II

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(Enid pov)
mentre dormivo iniziai a sentire uno strano strumento, sembrava un basso, no aspetta, era una viola. Mi alzai per andare a controllare, riconobbi subito la canzone, era paint it black; appena uscita fuori alla terrazza, vidi mercoledì che suonava e sullo spartito c'era una mano? Sono in questa scuola da molto tempo ma non ho mai visto un alunno con una mano come migliore amico "mercoledì, penso tu abbia svegliato mezza scuola" le dissi "vabè, se ne faranno una ragione" amo il suo senso dell'umorismo "ma quella è-" "mano, si chiama mano" mi interruppe "dov'è il resto del corpo?" le chiesi incuriosita "è uno dei grandi tanti misteri della famiglia addams" e intanto i lupi mannari iniziarono a ululare "perché non sei con loro? Ad ululare intendo, non sei un lupo mannaro anche tu?" questa domanda mi abbatté "diciamo che non mi sono ancora trasformata, gli "artigli" sono tutto quello che ho" e mentre mercoledì posava il grande strumento e "mano" rientrava in camera, notai che stavo piangendo "perché piangi?" mi chiese mercoledì "perché sono triste, pensare che loro sono la ad ululare alla luna come dei veri lupi mannari ed io che provengo da una famiglia di questi non riesco ancora a trasformarmi, mi fa male" e senza che me lo aspettassi, mercoledì mi abbracciò "so cosa vuol dire essere triste, da piccola avevo un piccolo scorpione domestico, Nero. Nero era il mio migliore amico e mentre facevamo una passeggiata in città, arrivarono dei ragazzini, più grandi di me, mi chiamarono psicopatica, anche perché quale bambina normale ha uno scorpione come animale domestico? Intanto però mi bloccarono, e lasciarono andare via Nero, mentre attraversava la strada, uno di loro ci passò sopra multiple volte, uccidendolo. Da quando piansi alla sua tomba, vidi che non cambiò niente, quindi mi promisi di non piangere mai più in tutta la mia vita" dio, mi sono sentita così male per lei "però adesso non riprendere mai l'abbraccio di stasera" lo disse con quel tono che ha sempre, indifferente, ma questa volta un po' minaccioso. Comunque dopo questo ci coricammo tutte e due nei nostri letti e dormimmo finalmente col pensiero che domani sarebbe stato finalmente venerdì.
(fine enid pov)

(mercoledì pov)
"che cazzo è appena successo? Ho veramente abbracciato la mia compagna di stanza?" questo era il pensiero che mi invadeva la testa da quella sera, infatti non ero attentissima alle lezioni, però a botanica mi accesi improvvisamente, forse perché c'era una sfida sotto, la mia sfida era Bianca Barclay, l'ape regina della scuola "chi sa dirmi come si chiama questa pianta?" chiese la thornhill "un orchidea fantasma" ribbattè Bianca "dendrophylax lindenii" ecco, la sfida è iniziata signori "scoperta sull' isola di Wight nel 1854" mamma mia come sono intelligente "molto brava mercoledì" lo so lo so prof "Bianca mi sa che qualcuno potrebbe prenderti il posto da 1 della classe" mi sentivo così fiera che finita la lezione uscii camminando tranquillamente, come se non fosse successo niente, mentre bianca mi guardava con uno di quegli sguardi minacciosi. Tornata in camera, quello che vidi fu sconvolgente: il ragazzo con il cappellino blu di ieri che stava litigando con enid, le diede uno schiaffo, così presa dalla rabbia, andai vicino a lui, che alla mia vista si spaventò e lo stesi a terra con un pugno sull addome, lo facevo più forte. Appena lo cacciai dalla camera, Enid si butto su di me, e mi avvolse in un abbraccio, ma un abbraccio di quelli che ti rassicurano, che ti fanno capire che chiunque ti stia abbbracciando ti sia fedele, quindi ricambiai l'abbraccio. Quando calato il sole, decisi di andare a fare una visitina ad Ajax, penso si chiamasse così. Andai in camera sua, stava dormendo, così lo legai ad un albero, con dello scotch sulla bocca, non saprà mai che sono stata io. Lo slegai la sera dopo, sembrava, perso, era quello che volevo, ovviamente si guardò intorno cercando il colpevole, e dopo aver fatto un giro su se stesso inizio a correre verso la scuola, arrivai prima di lui ovviamente, e mi misi tranquillamente nel mio letto a leggere le poesie di Dickinson, mi rispecchiavo molto in lei sinceramente, incompresa dalla propria famiglia.

creep|| wenclairDove le storie prendono vita. Scoprilo ora