Prologo

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Mangiare con i membri degli stray kids poteva risultare divertente, quasi come se tutti loro fossero felici. Ma minho non lo era per niente. Oltre ad essere un periodo stressante a lavoro, aveva ricominciato a pensare male di jisung.
Bastava guardarlo e quei fottuti sentimenti di merda lo colmavano fino a fargli perdere il controllo.
Odiava profondamente quando accadeva, soprattutto perché sapeva che non avrebbe mai fatto null'altro se non chiudersi in bagno o in camera, dove capitava, e iniziare a toccarsi come un dannato.
E perché proprio a lui, se lo chiedeva spesso.
La cena sembrava infinita e han che mangiava, dio se era carino.
Quelle guanciotte piene zeppe di cibo, che aspettavano solamente di essere accarezzate dolcemente, minho le adorava.
Stinse la forchetta, pregando che nessuno avesse notato il suo sguardo perso su jisung.
Chan blaterava qualcosa e tutti facevano conversazione tra loro, ma Minho si concentrava solo su han, e non avrebbe distolto lo sguardo.
Quando tutti finalmente fecero silenzio, minho si concentró sul manzo che aveva cucinato felix, che, per l'amor di dio era buonissimo, ma in quel momento proprio non gli scendeva.
"Scusate, ma io vado a dormire" Si alzó sistemandosi meglio la maglia sui pantaloni, per evitare che qualcuno notasse la sua più che evidente protuberanza.
Ma sono tutti maschi, tutti uomini, e sicuramente capivano la situazione.

Era già capitato che tra di loro scopassero. Hyunjin e felix, ad esempio. Un appuntamento fisso praticamente. Infatti avevano gia avuto vari richiami da parte di chan, che in realtà non aveva la coscienza apposto, dato che quasi sicuramente un paio di volte si era scopato seungmin, solo che loro non erano mai stati scoperti.
e chissà gli altri.

"Non ti piace il manzo che ho fatto?" disse felix, provando un senso di dispiacere.
"Semplicemente non mi va." Minho si diresse verso la sua nuova stanza.
Era spaziosa, e aveva il letto a due piazze.
Si chiuse dentro e sbatté la porta. Non si mise nemmeno seduto:si prese l'erezione pulsante in mano e pregó gli dei che nessuno sentisse.
"Minho? Sicuro di non voler mangiare nulla?"
E la voce di jisung dietro la porta. Non erano mai stati così vicini mentre minho consumava quel tempo a strusciare la sua mano sulla sua erezione.
"N-no Jisung!" disse lui, ma la sua voce lo tradì.
"Minho, è tutto ok?" Jisung, forse innocente e casto come era non capiva e minho pregó fosse così.
"È tutto o-ok..." godeva come un pazzo, soprattutto perché c'era han dall'altra parte.
"Minho apri e fammi capire che stai bene, ti prego, lo sai... che mi sale l'ansia"
Rimettersi l'uccello nei pantaloni in quel momento non era proprio igienico e soprattutto non era la soluzione, dato il fatto che stava per venire.
"Han sto bene ti giuro" si mise sul letto perché non ce la faceva più a stare in piedi.
Han era quasi nel panico e decise che avrebbe trovato il modo di aprire la porta.
Prese una forcina che aveva nei capelli per via del fatto che il suo ciuffo era diventato troppo lungo, e per alzarlo usava le forcine.
La mise nella toppa e dopo aver smanettato un po' riusci ad aprire la porta.
Fu talmente veloce che minho non riuscí nemmeno a rimettersi apposto l'uccello, ma lo aveva ancora in mano e pulsava, chiedeva di venire.

Minho non si poté mai scordare la faccia di han in quel momento. Si vedeva che stava per dire qualcosa, ma dalla sua bocca non uscì proprio nulla e fu difficile capire cosa voleva dire.
Chiuse la porta alle sue spalle e sembrava quasi incantato da minho, che era rimasto immobile, troppo imbarazzato per continuare,ma la vicinanza di jisung al suo cazzo non aiutava.
"Minho, tu..." Jisung indicó proprio lì, e minho tirò la testa indietro.
"Esci!!" quasi lo urló, ma non fu così forte.
Han chiuse la porta a chiave alle sue spalle, facendo esattamente l'esatto contrario di quello che leeknow gli aveva chiesto.
Il panico negli occhi di minho si fece vedere, ma l'eccitazione aumentò quando jisung si fece più vicino.
"Non pensavo fosse così... grosso" E che affermazione, quella, che ovviamente non migliorò per nulla la situazione.
Addirittura Jisung si sedette di fronte al cazzo di Leeknow, che stava cercando di rimanere lucido.
"Han, che cazzo dici..." disse ma non fini la frase perché jisung era troppo vicino.
"Non...non ne ho mai visto uno così bello" quella pericolosa affermazione fece quasi venire leeknow, che voleva muovere la sua mano ancora e ancora, ora che aveva jisung vicino.
"Perché, ne hai visti altri?"
"Quelli degli altri membri che si fanno la doccia in palestra, si. Tu non te la fai mai lì quindi... quindi è la prima volta"
"E che cazzo hai guardato per considerare il mio 'grande'?"
Han arrossì e si fece indietro di qualche passo.
"Che domande..." ma poi, mentre aveva una mano sulla faccia disse "Changbin e Chan non hanno... così lungo" in quella pausa aveva di nuovo indicato il membro di leeknow.
Leeknow sembrò ancora più soddisfatto e mosse velocemente la mano su e giù 2 volte.
Jisung lo notó e le sue gambe sembravano gelatina.
"Jisung, vorrei finire quello che ho iniziato... non puoi andartene ora?"
Ma lui non ne aveva intenzione e quando lo vide avvicinarsi a gattoni, fece una smorfia.
Era confuso.
"Hyunjin e felix hanno fatto sesso, chan e Seungmin hanno..." han si fece spazio in mezzo alle cosce di leeknow "...a volte penso a come sarebbe se fossi scelto anche io per fare quel tipo di cose, perché anche io ne sento un bisogno assurdo"
Leeknow aveva l'impulso di prenderlo in braccio, baciarlo e scoparlo li, nella sua stanza, fino a farlo pregare, ma dovette trattenersi.
"Han, puoi toccarti da solo..."
"Si, lo so...ma felix ha detto che non è la stessa sensazione di quando qualcuno ti tocca, mi capisci?"
E leeknow avrebbe davvero voluto capirlo.
"No, han. Io non ho mai fatto sesso. Né con una donna, né con un uomo. Né tantomeno con uno del nostro gruppo, che sia perché mi piaccia, o che sia per divertimento"
Han alzò lo sguardo, con uno sguardo da cucciolo.
"Allora fallo con me" Han sembrava come ubriaco, ma non lo era. E questo spaventava leeknow, che nascondeva l'oscura verità sui suoi sentimenti.
"Han, non posso..."
"Leeknow, fallo con me..." e han fu intraprendente, perché prese l'asta di Leeknow tra le mani e fece subito su e giù.
"Fallo con me..."
"Han, smettila, ti preg- ohhh, mh..."
Lo avrebbe fatto così volentieri che solo immaginarselo lo faceva sentire eccitato più di quanto non lo fosse già.
"ti prego, leeknow..." e pregava, pregava.
Ma leeknow non cedette.
"H-han..."non riuscí a dire altro ma un orgasmo bellissimo uscì dalle sue labbra e venne in un fazzoletto che aveva accanto a se.
E si, era stato jisung a farlo venire.

Dopo che il momento imbarazzante era finito, jisung e minho si sedettero l'uno di fronte all'altro perché leeknow aveva insistito.
"Prima che tu vada... perché tutta questa voglia di scopare?"
Han, ancora imbarazzato per la sega di prima, non riusciva a guardare leeknow negli occhi.
"P-perché..." e faceva fatica a parlare "...perché vorrei farlo con una persona di cui mi posso fidare cecamente per la prima volta e perché... perché voglio essere desiderato anche io"
Ma se sapesse quanto minho lo desiderava, sarebbe scappato.
"Ti ricordi che ho il cazzo, vero?" Disse minho, leggermente infastidito dalla situazione, ma soprattutto imbarazzato.
"Ti ho fatto venire 10 minuti fa, credo di averlo capito" disse han, che si portó una mano alla bocca appena si accorse di ció che aveva detto.
Ma leeknow non ci diede peso e chiese "E ti va bene se... tu ed io lo facciamo? Insomma, me lo hai chiesto"
"Felix ha detto... che è bellissimo farlo con Hyunjin perché di lui si fida cecamente e perché da una sensazione bellissima, quasi come se fosse droga. Poi ha detto che lo rende più felice"
"Tu hai bisogno di questo?"
"Ho bisogno di te" jisung stinse le mani sulle lenzuola "ho bisogno di te che fai questa cosa, perché sei l'unico di cui io mi fidi così tanto e sei l'unico che conosco che mi rende felice... e non quel tipo di felicità passeggera, quella che dura solo durante quel momento, ma quel tipo di felicità che la senti sempre. "
Leeknow, ancora una volta venne messo a dura prova. Dovette trattenersi dal baciarlo e farlo suo.
"Ma tu mi vuoi solo bene, non è vero jisung?" e il minore guardò dritto negli occhi Leeknow e lo guardò con lo sguardo di chi sapeva ciò a cui andava in contro.
"certo, ti voglio bene." disse e qualcosa in leeknow si accese. Un ultima domanda gli bastava per capire se avesse avuto mai una possibilità con han o meno.
"Questo vuol dire che ti va bene se io, maschio dotato di genitali maschili, ti scopo solamente in amicizia?"
Ma jisung si strinse le mani, se le sfregó.
normalmente una persona qualsiasi avrebbe risposto subito, ma lui ci stava mettendo l'eternità.
"Allora?"
"Tu intendi solo in amicizia?"
"si, ovvio" e han lo guardò con sguardo prima deluso e poi sicuro di se.
"Certo, scopare solo in amicizia mi va bene"
Leeknow sorrise. Sapeva che quel momento sarebbe entrato nella storia, la sera in cui Han Jisung gli aveva chiesto disperatamente di scopare e disperatamente gli aveva fatto una sega che, dio, non si sarebbe mai dimenticato.
Ma no, non se ne pentiva.
"Quindi nessun sentimento, no?" disse poi han.
Lo sguardo tagliente ruppe il cuore di leeknow, facendogli scomparire il sorriso.
"Non mi prendo la responsabilità" disse leeknow che ormai sapeva già a cosa andava incontro: a un circolo vizioso senza fine fatto di puro piacere.
"Ma se a te va bene lo stesso, possiamo scopare lo stesso"
E han non ci pensò nemmeno un attimo. Annuì.
leeknow sorrise di nuovo.
"Allora non organizziamoci. Facciamolo quando più ne abbiamo bisogno, a partire da domani."
Lui annuì ancora una volta, come un bravo cagnolino.
E uscì dalla stanza anche, come un bravo cagnolino obbediente.

Da quella sera, le cose cambiarono. Ma non fu così facile come si crede.

𝓟𝓮𝓻𝓿𝓮𝓻𝓽 |¦ 𝓶𝓲𝓷𝓼𝓾𝓷𝓰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora