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LUCYFIA: "Mmmmh... sono tutta bagnata!" DANTE: "*morte cerebrale*"
Non vi era un solo momento, in cui Lucyfia non tentasse qualche colpo basso; il povero Dante infatti, aveva raggiunto il limite della sopportazione umana.
Insomma, era carico a pallettoni.
DANTE: "Ok... ed ONANISMO sia!!" LUCYFIA: "Ah???"
Si rifugiò in bagno. Si calò i pantaloni e...
DANTE: "*fappaggio in corso"
Ma più andava avanti e più avvertiva un certo "bruciore" alle parti basse, tanto da doversi fermare.
DANTE: "AWUWEWAAAAAAAHHHH!!!"
Altro che bruciore. Quello era il fuoco infernale che bruciava le sue interiora.
DANTE: "Ouch! Ouch! Ouch!!!" LUCYFIA: "Ci hai provato eh?" DANTE: "N-Non dirmi che è opera tua???"
Spuntò Nuny, precisa come gli elvetici. Ovviamente, da dentro una credenza.
NUNY: "Lei è maledetto, Dante-sama! Se solo prova a sgrillettarsi al di fuori della padrona, i suoi gioielli di famiglia andranno a fuoco!" DANTE: "M-Ma è malvagissimo!!!" LUCYFIA: "Non ti permetterò di sprecare il tuo preziosissimo seme! Quindi, o scegli me oppure dovrai tenerti tutto dentro! Ufufu!"
Avevano pensato proprio a tutto.
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LUCYFIA: "Potrei offrirti un bel "servizietto" per alleviare le tue sofferenze, che ne dici? Guarda che sono... brava!" DANTE: "Urgh..."
Gestacci a parte, il movimento con la mano di Lucyfia provocava pesanti sobbalzi nella psiche di Dante, ormai al limite.
Psiche che subì una botta tremenda quando la mefistofelica donna decise di mettersi in ginocchio verso di lui, leccandosi le labbra con fare seduttivo.
LUCYFIA: "Ammettilo! Vorresti liberarti di questo immondo peso, vero?" DANTE: "*sinapsi in black out*"
Ma al culmine della libido qualcuno bussò alla porta di Dante, il quale sollevato di averla ancora scampata, subito si precipitò a rispondere.
