Uomo qualunque

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Chiuso tra quattro mura

passano veloci le mie ore

quanto da fare, quanto lavoro

ora leggo un pò il corriere.


Passo la vita tra casa e ufficio

la moglie, i figli ed il cane

la casa, il mutuo ed il mio capo

sono per me una morsa stretta

altrimenti a cambiare tutto

sarebbe detto e presto fatto.


Non ho nessuna ambizione

forse un paio di aspirazioni

piccole, senza motivazione

mi piace tanto la lamentazione

e non voglio alcuna preoccupazione.


Mi lamento con pensieri corti

non ho avuto mai una mia arte

niente da far valere agli altri

nel mio mazzo non ci sono carte

ma pur ho avuto sempre una parte.


Chiuso tra quattro mura

passano veloci le mie ore

quanto da fare, quanto lavoro

io sono sottovalutato.


Il mio capo è un imbecille

laureato senza criterio

raccomandato e paraculo

e io qui a sottostare 

senza essere stimato. 


Ma se tornasse uno come lui

io certo saprei come fare

camicia nera e mano tesa

per riuscire a.d essere 

onorato ed apprezzato.


Sono un uomo qualunque

quello della porta accanto

vivo senza incanto

il mio sogno inesistente

non si è mai infranto.


Mi lamento con pensieri corti

non ho avuto mai una mia arte

niente da far valere sugli altri

nel mio mazzo non ci sono carte

ma pur ho avuto sempre una parte.

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