CAPITOLO XIV : "La Nostra Dea è in Pericolo"

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Stella P.O.V

-Hmm.. cos'è che sta suonando?- dissi ancora mezza addormentata, aprendo gli occhi e sfregandoli per rendere nitida la vista il più possibile.
Cercai di alzarmi. Volevo capire da dove provenisse la musichetta. Sembrava una suoneria di un cellulare, sicuramente non il mio.
Cercai appunto di alzarmi, con l'intenzione di sedermi sul letto, ma qualcosa mi bloccava: guardai alla mia destra trovandomi Luhan che dormiva con la testa piegata e poggiata alla mia spalla. Ecco il problemino che bloccava i miei movimenti.
La suoneria continuava a farsi sentire, sembrava quasi insistente.
Mi guardai in torno alla ricerca dell'apparecchio elettronico: dato che Luhan non si voleva svegliare avrei ricevuto io la chiamata.
Con la punta dell'occhio notai un quadratino di luce nella tasca dei pantaloni del ragazzo, quindi cercando di non svegliarlo sfilai il cellulare e lessi il nome.
-Baek... hyun? Pronto?-

***
Baekhyun P.O.V

Il telefono squillava ma nessuno rispondeva. Iniziai a preoccuparmi seriamente fino a quando una voce femminile non accettò la chiamata.
-Pronto?-
-Pronto, sì... aspetta. Sto parlando con...- persi un battito.
-Stella. Scusa se lo chiedo ma... con chi sto parlando?-
Stella. La mia Dea. La prima volta che sentii la sua voce fu al telefono. Era molto dolce ma un pò rauca, forse stava dormendo ed io l'avevo svegliata? D'altronde erano le cinque passate di mattina. Che domande.
Il cuore iniziò a battermi velocemente, mi ero emozionato. Feci un respiro profondo.
-Sono Baekhyun, uno dei 'fratelli' di Luhan e- mi interruppe.
-Oh quel Baekhyun! Scusami, non mi ero accorta fosse... insomma lo sapevo che uno dei suoi 'fratelli' si chiama così ma... il mio cervello non connette, sono ancora addormentata e... mi dispiace!-
-Non fa niente, non serve scusarsi. Non mi sono offeso!- dissi divertito.
-Se cerchi Luhan comunque sta dormendo. Non si è svegliato nemmeno avendo la suoneria al massimo volume.-
-Capisco. In realtà volevo essere sicuro che stavate bene entrambi quindi anche se mi hai risposto tu è tutto a posto, anzi meglio. Quindi lì è tutto calmo? Nessuna cosa strana, o creatura strana? È tutto alla normalità? Ah~ posso tranquillizzarmi.-
La sentii ridacchiare dall'altro lato del segnale ma lì per lì non riuscii a capirne il motivo.
-Scusa, perché ridi?-
-No, non è niente... è solo che stavo pensando a quanto parli. Non mi hai nemmeno lasciato il tempo di rispondere alle domande che già ti sei risposto da solo.-
-Ah sì, scusami.. è che sono emozionato e prima ero preoccupato per voi e quindi... lascia perdere.- dissi ridendo: lo stavo facendo di nuovo. Parlo troppo in effetti.
-Emozionato? A causa mia? Mi sento troppo importante..-
-Ma la nostra Dea È importante. Noi Lupi dipendiamo da lei. Se lei sta bene allora stiamo bene anche noi.- dissi accennando
un sorriso, anche se lei non potè vederlo.
Ci fu una piccola pausa poi la sua voce si fece sentire di nuovo.
-Mi dispiace non potervi vedere. Se non ci fosse il problema del mio potere sarebbe tutto più semplice. Sai, mi piacerebbe incontrarvi e parlarvi tutti in una volta... ma purtroppo dobbiamo trovare i medaglioni prima.-
-Sì, me ne rendo conto. Ma anche solo sentire la tua voce è un onore per me.- dissi serio.
Infatti sentire la sua voce, la voce della persona che ci dava la vita e che ci proteggeva era per me una cosa indescrivibile. Certo, mi sarebbe piaciuto incontrarla di persona ma il suo potere era capace anche di uccidermi se non fossi stato attento.
Potei percepire la felicità e tutta la positività che sprizzava quella ragazza nel sentirmi, solo ascoltando il suo respiro al telefono. Capii quanto volesse bene a tutti noi, era come se ci conoscesse già da una vita. Assurdo ma, d'altronde qualcosa ci legava.
-Ora è meglio che chiuda. Sono le cinque di mattina... insomma... vorrei dormire haha perdonami.-
-Posso capire. Sarai stanchissima.-
Ci salutammo e prima di chiudere la chiamata le augurai una buona Vigilia di Natale, sperando continuasse tutto al meglio.
Dopo di che mi alzai da terra e con i pantaloni bagnati dalla neve sulla quale mi sedetti, misi il cellulare in tasca. Quindi dopo essermi trasformato in Lupo, cercai di correre il più velocemente possibile verso casa mia. Dovevo avvertire della strana creatura il prima possibile.

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