse pure Ed a parlare.
"Andiamo a casa mia?" Chiese Louis una volta finita l'intervista, nel camerino "Non mi va molto di stare da solo"
Ed sorrise tristemente ed annuì "Va bene" rispose, cambiandosi la maglietta "mi dispiace per quello che è successo, ma, alla fine, era meglio così. Sai che Aaron non mi è mai piaciuto"
"Lo so, a nessuno è mai piaciuto" sospirò Louis, mettendosi anche lui una maglietta addosso. "Non mi va di parlarne, andiamo a casa mia e basta"
Ed annuì ed insieme uscirono dalla prota sul retro, entrando in macchina di Louis, il rosso al volante
Fece partire la macchina e guidò verso casa sua. Arrivò davanti al cancello, ma si dovette fermare quando vide la scena di fronte a lui.
C'erano centinaia di persone, tra cui fotografi e paparazzi, ad ustruirgli la strada. Louis corrucciò le sopracciglia e cercò di entrare in casa sua, ma c'erano troppe persone. "Come diavolo hanno fatto a scoprire dove vivo?" Chiese a sé stesso.
Ed si guardò in giro, quando "Louis" lo chiamò, puntando lo sguardo da una parte precisa.
"Cosa?" Domandò Louis, coprendosi il viso così da non farsi fotografare, portando lo sguardo dove si era fermato quello di Ed, e si immobilizzò quando lo vide.
Sul muretto attorno al suo giardino, vicino ai cancelli, c'erano delle scritte. Erano fatte in rosso, con quella che sembrava essere vernice. "Cock sucker" era la prima scritta "faggot" la seconda. Le altre erano più o meno uguali alle prime.
"Che diavolo" sussurrò, guardandosi in giro, il respiro che gli moriva in gola.
"Ce ne andiamo" Esclamò Ed, facendo partire la macchina e facendo retromarcia. "Ti porto a casa mia"
Ed guidò in silenzio, mentre Louis restò immobile. Non sapeva cosa stesse succedendo, era tutto confuso.
Arrivarono a casa del rosso e Louis si sedette sul divano non appena vi entrarono, quando il suo telefono squillò.
Guardò chi fosse, vedendo che era Ricky, uno che faceva parte del management "mi spieghi che cazzo di problemi hai?" Chiese la sua voce. Era incazzato, si riusciva a capire chiaramente.
"Di cosa stai parlando? Io- senti, è appena successa una cosa-"
"Ma non mi dire!" Lo interruppe Ricky, il tono della voce sempre alto. "Quante volte ti abbiamo detto di non fare dei fottuti video? Sei così stupido-"
"Ma di che cosa stai parlando!"
"Non fare finta di non sapere di cosa stia parlando"
"Non sto facendo finta, non ne ho idea"
"Ti mando il link, vediamo se questo ti rinfresca la memoria" poco dopo gli arrivò un messaggio da Ricky, un link. Louis lo aprì e lo portò su Twitter. "Allora?"
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Two Ghosts || Larry
FanfictionHarry Styles, 23 anni, cantante di successo. Fa un incidente, andando in coma, ma, quando si sveglia, nota qualcosa di strano. Incontra qualcuno strano. Inizio scrittura: 4/10/2022 Fine scrittura: 9/10/2022