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📍Barcellona
23/09/2022
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mi svegliai di colpo e notai che non ero a casa mia, ma bensì a casa di pedri, quando guardai l'ora notai che erano solo le 4:00 ma dato che non riuscivo più a dormire mi alzai e andai in cucina per bere, ma appena misi il piede sull'ultimo gradino una luce mi venne puntata negli occhi e per poco non persi l'equilibrio <dio mio Pablo mi hai fatto prendere un colpo> dissi io con una mano sul petto <scusami..> rispose cercando di non ridere <non ridere, e comunque che ci fai sveglio?> gli chiesi curiosa
strano che ti fai gli affari degli altri
oh ma sta zitta tu
<potrei farti la stessa domanda> disse lui avvicinandosi <non ti hanno insegnato che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?> dissi io avvicinandomi ancora di più <non riesco a dormire> rispose per poi prendermi i fianchi e farmi sedere sul bancone <tu invece?> mi chiese appoggiando i gomiti ai lati delle mie gambe <nemmeno io riesco a dormire, altra domanda, che ci facciamo a casa di pedri?> <ieri dopo che.. sai.. dopo che ci siamo baciati.. tu ti sei addormentata e pedri mi avevo chiesto se volevo rimanere qua e quindi sei rimasta anche tu> disse in imbarazzo <sei in imbarazzooo> dissi sorridendo come una bambina <non è vero> rispose lui mettendo il broncio <si inveceee> dissi scoppiando a ridere <shh, fa piano che gli altri dormono> disse lui "pizzicando" i miei fianchi facendomi saltare <Giulia, sta ferma- AHAHAHAH> sembravo una deficiente
forse lo sei
ma vaffanculo
<Giulia?> mi chiese lui <si è un meme italiano, aspe te lo faccio vedere> dissi prendendo il telefono e aprendo tik tok, appena trovai il video glielo feci vedere e rise pure lui, sapevo lo avrebbe fatto ridere.
erano le 8:00 e decidemmo di andare a svegliare pedri, ma non come delle persone normali, anzi, avevamo deciso di svegliarlo con un bel bicchiere d'acqua congelata in faccia, così piano piano aprimmo la porta della sua camera e ci avvicinammo al letto senza fare rumore, Pablo aveva il bicchiere in mano mentre io avevo una cassa, attaccata al telefono pronta a far partire una canzone a palla, Pablo lanciò l'acqua e io fece partire la musica e pedri si alzò di scatto iniziando ad urlare chiedendoci se fossimo impazziti mentre io cominciai a saltare in piedi sul letto come una bambina e si aggiunse pure Pablo ma pedri mi prese per un braccio e mi fece cadere addosso a lui iniziando a ridere con me e così Pablo si fermò di colpo <pedri dobbiamo andare a prepararci> disse uscendo dalla stanza <ma che ha?> chiesi <non lo so, ma conviene che vada anche tu a prepararti> disse lui alzandosi e andando in bagno per prepararsi lasciandomi da sola sul letto a riflettere
e se fosse geloso di pedri?
ma che dici Pablo non lo sarebbe mai sa che è il mio migliore amico e poi perché dovrebbe?
PERCHÉ IERI SERA VI SIETE BACIATI MAGARI?
oh cazzo è vero
dio mio, sei proprio stupida eh
e mi insulti, ma che problemi hai?
i tuoi
decisi di andare a prepararmi mettendomi la tech della nike, perché si avevo dei vestiti anche a casa di pedri, ma qeusto è un dettaglio a parte, appena i ragazzi furono pronti partimmo per il campo, arrivammo e i due andarono ad allenarsi insieme a tutto il resto della squadra <papà hai il mio borsone in macchina?> gli chiesi essendo che dopo sarei dovuta andare in sala <si certo, più tardi poi ti accompagno io> mi rispose <sul serio?> a quella affermazione mi si illuminarono gli occhi, mio padre non aveva mai tanto tempo per me, ma le poche volte in cui stavamo insieme ero più felice che mai e questa era una di quelle volte <certo amore mio> <grazie grazie grazie> sembravo pazza stavo letteralmente saltando, in quel momento secondo me i ragazzi che si allenavano si erano fermati e avevano iniziato a chiedersi quanti anni avessi, piccolo, piccolissimo dettaglio da lasciar perdere.
appena i ragazzi finirono allenamento mio padre mi accompagnò in sala <posso restare a guardarti o mi mandi via?> chiese <certo che puoi restare papà> dissi io sorridendogli, iniziai a ballare mentre mio padre mi guardava complimentandosi ogni volta che finivo una coreografia, quando poi arrivò l'ora di andare a casa papà mi chiese se volessi rimanere a mangiare con loro e io accettai.
arrivammo a casa e mamma mi venne subito incontro abbracciandomi <tesoro mio, come stai? com'è andata la lezione?> <sto bene grazie e la lezione è andata benissimo papà è pure rimasto lì a guardare> le risposi <davvero xavi?> chiese mia madre scherzando <si davvero nuria> disse mio padre lasciandole un bacio <dai andiamo a mangiare che ho fame> dissi io correndo verso il tavolo <davvero c'è il sushi?> chiesi felice <si, so che ti piace tanto> disse lei sedendosi, la cena andò bene, parlammo del più e del meno fin quando non dovetti andare a casa perché era tardi, così salutai entrambi e andai a casa mia.

spazio me
la storia vi sta piacendo?
domani pubblico l'undicesimo🫶🏼

mi regalo más bonito||pablo gaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora