2. Il viaggio

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Ho preso il biglietto per il primo treno disponibile partenza ore 14:00 per Roma.
Salgo sul treno e trovo posto in uno scompartimento vuoto.
Passate un paio d'ore ed entrano un gruppo di ragazze di colore, molto simpatiche che gentilmente mi offrono da mangiare.
Chiacchiero con loro e per un momento mi sento una persona normale una qualsiasi ragazza che viaggia in tranquillità senza problemi.
Passiamo le ore a ridere e a parlare di tutto.
Non mi hanno fatto domande del perché così giovane viaggio da sola.
Chissà se a quest'ora mi staranno cercando, dove vivrò?
Ho una paura terribile e l'ansia mi uccide dentro, ma cerco di farmi forza e di non pensarci... d'altronde farsi prendere dal panico non serve a niente.
Non ho previsto di tornare a casa così nella sacca ho messo un po' di vestiti anche invernali, una coperta e basta.
Odio mia madre che non ha mai avuto un briciolo di affetto per me, di mio padre so solo che era uno dei suoi tanti clienti.
Ha sempre detto che per lei ero un errore e che era troppo tardi per abortire.
Non so quando i miei pensieri lasciano posto ai sogni ma mi sveglio con una voce metallica che mi avverte che sono arrivata a destinazione.
Saluto le mie nuove amiche e scendo.
Vado verso il bar più vicino compro l'acqua e un panino....poi trovo un angolo apparentemente appartato e mi rannicchio in un angolo e con la sacca come cuscino dormo.

Arya ..gli ostacoli del cuore ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora