7.

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Ero decisa. Super decisa. Scrissi a Michel dov'erano e mi disse " a New York." Non mi importava quanti km c'erano da compiere, io sarei arrivata lì per tempo. Mi preparai, e mi vestii con un pantalone nero strappato e una canotta normale bianca, misi le mie converse ai piedi, presi la borsa e le valige è scesi di corsa le scale.

Arrivai davanti a mia madre, la quale era seduta vicino al tavolo con mio fratello. Lo stava aiutando a fare i compiti.

"Ti devo parlare." Dissi prendendo un respiro.

"Si, dopo." Mi sorrise.

"No, ora." Risposi fredda.

"Che succede?"

"Ho capito. Tesoro vai a giocare di là, parlo con tua sorella e continuiamo." Continuò mia madre.

"Parto."

"E dove andresti signorina? Così di fretta. Hai solo 18 anni e mi dici parto?! Parto?! Ma sei scema o cosa?"

"Appunto che ho 18 anni. So cosa devo fare, devo fare le mie scelte. E io senza di lui non posso stare e non voglio stare. Ne ho bisogno. Quindi che tu sia d'accordo con me o no, io partirò. Ora."

"Ma se Clark è qui? Di chi stai parlando? Stai bene, Maira?"

"Benissimo. H passato tutta la mia adolescenza a rimpiangere e a fare quello che voi mi dicevate. Per una volta voglio fare qualcosa di importante per me, senza che tu ti intrometta."

"Io...ma..spiegami almeno."

Ci sedemmo e le raccontai tutto. Tutta la storia. Mi capii, prima volta nella mia adolescenza che mia madre mi capii sul serio.

Ne fui felice. Misi gli occhiali da sole e uscii fuori dalla porta, con mia madre che piangeva dietro.

Sarei tornata, questo era ovvio. Inutile piangere.

L'unica paura che avevo era essere respinta da lui, di nuovo.

quel giorno mi accompagnò un mio amico, Simon. Arrivati all'aeroporto, sorrisi.

"Grazie di tutto Simon." Dissi abbracciandolo.

"Devi sorridere, questo é l'importante. Ti voglio bene Maira. E mi raccomando chiunque sia il ragazzo lo picchierò se ti farà del male." Sorrise e con lui sorrisi anche io.

"Grazie, davvero. Oh...uhm..non dire niente a Clark, ti prego. Gliene parlerò quando sarò tornata."

"..sicura?..okay. Va bene."

"Grazie grazie grazi grazie "

-il volo A35 per New York sarà tra pochi minuti. Sono invitati tutti i passeggeri ad imbarcarsi nell'aereo. Grazie.-

Corsi. Scappai. finalmente salii sull'aereo. Scrissi a Michael che non sapeva nulla. Nessuno sapeva qualcosa.

Tu: Michael. Mi prenderai per pazza.

Tu: non sai cosa sto combinando.

Tu: aiuto. Hah. Mi viene da ridere.

Michael: cosa stai combinando?

Michael: noi dovremmo fare un'intervista tra meno di mezz'ora.

Tu: okay. Bene.

Tu: quando siete in albergo? In quale albergo siete? Quale stanza?

Michael: deduco che tu stia venendo qui.

Michael: devo dirlo a Luke?

Tu: NO! Ti uccido brutto pezzo di peluche colorato! Non ti permettere!

Michael: okay okay.

Michael: comunque io e Luke siamo nella stanza 121 dell'albergo 'NYhotelcity.'. Mi raccomando.

Michael: quando arrivi scrivimi.

Michael: dio non ci Posso credere! Vedrò Maira! Yeeeeeeeeeowowbanqnqmqa

Tu: ti posso saltare addosso?

Michael: quando Luke non ci sarà, volentieri.

Tu: sarai il mio amante!

Michael: ci sto!

Tu: haahahahahahahah ti voglio bene Mike.

Michael: anche io Maira.

Michael: vado c'è l'intervista ciao.

Tu: hahaha ciao.

iMessage 2.[L.H]Where stories live. Discover now