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📍Barcellona
24/09/2022
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mi svegliai con un mal di testa tremendo, non notando di avere qualcuno steso affianco a me allungai le braccia per stiracchiarmi e lo colpii pienamente in faccia <SONO SVEGLIO> urlò lui provando ad alzarsi per poi inciampare tra l'ammasso di coperte e volare per terra <pablito ma che ci fai a casa mia?> gli chiesi io sporgendomi con la testa fuori dal letto ancora coricata <sai che non lo so nemmeno io, so che però ho un mal di testa enorme> rispose lui provando ad alzarsi con scarsi risultati <ah beh allora siamo in due> dissi scendendo dal letto <dai ti do una mano> gli dissi allungando, appunto, la mano, lui la prese, ma essendo più pesante di me mi fece cadere addosso a lui <scusami..> dissi io, ero sicura di essere rossa come un peperone <non ti preoccupare> rispose lui sorridendo e spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, per poi avvicinare il suo viso al mio e rubarmi un bacio a stampo e poi un altro e un altro ancora, quest'ultimo venne però approfondito dal ragazzo ancora steso per terra, si alzò da terra con me in braccio continuando a baciarmi, poco dopo però io spezzai il silenzio <Pablo.. ho fame, andiamo a fare colazione?> gli chiesi io dandogli un bacio tra una parola e l'altra <va bene> disse lui andando verso le scale con me ancora in braccio, appena arrivammo al piano inferiore mi appoggiò sul bancone preparando la colazione <cosa cucini?> gli chiesi <i pancake> rispose <bonoo> dissi <chi? io o i pancake?> chiese lui avvicinandosi sorridendo maliziosamente <sei un coglione lo sai?> gli chiesi di nuovo <non ti hanno mai detto che non si risponde ad un domanda con un'altra domanda?> mi informò lui è io alzai gli occhi al cielo <i pancake> dissi io <sono più boni loro?> chiese avvicinandosi ancora di più <NO! i pancake stanno bruciando> dissi io indicandoli e dopo aver visto la faccia Pablo scoppiai a ridere <nanerottolo non c'è niente da ridere> disse lui mettendo il broncio <eddai pablito non fare cosììì> dissi io scendendo dal bancone per poi abbracciarlo da dietro <come posso farmi perdonare> continuai e poi lo vidi indicarsi le labbra così mi avvicinai e gli diedi un bacio, che però diventò un limone, e io finii di nuovo sul bancone con lui tra le mie gambe e con le mani strette sui miei fianchi <dai ora mangiamo che dopo tu devi andare> gli dissi io cercando di staccarlo <daiii,ancora due minutiii> disse iniziando a baciarmi il collo <Pablo, no> dissi scendendo dal bancone per poi mettere in due piatti i pancake che lui aveva fatto.
eravamo arrivati al campo che erano più o meno le 10 e i ragazzi si sarebbero allenati fino alle 2 così io decisi di infilarmi le cuffie e iniziare ad ascoltare il mio amato the weeknd mente guardavo i ragazzi.

Pablo pov's
verso le 12:00 facemmo una pausa e io e i ragazzi ci avvicinammo alle panchine dov'era seduta mads <ciao maddyy> gli disse Dembèlè ma lei non gli rispose, era con i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa appoggiata sulle mani con i capelli a coprirle il viso <oooo madss> disse pedri scuotendola e così io scoppiai a ridere <cazzo ti ridi?> mi chiese Raphina <fra, è inutile che la scuoti sta dormendo e sta ascoltando la musica> dissi continuando a ridere <qua però c'è il suo telefono> dissi io prendendolo ed accendendolo <e la musica è a basso volume..> dissi facendo un sorriso da stupido guardando gli altri che mi capirono al volo <pedri fallo tu> dissi io passando il telefono al mio migliore amico, lui lo prese e guardando tutti alzò il volume al massimo <SONO SVEGLIA> disse alzando la testa improvvisamente per poi togliersi le cuffie e alzandosi facendo ridere tutti <SIETE DEGLI STRONZI, TUTTI, NESSUNO ESCLUSO> continuò lei puntando il dito contro ognuno di noi <io non sono stato> esclamò di botto pedri nascondendo il telefono della ragazza dietro la schiena <e allora perché hai il mio telefono in mano?> disse lei avvicinandosi a pedri <io non ho il tuo telefono> disse lanciandolo in mano a me <lo ha Pablo> continuò mentre io lo guardavo incazzato <sisi come no> disse lei spostandosi davanti a me sotto lo sguardo attento degli altri <dimmi?> le chiesi io spostandole una ciocca di capelli dietro <potrei riavere il mio telefono?> chiese appoggiando il mento al mio petto <certo> le risposi io lasciandole un bacio a stampo <ASPETTA, COSA MI SONO PERSO> urlò pedri <COSA CI SIAMO PERSI> lo corresse Ferran <mhh.. niente> disse la mora <solo che stiamo insieme> dissi guardandola <ragazzi venite così poi vi lascio andare> ci chiamò il mister <dopo parliamo> mi disse mads <okay, a dopo piccoletta> e la lasciai lì, di sasso

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mi regalo más bonito||pablo gaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora