CAPITOLO VI : "La Verità viene a Galla"

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Stella P.O.V

Allungai la mano verso l'interruttore della lampada alla mia destra.
Appena accesi la luce, cercai di mettere a fuoco la vista il più velocemente possibile per riuscire a capire di chi si trattasse.
Mi girai verso il suo viso. Era coperto dai capelli ma il mio sguardo cadde sulla sua bocca. Quelle labbra carnose le avevo già viste.
Il suo respiro pesante sul mio collo mi fece venire i brividi. Gli spostai i capelli dal viso. Lo sapevo. Era lui. Era Kai.
Cercai di muovermi verso l'altro lato del letto, facendo sì che potessi distenderlo meglio al mio posto per poi sfilargli le scarpe e coprirlo con le coperte.
-Cosa ci fai qui..- gli dissi, comunque sapendo che non mi avrebbe risposto.
-Come hai fatto ad entrare e perché- E LUI CHI È??!-
C'era un altro ragazzo in quella stanza. Era seduto sulla poltroncina accanto alla porta.
Sembrava svenuto.
-Cosa. Sta. Succedendo...-
Mi alzai e lo raggiunsi, prendendo una statuina in ceramica tra le mani, anche se sperai non servisse. Mi avvicinai lentamente guardandolo in viso: era un bel ragazzo, dai lineamenti dolci, quasi femminili, ma stava sudando. Stava male.
-Chi sei e cosa.. ci fai qui e perché... COSA DIAVOLO-??!-
Non capivo più niente. Ero confusa e non sapevo cosa fare, ma vedendo in quale stato erano entrambi i ragazzi, sospirai rassegnata alla realtà: l'unica cosa sicura in quel momento era che stavano soffrendo.
Sospirai una seconda volta prima di andare a prendere tre coperte, due per il ragazzo sulla poltrona e una per Kai: non gliene servivano tante, aveva già il lenzuolo e la coperta di lana che lo coprivano.
Mentre sistemavo le coperte a Kai, notai che in una mano stringeva qualcosa.
Potevo vedere una catenella uscire dalla fessura tra le sue dita.
Misi la mia mano intorno alla sua: era debole, lo potevo sentire dalla stretta intorno all'oggetto, senza pressione. Aprii il suo palmo e con mia sorpresa vidi che quello che conteneva in realtà erano tre ciondoli, di forma esagonale, ognuno con un disegno diverso.
-Sembrano dei medaglioni..- li guardai intensamente fino a che non mi si accese una lampadina.
-Aspetta. Ma questi simboli..- glieli presi di mano e andai verso il mio gioiello che avevo messo nel carillon.
Lo aprii velocemente e lo presi tra le mani.
-Sì. Sì lo sapevo!-
Erano presenti gli stessi simboli.
-Questo significa che.. lui sa qualcosa sul mio ciondolo, sulla mia famiglia..-
Chiusi il carillon e andai verso l'altro ragazzo. Lo sistemai meglio, mettendogli le braccia sotto le coperte ma nello stesso istante in cui presi tra le mani il suo polso sinistro, con mia grande sorpresa intravidi un tatuaggio nello stesso identico punto in cui Kai aveva il suo.
-Non é possibile.. ma questo é..- guardai stupita il simbolo sul medaglione più piccolo -..lo stesso simbolo.. tu hai lo stesso simbolo.. come Kai.. cosa significa??!-
Osservai il mio medaglione: lo girai e rigirai tra le dita fino a quando non intravidi un'ombra nera dietro l'albero al centro. Cercai di mettere a fuoco il più possibile la figura.
-Un..libro?.. Aspetta ma.. sembra.. quello della nonna.-
Mi alzai di scatto. Quel libro sembrava quello che mia nonna mi regalò un pò di tempo prima di morire e che mi disse conteneva tutte le favole e leggende che mi raccontava quando ero piccina. Però non ero mai riuscita ad aprirlo a causa di un sigillo che lo teneva chiuso.
Cercai ovunque. Perquisii cassetti su cassetti, negli armadi e addirittura sotto ai mobili. Niente.
Arresa mi inginocchiai a terra pensando al posto in cui poteva averlo messo.
"E se fosse nel posto in cui nessuno penserebbe di guardare.."
Mi accucciai e diedi un'occhiata sotto al letto. Come avevo previsto, in fondo verso il muro c'era una piccola scatola. La presi in mano e dopo averla spolverata un pò la aprii con delicatezza.
-Eccolo! Alcune volte i film servono. Nessuno guarda mai sotto al letto perché si pensa sia troppo semplice e ovvio.-
L'avevo trovato. Mi sedetti sul letto nel lato opposto a Kai, a gambe incrociate e appoggiai davanti a me i gioielli e il libro.
-Hanno tutti in comune questi disegni.. ma se avessi la chiave per aprirlo, forse capirei qualcosina in più.. come farebbe l'eroe nei cartoni animati a capire qual'é la chiave..? Cosa userebbe..?-
Sussultai. "Ma certo.. fai che sia questa la chiave. Ti prego.."
Presi il mio medaglione tra le mani. Lo appoggiai sull'incavo del sigillo.
"Fai che sia la soluzione giusta.." misi le mani incrociate e chiusi gli occhi.
-Apriti sesamo.-
Aprii un occhio. Non successe niente.
-Ah lo sapevo che sarebbe stato troppo ovvio.. ehm.. apriti sedano?-
Ovviamente non era la formula giusta. Pensai un attimo a quale frase poteva sbloccare la serratura. Poi un flashback mi attraversò la mente.

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