Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
«Per qualsiasi cosa, chiamami»
Quelle parole rimbombavano ancora nella mente di Inuyasha.
Il fratello gli aveva detto quelle parole qualche mese prima, ma quel giorno era speciale, così aveva organizzato qualcosa di speciale chiedendo aiuto a Kagome.
«Inuyasha, è la prima volta che organizzi questo genere di festa?» gli domandò lei curiosa.
«Sì. Oggi è il suo compleanno» ammise lui sorridendole.
«Allora lo festeggieremo ogni dieci Ottobre» disse lei sorridendogli: «Il regalo è pronto?»
«Totosai lo porterà oggi...» disse semplicemente il mezzodemone.
Passarono due ore prima che il demone fabbro arrivasse con il regalo per il demone posando il fagotto sul terrenno ai loro piedi andandosene poco dopo.
Inuyasha salì su un albero molto alto gridando: «Sesshomaru, ho bisogno di te!»
Sceso da esso si mise seduto su un masso aspettandolo.
*****
Sesshomaru, che stava dormendo tranquillamente ai piedi di una grande quercia, sentendo nel vento le parole del fratello si alzò di scatto, corse più velocementente che poteva, raggiungendolo dopo diversi minuti chiedendogli: «Cosa succede, Inuyasha?»
Il mezzodemone sorrise abbracciandolo dicendo: «Vieni con me»
«D'accordo...» borbottò lui perplesso lasciandosi prendere per mano e condurre in una radura in riva al lago.
Vedendo anche gli amici del fratello la cosa lo insospettì, ma poi il gruppo disse: «Buon compleanno, Sesshomaru»
«Grazie, credo...» disse il demone sempre più confuso chiedendo: «Cosa significa?» «È una mia idea» ammise Inuyasha afferrando il fagotto posandoglielo davanti: «È un piccolo regalo»
«L'ha fatta Totosai con una zanna di nostro padre» disse distogliendo lo sguardo arrossendo imbarazzato.
Il demone sorrise divertito togliendosi quella che indossava mettendosi quella regalatagli dal fratello: «Mi dai una mano?»
Inuyasha gli si avvicinò per togliergli i capelli da sotto l'armatura, Sesshomaru, gli passò un braccio attorno ai fianchi tenendolo stretto.
Una volta che ebbe terminato posò le mani su le spalle del fratello guardandolo curioso, ma poi si sistemò tra le sue braccia mettendosi comodo contro il suo corpo.
Kagome tagliò la torta dandone una bella fetta a tutti quanti e per tutto il resto della giornata rimasero in quel luogo a festeggiare il compleanno del demone.
