L'uscita

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Rosso seduto sulla sedia si sentiva enorme, le sue cosce muscolose a malapena ci stavano sopra. "Cazzo...Sono sedie per nani", disse sotto voce mentre cercava una posizione comoda sulla seduta. 

"Scusa, questa sedia è occupata?" Un passate gli si avvicinò e Rosso notò subito lo sguardo impaurito, sembrava quasi che si pentisse di averlo disturbato: "Sì, la sto tendendo per un amico che arriverà a breve" Disse Rosso prima di sentire la campanella del bar suonare. Rivolse subito lo sguardo verso la porta, ma rimase deluso vedendo entrare una ragazza, anche carina, ma lui voleva vedere Blu, a tutti i costi.

"Uhm... Scusa...Per il disturbo" si affrettò a dire il passante per poi tornare dai suoi amici a cui disse qualcosa a bassa voce, ma Rosso non gli diede molta retta, lui era in ansia e pensava "sarò stato brusco? Forse doveva essere lui a scegliere l'ora? Forse dovrei andarmene, questa sedia mi sta uccidendo dentro e fuori, che cazzo." Rosso grugnì e mentre stava per alzarsi, la campanella risuonò e questa volta era lui, era la persona giusta.

"Scusa per il ritardo!" Blu fece un cenno di saluto, si avvicinò alla sedia e mentre si sedeva riprese a parlare "per caso sei qui da molto?" chiese con un bel sorriso radioso.

Rosso era tentato di rispondergli "Sono qua da ormai quasi un'ora", ma decise di dire: "sono qua da poco meno di 20 minuti" e con un sorriso un po' tirato ricambiò lo sguardo vivace di Blu. 

"Uhm..." Blu osservò Rosso che sembrava molto a disagio per come stava apparendo, sembrava un gorilla sopra una sedia per i puffi. Blu si guardò intorno e notò che nell'angolo del bar stava una zona con delle panche. "Che ne dici se andiamo a sederci là?" Chiese Blu indicandole.

Rosso si chiese come mai non notò subito quell'angolo...poi riflettendo un po' si disse mentalmente "di sicuro non mi avrebbe notato là..." Si alzò e si diresse verso la panca; una volta seduto si sentì decisamente meglio. "Vuoi ordinare qualcosa??" Chiese Blu mentre prendeva due menù.

Mentre li leggevano parlarono del più e del meno, risero e si trovarono davvero di compagnia. 

"Beh, si sono fatte le sei, direi che io debba andare" disse con tono malinconico Blu e si alzò. "E' stato un vero piacere, possiamo rivederci?" Chiese Rosso mentre finiva di mangiucchiare il quarto panino. "Certo, quando vuoi, posso avere il tuo numero?" disse Blu mentre si stava rimettendo la giacca. "Certo" disse a bocca piena Rosso, glielo scrisse su tovagliolo e Blu, veloce come un fulmine salvò il suo numero nella rubrica "ti faccio uno squillo così ti salvi il mio" poi salutò velocemente e si diresse alla porta. Rosso che rimase da solo al tavolo osservò quel numero per un po'. Quando uscì dal bar compose il numero di Lilla, ma per l'ennesima volta non rispose: "sarà ancora arrabbiata" pensò e silenziosamente si avviò verso casa.

L'amore a coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora