Data la mia perenne sfiga scappai in un corridoio e si dà il caso che quello fosse l'unico che portava nella scuola del male. In pratica mi ero auto intrappolata. Cercai una stanza e mi ci fiondai dentro. Il letto con le coperte nere come tutto il resto dell'arredamento. Nonostante la spettralita della stanza mi sentii a mio agio. Curiosai in giro e trovai un quaderno. Sfogliai le pagine e trovai dei bellissimi disegni.
Prima che potessi girare un'altra pagina qualcuno mi prese il polso spostandolo dal quaderno. Capii quasi subito si trattasse di mattheo. Però qualcosa non andava in lui, mi scrutava silenzioso con quegli occhi scuri e un'espressione triste.
R: stai bene?
M: vattene
Io mi allontanai e provai ad uscire dalla camera ma la porta era chiusa a chiave.
R: mattheo apri questa cazzo di porta
Con un cenno della mano il ragazzo sbloccò la serratura, solo che rivolgendo un'ultimo sguardo dietro di me notai come lui emanasse tristezza. Quindi tornai sui miei passi avvicinandomi sempre di più a lui.
R: mattheo va tutto bene?
M: vattene
Allungai la mano toccando la spalla di Theo che non si ritrasse ma si abbandonò alle mie braccia stringendomi. Rimasi pietrificata da quel gesto ma dopo poco mi sciolsi e ricambiai la stretta passando le mani nei suoi capelli ricci. Mi staccai.
M: esci
R: che ti prende? Prima mi vuoi ammazzare poi fai il carino con me ma cambi idea e torni lo stronzo di sempre, deciditi.
Sentii le sue mani calde sul mio collo.
M: non ti permettere
R: vaffanculo
Gli tirai un calcio tra le gambe e corsi via, come mi era saltato in mente di poterlo aiutare. Lui non voleva bene a nessuno ma allora perché mi illudevo che potesse provare qualcosa per me?
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l'accademia del bene e del male
FantasyRaven come Sophie sembra essere nella scuola sbagliata da un po' troppi anni e per qualche motivo si rifiutano di spostarla. I buoni non fanno per lei, quello che Raven desidera più di ogni altra cosa è studiare nella scuola del male così aiuterà Ag...