CAPITOLO XIII : "Strane Creature"

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Luhan P.O.V

Continuai ad accarezzarle la testa cercando di tranquillizzarla: presumibilmente stava facendo un bruttissimo sogno perché continuava ad agitarsi e a lamentarsi.
Decisi quindi di andare a rinfrescare il fazzoletto che ormai era diventato a temperatura ambiente; andai in bagno.

Stavo per rientrare in camera quando sentii singhiozzare e piangere.
Preoccupato arrivai alla porta: la vidi seduta sul letto con la testa abbassata e le lacrime cadere sulle coperte.
Le andai vicino e sedendomi di nuovo sul bordo, le iniziai ad accarezzare la schiena.
Lei appena si accorse della mia presenza si mise a piangere ancora di più. All'improvviso però si girò verso di me: mi strinse in un abbraccio.
-È tutto a posto ora, hai fatto solo un brutto incubo. Tranquilla..-
Cercai di guardarla negli occhi coperti dai capelli, ma aveva il viso ancora abbassato e le mani su di esso.
-Guardami, dai... non posso vedere la mia Dea con le lacrime agli occhi.. fammi vedere il tuo bel visino.- le dissi dolcemente cercando di farla smettere di piangere.
A quel punto la vidi alzare il viso e prima che riuscisse a controbattere le tirai via le mani, mostrandomi i due occhioni color ghiaccio arrossati.
-È stato un sogno orribile, un incubo che non avrei mai voluto fare.- mi disse riscoppiando in singhiozzi e riattaccandosi al mio collo.
Potevo sentire le sue lacrime bagnarmi la spalla e questo mi rendeva ancora più triste.
La abbracciai anche io stringendola quanto più potevo, cercando di farle capire quanto le ero accanto.
-Quando mi sono svegliata credevo non ci fossi davvero.- disse singhiozzando.
-In che senso?-
-Nell'incubo scomparivi diventando trasparente. Credevo fosse successo veramente.- mi disse prima di stringermi più forte, come se avesse paura che l'incubo diventasse realtà.
-Poi ho sognato mia nonna e... ho sentito la voce di un ragazzo che mi chiamava Dea e c'erano dei lupi mannari con gli occhi neri e-
-Con gli occhi neri?!- saltai all'improvviso.
-Sì, la sclera era nera come la pece anziché bianca.. e avevano gli artigli e i denti affilati.. e due di loro mi hanno attaccata azzannandomi le gambe.-
Spalancai gli occhi: possibile che appartenessero alla stessa specie della creatura vista poco prima sotto la sua finestra?
-E dimmi...- dissi con calma staccandomi dal suo abbraccio e asciugandole le lacrime.
-...hai riconosciuto la voce del ragazzo che ti chiamava?-
-No.. non l'ho mai sentita in vita mia.. però ricordo che un lupo aveva gli occhi verde smeraldo e in un combattimento aiutava un altro dello stesso branco a... non so che cosa stesse facendo, metteva una zampa sulla ferita del compagno a terra.- disse tirando su con il naso ogni tanto.
"Allora forse era..." pensai avendo una mezza idea su chi poteva essere l'animale.

Passarono alcuni minuti nei quali Stella si riuscì a calmare.
-Luhan..-
Girai verso di lei lo sguardo che poco prima era fisso in un punto indefinito.
-Grazie per avermi consolata... mi sarei sentita sola se non ci fossi stato tu.- mi disse dandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi per l'ennesima volta.
Io rimasi pietrificato all'inizio, non mi aspettavo una reazione di questo genere.
-Ti voglio bene.-
Un'altra dichiarazione di affetto mi sorprese ancora di più.
-Te ne voglio anche io..- le dissi ricambiando l'abbraccio.
-..e stai pur certa che non ti lascerò mai sola... ora riposa. Ne hai più che bisogno.- le dissi accarezzandole la schiena.
Lei annuì per poi staccarsi dall'abbraccio e rimettersi comoda sul cuscino. Mi alzai con l'intenzione di ritornarmene in soggiorno fino a quando la sua voce non mi bloccò sul posto.
-Stai qui con me?-
-Come?- domandai un pò imbarazzato.
-Per favore.. ho paura.-
Sembrava una bambina che supplicava il fratello di rimanere perchè aveva paura dei mostri.
-Se ti senti più tranquilla allora va bene..-
Imbarazzato mi andai a sedere sulla poltrona e mettendomi sopra una coperta, chiusi gli occhi.
Passarono alcuni minuti.
-..avresti voglia di cantarmi qualcosa?-
Aprii gli occhi per poi girarmi verso di lei.
-Non riesco a prendere sonno, sono troppo turbata.-
A quel punto accennando un sorriso mi alzai per la seconda volta: andai verso di lei e come al solito mi sedetti sul bordo del letto, questa volta però appoggiando la schiena al cuscino.
Pensai a quale canzone avrei potuto cantarle, ad una canzone che somigliasse vagamente ad una ninna nanna oppure anche solo con un ritmo lento, ideale per prendere sonno.
Iniziai ad intonare una melodia inventata al momento, che risultava abbastanza lenta e confortante.
-...hai una bella voce...- disse bisbigliando, come se non volesse farsi sentire.
Io sorrisi intenerito, continuando a cantare.
Poco dopo però la stanchezza si impossessò di me, costringendomi a chiudere gli occhi, fino a che non crollai nel sonno.

***
Kai P.O.V

Mi svegliai di soprassalto: avevo appena fatto un sogno in cui c'erano alcune creature dagli occhi neri. Ero impaurito.
Non ricordavo esattamente tutto nei minimi dettagli, ma la cosa più strana era che avevo la sensazione che anche Stella avesse fatto lo stesso incubo.
"Cosa staranno facendo? Spero che lei riesca a riposare bene."
Mi alzai dal letto cercando di non svegliare Kyungsoo che dormiva beatamente nel letto situato dall'altro lato della stanza.
Aprii lentamente la porta della camera e con passo felino mi avviai verso la cucina intenzionato a bere un sorso d'acqua.
Dopo aver bevuto ritornai sulla via della mia stanza ma fu proprio lì che notai una presenza sulla terrazza della cucina.
Curioso di sapere chi fosse andai verso la porta in vetro e scostai le tende per riuscire a vedere.
"Lay...?"
Era poggiato con le braccia incrociate alla ringhiera e guardava presumibilmente nel vuoto.
Decisi di raggiungerlo per fargli compagnia quindi aprii con cautela la porta e mi avvicinai a lui arrivandogli accanto.
-Che fai ancora sveglio?-
-Stavo tornando a letto in effetti, ma ti ho visto qui e quindi...-
Lui giró lo sguardo verso il sottoscritto prima di riniziare a parlare.
-Hai fatto amicizia con la Dea? Sei riuscito a non farti odiare?-
Lo guardai perplesso.
-Perché me lo chiedi?-
-É molto importante che tu e lei diventiate amici..-
-Perché dovrebbe essere importante? E poi perché proprio io?-
-Ti ricordi il primo giorno che Stella venne alla baita? Ti dissi una cosa sul suo conto che non devi mai dimenticare: essenziale. Lei é essenziale per la nostra, la tua vita. Quindi perché non dovreste diventare amici?-
Detto questo iniziò ad incamminarsi verso la porta per poi girarsi verso di me e farmi un sorriso prima di andarsene.

Mi girai verso la luna che a quanto pare era quasi piena: lo sarebbe stato il giorno dopo, a Natale.
Mi poggiai alla ringhiera e iniziai a pensare alle parole di Lay.
Amici. Il discorso dell'essenziale e di quanto potesse essere importante quella ragazza mi continuó a venire in mente, perfino quando decisi di tornare a dormire, quel pensiero non se n'era ancora andato.
Però qualcosa non mi tornava.
Secondo me c'era qualcosa che Lay non mi aveva detto. Qualcosa di importante che nascondeva, come un segreto che non doveva essere svelato.
Tornai in camera mia facendo attenzione a non fare rumore; mi rimisi sotto le coperte e con questo ultimo pensiero mi abbandonai a Morfeo.

***
Baekhyun P.O.V

Aprii gli occhi, guardai l'ora. Le cinque di mattina.
Avevo dormito abbastanza bene ma il suono di un tuono mi svegliò prima del dovuto. C'era il temporale.
Molto strano in inverno. Mi alzai ancora mezzo addormentato per poi dirigermi verso la camera di Jongdae, per essere sicuro che non fosse lui la causa del temporale fuori stagione.
Non mi sbagliavo, infatti appena socchiusi la porta vidi una saetta uscire dalla fessura per poi andarsi a disintegrare sul muro dietro di me. Fortunatamente riuscii a spostarmi di riflesso grazie al mio senso di Lupo senza farmi beccare in piena faccia.
Aveva un sonno abbastanza movimentato e se lo avessi svegliato avrebbe avuto la luna storta per tutto il giorno. Infatti è per questo che decisi di lasciare perdere e di andare in cucina.
Mi feci un toast e un panino alla marmellata di mirtilli rossi, la mia preferita.
Appena finii di mangiare la colazione decisi di andare a fare una passeggiata all'aria aperta, quindi dopo essermi vestito, presi il cellulare e uscii di casa.
Come avevo intuito non pioveva e l'arietta mattutina mi solleticava il naso; decisi di andare a controllare nei paraggi della baita che fosse tutto a posto.

Mancavano pochi minuti alla baita ed é lì che il mio istinto mi fece bloccare sul posto.
Sentivo una presenza estranea, incominciai ad annusare l'aria: sembrava provenisse da dietro alle mie spalle.
Mi girai di scatto ma non vidi nessuno, eppure ero convinto ci fosse davvero qualcuno.
Ad un tratto un rumore di passi nella neve rimbombò nell'aria facendomi attivare il mio potere nel caso fosse qualche animale intento a difendere il territorio.
Misi il più velocemente possibile il cellulare in tasca. I miei occhi divennero rossi con striature dorate molto intense.
Improvvisamente qualcosa mi saltò addosso buttandomi a terra con la schiena.
Sentii un peso sopra di me, degli artigli strapparmi la maglia lasciandomi alcuni graffi sulla pelle.
Aprii gli occhi, che avevo chiuso per riflesso, e vidi una creatura assolutamente sconosciuta: i suoi occhi con la sclera nera mi inquietavano tantissimo, tanto che mi bloccai con gli occhi spalancati dallo stupore.
Appena mi ripresi, posizionai sul petto dell'animale la mano destra che in quel momento era libera, sparandogli contro una sfera di Luce.
Così facendo scaraventai la creatura a un paio di metri di distanza: per fortuna riuscii a spaventarlo facendolo fuggire verso la direzione opposta alla baita.
Ancora con gli occhi illuminati mi alzai seduto. Abbassai la guardia solo quando fui sicuro che non c'era più pericolo di attacco.
Presi il cellulare e digitai il numero di Luhan. Sperai stessero bene ma il dubbio che anche loro avessero incontrato quella creatura si fece strada nella mia testa, facendomi preoccupare.

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