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📍Barcellona
25/09/2022
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okay, devo ammettere che il modo in cui Pablo mi ha chiamata mi ha lasciata molto di sasso prima ma questi sono dettagli, ora siamo in mezzo al campo insieme, lui che palleggia mentre ci sono io come una deficiente che provo a farmi ascoltare da lui ma evidentemente non gli frega niente di quello che devo dirgli <PABLO> gli urlai io per farmi ascoltare ed esso sobbalzò dallo spavento <dimmi?> rispose senza distogliere lo sguardo dalla palla <perché diavolo hai detto a tutti che stiamo insieme, quando in realtà non è così> chiesi ormai disperata <perché tu sei mia> rispose lasciando cadere la palla e avvicinandosi a me <io non sono di nessuno> dissi puntualizzandolo <che enorme cazzata, tu sei mia e di nessun'altro.> rispose sicuro di se mettendo un braccio attorno ai miei fianchi e giuro che in quel momento ho sentito non le farfalle, l'intero zoo nello stomaco <noi cosa siamo ora?> chiesi <io e te? io e te siamo una coppia mi sembra ovvio> <quindi stiamo insieme?> <si piccola> disse lui baciandomi, io gli passai le braccia dietro al collo e lui mi prese in braccio, fin quando non sentii le sue mani scendere dai miei fianchi al fondo schiena stringendolo leggermente <che ne dici se andiamo a farci una doccia?> gli chiesi sarcastica <insieme?> mi guardò malizioso <no, tu solo, perché puzzi> dissi scendendo da in braccio al mio ragazzo e raccattando la mia roba <e va beneee> affermò lui sbuffando facendomi ridere <ridi di me stronzetta?> chiese <chi? io? pfff, ma per favore> dissi gesticolando <vieni quaa> e mi prese a mo di sacco di patate <EDDAIIII METTIMI GIUU TI HO CHIESTO SCUSAAA> per tutto il campo si sentiva solo la mia voce maledire Pablo.
era sera e io, pedri e Pablo eravamo a casa mia a giocare a monopoli, quando poco dopo suonarono al campanello e Pablo andò a vedere chi era <PABLO CHI È?> gli urlai dal salotto vedendolo tornare con una faccia alquanto incazzta <che diavolo ci fa qui quel coglione?> sbottò contro di me <Pablo chi?> gli chiesi alzandomi <Félix> rispose <che diavolo ci fa qui?> ma non ottenni alcuna risposta, quindi lo sorpassai e andai ad aprire la porta trovandomi davanti, appunto, João <che vuoi?> dissi squadrandolo da testa a piedi <Madison..> mi guardò lui quasi piangendo <che succede?> chiesi stranita <mia.. mia madre non sta tanto bene e.. e tu sei l'unica persona che la conosce davvero e di cui mi fido ciecamente, quindi ti prego.. fammi un favore enorme.. vieni con me in ospedale, non riuscirei ad andare da solo> disse supplicandomi <ehm, sì ok, quando?> risposi grattandomi la nuca <domani pomeriggio verso le 16 pensavo, essendo che la mattina ho allenamento> disse <ok, perfetto, allora a domani Jo> e mi avvicinai per abbracciarlo <a domani maddi e grazie> disse lui abbracciandomi, quando tornai dai ragazzi in casa c'era Pablo che mi guardava storto e pedri non era da meno <che ti ha detto?> scattò in piedi Pablo <niente> risposi fredda, per poi essere sbattuta contro il muro da lui <CHE TI HA DETTO> disse lui alzando la voce <Pablo..> disse pedri <TU STA ZITTO> gli urlò contro e così pedri a viso basso se ne andò al piano di sopra <QUINDI?> e io lo guardai con gli occhi ormai lucidi, stavano succedendo troppe cose nel giro di troppo poco tempo <io.. Pablo-> <NO MADISON, PABLO UN CAZZO, CHE TI HA DETTO QUEL COGLIONE?>  continuò alzando ancora di più la voce <non è un coglione, ha solo bisogno del mio aiuto> spiegai <si, come no> e me ne andai.

spazio me
spero vi piaccia la storia🫶🏼

mi regalo más bonito||pablo gaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora