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Tornai a letto e riposati fin quando miss Dovery ci svegliò aprendo le finestre.
Dovery: alzatevi splendori il sole è alto e vi sta aspettando
R: aspetta e spera
Ridacchiai quando la professoressa mi si avvicinò guardandomi disgustata.
Dovery: e quelli cosa sono
Indicò i miei vestiti.
R: i miei vestiti
Dovery: oh no cara, ci vuole un vestito o niente cambio scuola
R: brutta stronza
Sussurrai
Dovery: hai detto qualcosa Raven?
R: no
Dovery: e che sia sul rosa o viola chiaro?
R: si

R: i miei vestitiDovery: oh no cara, ci vuole un vestito o niente cambio scuolaR: brutta stronzaSussurraiDovery: hai detto qualcosa Raven?R: noDovery: e che sia sul rosa o viola chiaro?R: si

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A: bello dove li prendi i vestiti?
R: lì faccio io
Agata rimase stupita e poi la accompagnai nell'aula di imbellimento. Mi sedetti in un banco in fondo all'aula di fianco ad agata.
R: che merda
A: cosa si fa qua?
R: sorridere, truccarti e tutta quella roba lì
A: perché?
R: non chiederlo a me, io faccio schifo.
A: devi solo sorridere, come fai a fare schifo?
R: non è quello il punto, diciamo che io non sono d'accordissimo su tutta questa pagliacciata e lo dico ai prof e questa cosa non gli va giù. E poi dicono che sono troppo camionista come se mi importasse.
Entrò la professoressa e così mi ricomposi sulla sedia lanciando uno sguardo d'odio alla donna.
Anemone: io sono la professoressa anemone, vi insegnerò come combattere con il sorriso. Ora date il vostro meglio, domande?
R: io ho una domanda
Anemone: Raven prego
R: ma a che cazzo serve sorridere in battaglia? Se ti sparano dubito che sorridendo magicamente creo uno scudo protettivo
Anemone: le parole Raven e poi noi principesse non combattiamo ma lasciamo ai principi questo compito.
R: questo è molto sessista lo sa prof? Ma che cazzo ne sapete voi di femminismo e parità
Anemone: fuori
R: grazie a Dio, era ora. Addio stronzi
Uscì canticchiando dalla stanza e mi sedetti nel corridoio dove scrissi un'altra storia sempre sullo stesso quaderno.

La morte regna sovrana nel nostro mondo e in altri, ma ce n'è uno in cui la vita prevale. Una ragazza abitante di questa realtà intraprese un viaggio in un'altro mondo. Quando arrivò là conobbe un gruppetto di ragazzi della sua età e diventarono subito amici. Solo che con il passare del tempo gli altri crescevano, mettevano su famiglia e invecchiavano finché non iniziarono a morire. Invece la ragazza non poteva crescere perché la vita vinceva contro la morte e quindi il suo corpo perdurava in eterno. Sconsolata tornò al suo mondo e si rese conto che quello che loro tanto elogiavano, la vita eterna, in realtà era una punizione. Perché la morte è il destino di tutti noi che lo vogliamo o no, e vivere è solo la tortura a cui siamo costretti senza il nostro consenso ma per l'egoismo di altri.

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