Le ferite che guariscono fanno tornare alla mente ricordi

167 7 2
                                    

Sesshomaru stava passando per caso dalle parti di un piccolo villaggio, aveva sentito dire che Inuyasha era stato ferito così gravemente che ancora non aveva ripreso conoscenza

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sesshomaru stava passando per caso dalle parti di un piccolo villaggio, aveva sentito dire che Inuyasha era stato ferito così gravemente che ancora non aveva ripreso conoscenza. Incuriosito decise di andare a vedere.

Quando giunse a destinazione entrò nella piccola baracca dove si erano rifugiati Inuyasha e i suoi amici. Vedendolo Kagome prese arco e frecce pronta a colpirlo, nonostante il demone li avesse aiutati ad uccidere Naraku ancora non si fidava completamente di lui, nonostante il demone evitasse di combattere contro il fratello: «Cosa ci fai qui?»

«Di certo non sono qui per quello che pensi» detto questo si avvicinò al fratello: «Svegliati Inuyasha!» il respiro del mezzo demone era debole e affannato. Sesshomaru si passò una mano tra i capelli perplesso e sussurrò parlando più con sé stesso che con gli altri presenti nella casa: «Qualcosa non va...» osservò attentamente il fratello e sbuffando tolse Tenseiga con un fendente ben assestato scacciò i piccoli spiriti della morte: «Che esseri impertinenti...»

Inuyasha lentamente aprì gli occhi e cercò di mettersi seduto, ma Sesshomaru lo spinse di nuovo contro il giaciglio dov'era disteso: «Stai giù idiota» il mezzo demone lo osservò perplesso: «Sesshomaru, perché sei qui?»

Il demone distolse lo sguardo allontanandolo da quello del fratello: «Sono io che decido se vivi o muori. La tua vita mi appartiene»

Inuyasha sorrise e prese la mano del fratello addormentandosi nuovamente. Sesshomaru rimase impassibile, il fatto che Inuyasha lo tenesse per mano in quel momento gli sembrava normale, sapeva anche che lui aveva capito cosa volesse dirgli con le sue parole.

Kagome, Sango, Miroku e Shippo decisero di lasciarli da soli, stranamente Sesshomaru si tolse l'armatura che copriva il suo petto e si distese vicino al fratello osservandolo.

I suoi ricordi per un attimo solo tornarono al passato:

Era una sera come tante e suo padre lo portò in una stanza dove vide per la prima volta il piccolo Inuyasha, quando si avvicinò a lui e alla donna che lo teneva tra le braccia, lo osservò sorpreso.

Una strana sensazione lo avvolse per un attimo e quando avvicinò la mano per sfiorarlo il piccolo gli prese il dito sorridendo divertito. Il piccolo demone si voltò verso il padre con un leggero alone rosato che gli colorava il volto gli chiese imbarazzato: «Padre, cosa?» Inu no Taisho sorrise divertito: «Ha riconosciuto suo fratello» quelle parole fecero piacere al piccolo Sesshomaru e rimase un po' ad osservare il neonato che riposava tra le braccia della donna che gentilmente gli domandò: «Sesshomaru, vorresti prenderlo in braccio?» il piccolo demone non sapeva come fare, ma quando la donna gli mise Inuyasha tra le braccia la cosa gli fu naturale e con un sorriso a illuminargli il volto lo strinse delicatamente sul suo petto.

Quando tornò alla realtà gli fu naturale avvicinarsi al corpo del fratello passandogli un braccio attorno ai fianchi abbracciandolo, per poi chiudere gli occhi e addormentarsi anche lui. Kagome, Sango, Miroku e Shippo avevano osservato tutto, per la prima volta in vita loro non li vedevano litigare, un legame spezzato e lacerato dalle avversità si stava riparando, così li lasciarono in pace.

Dovevano recuperare il loro passato e ricucirlo al presente per essere di nuovo una famiglia unita.

Quando Inuyasha si svegliò rimase sorpreso nel vedere Sesshomaru al suo fianco, eppure, gli sembrava la cosa più naturale del mondo: «Sesshomaru...» senza svegliarlo si voltò su un fianco e stringendo le mani attorno alla veste del demone nascose il volto contro il suo petto, quando la mano di Sesshomaru si posò sulla sua testa abbassò le orecchie e nascosto allo sguardo di tutti verso alcune lacrime silenziose.

Sesshomaru se ne accorse e non poté far altro che stringerlo ancora un po' contro il suo corpo, gli aveva fatto del male tante volte, ma adesso che tutto era finito niente gli impediva di stargli vicino: «Inuyasha, va tutto bene» il mezzo demone annuì contro il suo corpo.

Adesso avevano tutto il tempo del mondo per stare insieme.

La loro era una grande famiglia.   

Raccolta storie InuyashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora