Una birra di troppo

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Era la fine di una giornata lavorative come tante, ma qualcosa era cambiato improvvisamente

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Era la fine di una giornata lavorative come tante, ma qualcosa era cambiato improvvisamente.

Alexander era il capo di Marcus e quella sera l'aveva invitato a bere qualcosa per festeggiare il nuovo contratto lavorativo.

Y che cercava in tutti i modi di nascondergli i suoi sentimenti accetta tranquillamente la cosa sperando in qualche modo di trovare un attimo per parlargli sinceramente.

I suoi dubbi erano veramente moltissimi e non era per niente certo che X avrebbe accettato le sue parole e di conseguenza i suoi sentimenti.

Con il passere delle ore e l'utilizzo di troppo alcol, Alexander, perse qualsiasi freno innibitore, così avvicinandosi al volto di Marcus gli accarezzò il volto dicendo: «Sei veramente molto...bello»

Un alone rosato colorò il volto del ragazzo che borbottò: «Forse dovrebbe smetterla di bere»

«Non posso perchè devo dirti una cosa...» s'interruppe prendendo un altro sorso della bevanda nel suo bicchiere dicendo: «Tu mi piaci, Marcus...»

«Come?» chiese lui perplesso arrossendo ancora di più.

«Tu mi piaci. Diventa il mio ragazzo» disse semplicemente lui prendendolo per mano facendo intrecciare le loro dita senza distogliere lo sguardo dal suo: «Lo vedo che ti piaccio. Mi guardi sempre in quel modo che mi fa sentire amato e mi avvolge caldo e accogliente»

Quelle parole sorpresero, Marcus, che non seppe cosa dire quindi per farlo smettere di parlare gli chiuse la bocca con la sua.

Si allontanò poco dopo dicendogli: «D'accordo. Accetto di diventare il tuo ragazzo, ma vorrei che me lo chiedessi di nuovo domani quando ti sarà passata la sbronza» «Lo farò...» rispose Alexander addormentandosi contro la sua spalla.

Pagato il conto, Marcus, sorresse Alexander fermando un taxi su la quale salirono e che si diresse subito dopo a casa sua.

Varca la soglia dell'abitazione portò Alexander in camera e dopo avergli tolto i vestiti e messo sopra un pigiama fece lo stesso per poi mettersi anche lui a letto scivolando velocemente nel sonno.

Quella serata era stata veramente strana e di certo non si sarebbe mai immaginato una dichiarazione del genere così all'improvviso anche se gli aveva fatto veramente molto piacere, ma sperava sul serio che la mattina dopo Alexander si ricordasse di fargli nuovamente quella semplice domanda. 

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