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Minhee

mi svegliai vedendo le facce di mia zia e mio zio avvicinate alla mia

l'unica cosa che riuscii a ricordare fu il litigio tra me e Hyeongjun.

<oh santo, sta bene> tirò un sospiro la donna

mi diedero subito dei medicinali per il mal di testa anche se io stavo del tutto bene, non avevano visto i tagli penso per lo più che se ne sia occupato Hyeongjun di quelli, ringraziando il cielo, anche se non li doveva vedere.

usciti dalla stanza entrò il ragazzo nominato prima

<ei Min..> disse avvicinandosi con cautela a me seduto sul mio letto

<Hyeongjun, non ti voglio assolutamente vedere.> dissi

<lo so, sono venuto a dirti scusa per il diario, lo trovo ingiusto e sono stato egoista a prenderlo> si scusò

<non lo dovevi leggere, non tu.>

<lo so Minhee, perdonami, non avevo intenzioni brutte> si sedette vicino a me

<vedi, volevo solo farti parlare con me, puoi dirmi tutto Minhee, non ti sfogare sopra un pezzo di carta, sai... ti ascolterò io.>

è la cosa più bella che abbia mai sentito, nessuno si era mai offerto di farlo

<davvero?>

<ovvio, ed in più> si avvicinò al mio orecchio <i tagli non glieli ho fatti vedere> infatti il mio braccio era ricoperto da bande bianche.

gli sorrisi

<Min.. solo.. non lo fare più ti prego>
mi disse

e chi poteva mai fermarmi nel farlo?

<Hyeongjun non posso. capisci che ho quel bastardo di mio padre che mi vuole morto, non ho mai trovato pace e amore in nessuno>
ahimè iniziai a piangere difronte al ragazzo anche se non volevo

<ti vuole morto?> ribadì

<Hyeongjun capisci? non mi vuole davanti ai piedi, mi vuole levare di mezzo>

iniziai a tremare e piangere come una fogliolina

adesso il ragazzo stava vedendo la parte più debole di me e non la parte falsa che faccio sempre vedere, non la parte di me con cui mi ha conosciuto lui.

<ehi Minhee, no...> mi abbracciò vedendomi in quello stato

<scusami> piansi ancora di più
con le mani tremolanti che afferavano la felpa del ragazzo

mi disse che era meglio che mi sfogassi con lui e che non c'era niente di cui vergognarsi

disse esattamente <non vergognarti davanti a me, è normale piangere Min>

<grazie jun> sorrisi anche se lui non poté vederlo

<non c'è di che, vieni da me ogni volta, ti ascolto> disse staccandosi dal lungo abbraccio asciugando le mie lacrime dal mio viso con il pollice
bisbigliando "va tutto bene"

<ora però, lo so che è difficile ma.. mi daresti la lametta per favore?> disse calmo stendendo la mano verso la mia figura

gliela diedi, volevo farla finita anche io, non ne potevo più

<bravo Min> mi accarezzò la testa facendo una smorfia per poi andarsene un attimo dicendo <vado a prendere il cibo, ti va di vedere un film con me sul letto?> ovviamente annuii e andò a prendere coperte e cibo.

quel ragazzo era il mio angelo.

guardian angel. | 𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘰𝘯𝘨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora