CAPITOLO XXIV : "Il Grande Albero"

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Sehun P.O.V

Baekhyun iniziò a fangirleggiare, potemmo sentire la sua eccitazione dai salti che stava facendo sul pavimento scricchiolante. Se avesse continuato così avrei scommesso che il legno avrebbe ceduto a poco a poco.

-E che medaglioni saranno? Chi sarà il prossimo??- chiese Tao con un tono esaltato.

Quei ragazzi, si vedeva, o meglio dire, si sentiva che ci tenevano alla Dea. Avrei potuto commuovermi.

Ancora massaggiandosi lo stomaco, Kai riprese la conversazione, rispondendo al nostro posto.

-Non sappiamo niente. Li vedremo al momento.-

-Quando partiamo? Dove bisogna andare?- si aggiunse seriamente la voce di Kris, il quale secondo me non aveva la benché minima voglia di passare una giornata e più al freddo. Come biasimarlo? Chiunque avrebbe preferito rimanere al calduccio davanti alla stufa o al caminetto, con magari in mano una tazza di cioccolata fumante.

Nel mentre Stella si animò, prese la mappa e iniziò a studiare il percorso, parlando ad alta voce.

-Sehun. Tu per caso riesci a trovare la nostra casa? Non mi sembra una cartina del nostro paese...- disse, corrugando la fronte in segno di confusione.

La osservai anche io. In effetti non sembrava per niente il paesino in cui ci trovavamo.

-Non... mi sembra ci siano delle vaghe somiglianze...-

Kai si aggiunse nello studio, scrutando ogni singolo pixel di colore su quel foglio di carta antico.

-State dicendo che i medaglioni si trovano in un altra zona terrestre?- tagliò il silenzio Tao dall'altra parte del segnale, sembrando sorpreso.

Non ebbe alcuna risposta siccome noi eravamo ancora intenti a tenere gli occhi sulla mappa.

Ad un tratto Stella si alzò dal letto, camminando verso uno dei tanti scaffali pieni di libri presenti in quella stanza.

-Come possiamo capire di che cittadina parla la mappa?- chiese la voce profonda della giraffa, con un leggero fiatone.

-Chanyeol, tutto bene?- chiese Kai.

Lo sentimmo sospirare, inspirare ed espirare, quasi fosse appena tornato da una maratona.

-Sì, è colpa di Jongdae.-

-Non dare la colpa a me! Sei tu che mi hai bruciato le chiappette!-

-Solo perché ogni tanto sarebbe meglio stessi zitto!- rispose l'elefantino: lo immaginai seduto sul divano, con il broncio e le braccia incrociate. Sorrisi a quell'immagine.

-Ragazzi~- sentenziò Kai con un tono quasi da padre che cerca di dividere i propri figli da una rissa.

-Vi lascio un attimo. Chiudo la chiamata e poi vi faremo sapere.- dissi, rendendomi conto che il credito del mio telefono se avessimo continuato così sarebbe scomparso praticamente del tutto.

Ci salutammo.

Ritornai con lo sguardo sulla ragazza, in piedi davanti alla scrivania, ancora intenta a sfogliare vari libri di geografia regionale.

Era davvero carina in pigiama.

In un primo momento non mi accorsi dello sguardo del ragazzo accanto, proiettato verso di me.

Riuscii a capirlo solo quando un forte dolore al braccio riuscì a farmi rinvenire.

-Ahi! Che diamine fai!?- esclamai, chiedendogli il motivo di quel gesto.

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