40 minuti prima
Lascio Diana seduta lì, da sola, con il cuore che mi batte nel petto a grosse velocità, il sangue che mi sale al cervello, e una erezione poco contenuta nei boxer che indosso.
In questo momento spero solo che lei possa capire, ma sono consapevole che si saranno solo ripercussioni negative su quello che è il nostro rapporto abbastanza burrascoso al giorno d'oggi.
Non sto rincorrendo Fable perché mi interessa qualcosa di lei, lo sto facendo solo per cercare di capire cosa ha intenzione di fare, e cercare di salvare me e Diana. O forse cerco solo di salvaguardare lei.
Esco fuori dal locale, cercando una testa bionda tra tutte le persone che aspettano entusiaste di entrare nel locale. In realtà non capisco neanche cosa ci sia di così tanto entusiasmante in questo locale, per me è uno come tutti gli altri e se non fosse stato per Diana neanche ci avrei messo più piede. Non mi ricordo neanche a chi appartiene sinceramente.
Smetto di pensarci e inizio a camminare verso un viale alla mia destra, che porta al parcheggio di questo locale, luogo in cui è parcheggiata la mia moto, e spero sotto sotto che ci sia parcheggiata anche quella di Fable.
O almeno credo che sia venuta con una moto data in prestito da Alexander, per entrambi.
Appena giungo vicino la striscia bianca che delimita lo spazio in cui ho parcheggiato, una voce, o meglio la voce che stavo cercando arriva dritta dritta alle mie orecchie.
«Stavi cercando me ?» mi chiede, mettendosi davanti ai miei occhi.
«E tu stavi aspettando me ?» ribatto serio, non ho voglia di stare ai suoi giochetti, ho un'altra persona che in questo momento ha bisogno di me.
«Forse, stavo calcolando il tempo che ci avresti messo a lasciare la tua ragazza per venire da me. Mi hai stupito, pensavo che le avessi lasciato almeno qualche straccio di spiegazione.» spiega, appoggiando il suo sedere sulla sella della mia moto.
«Se sono qui é solo per l...» cerco di parlare, ma lei mi interrompe, mettendo una mano sopra la mia bocca.
«Che cazzo di problemi hai.» sbotto di rabbia, togliendo velocemente le sue dita dalle
labbra che fino a 10 minuti stavano baciando Diana. E che fino ad un secondo fa avevano ancora il suo sapore.«Dio, sei noioso, non mi va di sentiti dire che sei venuto qua, per lei, per proteggerla e bla bla bla.» con la mano fa il segno del parlare tanto.
«Bene, tu non vuoi sentire me, io non voglio sentir parlare di te, alza il culo dalla mia moto e tutti saranno felici e contenti.»
«Io invece credo che a te interessi sapere cosa io ho da dire, per diversi motivi, ma che ora non sto qua ad elencarti, perché su una cosa avevi ragione a me non va di sentir parlare te, quindi se te li dicessi adesso inizieresti un monologo che durerebbe tre ore , e la mia serata é appena iniziata, mentre la tua - mi indica dall'alto verso il basso - direi che è appena finita.» si alza finalmente dalla mia moto, iniziando a camminare nuovamente in direzione del locale.
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She's my weak point
Romance«È come giocare a "m'ama non m'ama", ma senza margherite» Diana Brown, è una ragazza testarda e cazzuta, un carattere forte, pronta a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Nata in una famiglia in cui l'amore non è mai mancato, i genitori si...