Capitolo 11

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-Tesoro, stasera si va in discoteca. Quello che ti ci vuole è proprio una bella sbronza.

-Kate non lo so...non sono dell'umore adatto.

-Oh andiamo! Si è sempre dell'umore adatto per andare in discoteca.

-Vengo solo se mi prometti una cosa...
-Ovvero?
-Non lasciarmi neanche un minuto. Non vorrei combinare casini, del tipo finire a letto con qualcuno o roba simile.

-Affare fatto.
Mi da il cinque e continuiamo a prepararci per la scuola.

...

L'ultima lezione della giornata è educazione fisica, e io sono brava a pallavolo perciò è una lezione di svago.

Non ci posso credere... Simon l'ha fatto apposta a venire qui in palestra.
È appena arrivato con un ghigno in faccia.

Dio se solo potessi ucciderlo...

-Ragazzi venite qua. -dice il prof. mentre noi ci riuniamo intorno a lui -Kavanagh e McSet fanno le squadre.

Mi dirigo di fronte agli altri per poi chiamare i nomi di chi voglio in squadra
Ovviamente la prima che chiamo è Kate.

Iniziano a giocare e io mi ritrovo nel lato opposto della palestra a quello dove si trova Simon.

-Per la palla! -urla il prof. lanciando a caso la palla.

Ci guadagniamo noi il servizio e Alex, in sesta posizione, fa il servizio dal basso.

Punto nostro!

Rifacciamo il servizio e per fortuna riusciamo a fare una bella azione.

Io e Kate siamo molto brave e riusciamo a passarci i tre tocchi da sole.

Ma questa volta la mia squadra è davvero forte, e per fortuna riusciamo a giocare decentemente.

Okay forse no. L'altra squadra ha tutte schiappe e prendiamo tutti i punti noi, senza riuscire a fare azioni decenti.
Tranne per concessione divina, a volte.

Sto per prendere la palla al terzo tocco palleggio, dalla prima fila, ma la rabbia che ho dentro trasforma il palleggio in schiacciata e la palla vola direttamente in faccia a Simon.

-Kavanagh!
Urla il prof.

-Oh mio dio! Sei fottuta...
Dice Kate.

-Grazie amica mia.
Rispondo sarcastica.

-Kavanagh dal preside e Lewis a seguire!
La faccia sorpresa di tutti i presenti.

-E io che ho fatto?!
Urla Simon con le mani sul naso sanguinante.

Oddio...okay che lo vorrei uccidere, ma spero che il suo naso non sia rotto perché una sospensione non mi serve proprio.

-Se Kavanagh è stata spinta a fare un gesto del genere qualcosa devi avere pur fatto!

Nella strada per arrivare all'ufficio del preside nessuno ha proferito parola.

Appena dentro ci sediamo nelle due sedie di fronte al preside, lui ci scruta da cima a fondo e poi rivolge una lunga occhiata a me.

-Tu sei?
Mi chiede.
-Ehm...sono Kavanagh Theresa.

-Non ti ho mai vista da queste parti. Invece a te si caro Lewis. Che cosa hai combinato stavolta?

-Io? Lo chieda a lei! Mi ha praticamente rotto il naso.
-Oh non ti preoccupare per il tuo naso, le tue ragazze non ti lasceranno per un graffietto, femminuccia.

Non so se dire al preside della mia immensa stima nei suoi confronti o semplicemente sposarlo direttamente.

Mi scruta un pò in volto e poi torna a parlare.

A volte capita II Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora