Capitolo 4

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Entrai sbattendo la porta così Margharet mi chiese:
-Cosa ti é successo-
Non risposi e salii le scale fino ad arrivare nel bagno.
Chiusi la porta a chieve e intanto piangevo , non capivo perché fosse sparito nel nulla ma allo stesso tempo ero curiosa di sapere chi foss .quel ragazzo che mi faceva agitare ad ogni sua parola.
Mi asciugai le lacrime poiché capii che piangevo per una stupidaggine e scesi a cenare.
Mia sorella e mia madre mi bombardarono di domande,volevano sapere dove fossi stata tutta la giornata ma mi limitai a rispondere che stessi guardando il mare.
Il mattino dopo andai a scuola,ormai conoscevo le arpie della scuola,ma la peggiore era in classe mia si chiamava Francesca e non faceva altro che rovinare la vita delle persone che la circondavano.
Quella mattina mi fece cadere lo zaino e tutto ció che vi era dentro e inoltre all'uscita della scuola mi spinse nella fontana della scuola sogghizzando.
Ero lì bagnata fradicia e cercai di rialzarmi quando sentii una voce
-Vuoi una mano? -
Era il ragazzo dell'altro giorno e non lo capii dalla sua voce ma bensì dai suoi occhi,che quando incriciarono i miei mi tolsero il fiato.
Io annuii e mi aiutó ad alzarmi poimi porse la sua giacca
-Grazie- sussurai.
Ma lui mi ordinó di andare.
Corsi via eseguendo i suoi ordini, anche perché ero rossissima in viso e avevo un sorriso a 32 denti e mentre percorrevo la strada per casa ripensavo a quello che era accaduto.

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