12.Dinuovo a casa del mostro.

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Il giorno dopo vengo dimessa,sono talmente stordita da chissà quale droga mi ha dato mia madre,che non mi rendo neanche conto che sono quasi arrivata a casa.
Mi sveglio che sono in uno scantinato su un materassino sporco,ho le catene legate alle caviglie.
L'altra volta ero riuscita a scappare perché ero nella stanza di sopra,ora invece sono in questo tugurio senza finestre e con la porta in ferro battuto.
Inizio a piangere,non voglio morire e vorrei che i ragazzi venissero a salvarmi.
Appena sento dei passi prendo la coperta e mi infilo nell'angolo.
Non alzo nemmeno gli occhi quando sento la porta aprirsi, tanto so già chi è.
E me la farà pagare cara.....
Inizio a tremare,chiudo gli occhi e vorrei essere di nuovo nel limbo di qualche ora fa quando la droga ancora era in circolo e non sentivo nulla.

-" brutta puttana ora me la paghi sai??"-
Mi prende per un piede e mi trascina con tutto il materassino nel centro della stanza.
Inizia a picchiarmi mi colpisce forte sul viso e io urlo.
Mi spoglia nuda e mi lega le mani dietro la schiena.

-" Dimmi un po' col tuo fidanzatino almeno ti divertivi a letto?eh! Ma ti farò vedere io ....."-

Non riesco a parlare le lacrime ormai scorrono senza sosta.

Così mi trascina sotto di lui e mi violenta, continuo a urlare di smetterla ma non ascolta ma sembra aumentare il ritmo ogni volta che urlo.
Ogni tanto smette per prendermi a calci o a schiaffi.....
Continua non so neanche per quanto tempo,so solo che non sento più nulla sono così stordita che non mi sono neanche accorta che sono sola
Devo aver perso i sensi.
Ho la faccia gonfia e non riesco ad aprire un occhio.
Il sangue mi scorre fra le gambe e non riesco ad alzarmi.
Morirò qui?
Io vorrei solo non sentire più questo dolore.

Arya ..gli ostacoli del cuore ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora