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Ero vestita così:

In mano tenevo il mio coltello ben affilato e pronto a colpire i bersagli

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In mano tenevo il mio coltello ben affilato e pronto a colpire i bersagli.
R: tedrus pronto?
Te: si, io e Sophie c'è la faremo. Voi non lo so
R: simpatia portami via
Poco prima di essere buttata dentro alla foresta riuscì a mollare un coppino al ragazzo che mi guardò furibondo.
R: dai che te lo meritavi
Le fate aprirono i cancelli e mentre tedrus entrava deciso io venni spinta con la forza da quegli esserini malefici.
Te: ci dividiamo Raven Maximoff
R: oh, ma cosa
Prima che potessi protestare lui era già sparito nell'oscurità lasciandomi sola al buio e mandando a puttane il mio brillante piano. In qualche modo però dovevo raggiungere mattheo se non volevo restare nel limbo fino alla fine dei tempi. Al buio vedevo un gran poco e quello che distinguevo mi pareva la reincarnazione delle bestie dell'orrore.
Arrivai davanti a cespugli di ortensie, inizialmente non mi preuccupai più di tanto ma poi ricordai la lezione sul bosco e mi spostai subito da lì. Dovevo trovare un'altra strada. La prima idea che mi venne in mente era quella di usare i poteri, solo che così facendo sarebbe stato come lanciare razzi di segnalazione e i mietitori sarebbero arrivati in un attimo. Staccai un ramo dall'albero più vicino, mi feci coraggio e picchiai il legno duro sui fiori che immediatamente si animarono mordendolo. Sfruttai la distrazione dei fiori per lanciarmici in mezzo, fortunatamente la maggior parte di questi era concentrata sul bastone e mi procurai solo qualche graffio e pochi morsi.
Il campo di zucche si apriva davanti ai miei occhi, un'altra prova a favore del fatto che sono la sfiga fatta persona. Un corvo si svegliò proprio nel momento in cui mi trovai davanti allo spaventapasseri. Io sapevo che quest'ultimo si sarebbe svegliato solo se qualcuno o qualcosa l'avesse toccato e quel corvaccio ci volò incontro scatenando l'ira dei mietitori.
R: cazzo
L'unica speranza che mi rimaneva era quella di trovare mattheo e riunire i ciondoli per portarci fuori da lì. Sentivo dietro di me il saltellare del mostro sempre più vicino. In contemporanea delle urla sopraggiunsero e quindi mi resi conto che probabilmente Sophie e tedrus si erano riuniti. Cercai di arrivare a loro ma appena trovai i fazzoletti rossi che dovevano trasportarli fuori da lì, loro non c'erano.
R: merda, sono già usciti.
Mentre ragionavo su come trovare mattheo lo sentii chiamarmi e urlarmi qualcosa che però non arrivò alle mie orecchie. Un mietitore mi raggiunse e con la falce mi colpì il fianco aprendo una profonda ferita.
M: Raven
Lui corse da me senza accorgersi di un secondo mietitore proprio dietro di lui. Prima che però il mostro potesse uccidere mattheo io lanciai il mio coltello contro di questo rallentando la sua corsa. Strisciando arrivai al capezzale del ragazzo e notai che perdeva molto sangue da ferite sul torace e braccia.
R: Theo la collana dove...
Lui indicò un punto sotto la maglia poco prima di svenire. Con una pietra appuntita strappai la maglietta e recuperai la pietra che unii con la mia appena in tempo. Non ricordo dopo cosa successe so solo che gli salvai la vita quella sera.

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