XII

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(enid pov)
so che quello che è successo è sbagliato, ma giuro, giuro che non era mia intenzione, non è andata come lei l'ha visto, ajax è entrato in camera, senza neanche bussare "enid, ti amo, non ho mai smesso di amarti, te lo dovevo dire mi dovevo togliere questo peso dalle spalle" "ajax, no, non posso, io amo mercoledì, sono andata avanti ormai" e senza dire niente mi ha baciata, senza il mio consenso, e prima che potessi staccarmi entrò mercoledì "lo sapevo" lo disse con un tono pentito, però senza emozioni, come prima "oddio mercoledì aspet-" "non dire niente, non hai bisogno di spiegare, dio che stupida, una sola volta che mi sono fidata e mi fido anche della persona sbagliata, vabene enid, ajax, mi fidavo anche di te" e detto questo uscì dalla camera "bravo ajax, guarda che hai fatto" "meglio, almeno ho più possibilità" "ajax, fuori, ora." dissi indicando la porta ad occhi chiusi, sentii i suoi passi fare sempre più lontani, fino a che la porta non si chiuse, rimasi immobile, pensando a come potesse stare mercoledì, così mi andai a sedere sul letto e presi la chitarra, l'unica cosa che mi allontanava dai miei pensieri.

Iniziai a suonare la prima canzone in mente, "the 30th", e mentre suonavo, sentivo delle lacrime rigare le guance del mio viso, ma non ci diedi molta importanza, durante la canzone, mi iniziarono a venire in mente tutti i momenti fantastici che ho vissuto con mercoledì, mi sentivo una vera merda, le avevo spezzato il cuore.

Dopo un po' decisi di prendere il pacchetto di sigarette che mi diede xav, in caso di emergenza, winston blu, quindi uscii, aprii il pacchetto e ne presi una, già dopo il primo tiro mi sentivo meglio, da un tiro passai ad una sigaretta che a sua volta passò ad esserne dieci. Sentii la porta aprirsi, evidentemente mercoledì era tornata, però rimasi fuori, non volevo disturbarla, già avevo fatto abbastanza, però la vidi diregersi verso di me, aprì la finestra, aveva un pacchetto di sigarette in mano, a quanto pare avevamo lo stesso scopo, marlboro gold, bei gusti "ehi" "ciao enid" e si accese una sigaretta, era cambiata, era come prima "non voglio che rimaniamo col muso per tutto l'anno, domani sarà l'ultimo giorno qui per me, me ne andrò domani sera" lo sapevo, cazzo "ah"  "quante ne hai fumate fino ad ora?" quindi adesso se ne frega "quasi tutto il pacco"  "penso che sia il momento in cui smetti" "chi sei tu per dirmelo?" "una persona che nonostante tutto tiene a te." lo disse come se non avesse emozioni, però riuscii a guardare più infondo di quello, alla fine non era cambiata per niente, voleva solo nascondere la sua tristezza e la sua rabbia "vabene.." così spensi la sigaretta e la buttai per terra, non riuscivo a smettere di guardarla, era così bella, ma ormai l'avevo persa, e non potevo farci niente.

Passò qualche minuto e poi rientrammo in camera, io mi misi nel letto, girata verso di lei, e mi addormentai così, la domanda che mi tormentava era "è cambiata o mi ama ancora?" e mi addormentai guardandola.

lei era un sogno, il più bel sogno della mia vita.
(fine enid pov)

(mercoledì pov)
Stamattina mi sono svegliata a causa di un incubo, patetico, controllai l'orario, erano le 4, non riuscivo più ad addormentarmi, quindi rimasi sveglia tutto il tempo.

Verso le 8 scesi ed andai al bar giù in città, consapevole del fatto che fosse già aperto, cuffie nelle orecchie come sempre, "creep" in loop, quella canzone era diventata un ossessione, descriveva troppo bene il mio stato di essere, soprattuto il verso in cui dice "you're just like an angel, your skin makes me cry" adatta al momento diciamo così dai.

Entrai nel bar con la stessa espressione di sempre, senza emozioni "tyler!" e spuntò il ragazzino da sotto al bancone "mercoledì? che ci fai qua così presto?" "non riuscivo a dormire, mi fai un cappuccino e un espresso per favore?" "certo" mi sedetti e presi il telefono in mano, aprii instagram e il primo post che mi uscì, era di enid, "quanto cazzo è bella" fu l'unico pensiero che mi passò per la testa "allora stasera ce ne andiamo eh?" mi disse dandomi il caffè "si, ci vediamo alla fiera, alle 20" e senza dire niente presi il mio caffè e me ne andai.

Tornai in camera verso le 9, enid era già sveglia "giorno" "giorno, ti ho preso un cappuccino" "grazie" mi sedetti alla mia scrivania e iniziai a scrivere un nuovo capitolo del mio romanzo. Finii di scrivere verso le 11, presi una sigaretta ed uscii fuori, una cuffietta nell' orecchio, "l'ultima notte" in ascolto "ascolti anche ariete?" "oddio, mi hai fatta saltare, comunque si, perchè?" "è la mia preferita" "ah, bene, sei una depressa come me allora" e fece una risata, che venne ricambiata da me.

Rientrammo in camera dopo poco, mi addormentai vicino ad enid,
mi mancherà il suo profumo, ma soprattutto, mi mancherà lei.
(fine mercoledì pov)

creep|| wenclairDove le storie prendono vita. Scoprilo ora