Eris
Una famiglia normale sarebbe stata gradita, ma il destino aveva deciso di farla nascere e crescere in una rumorosa, numerosa, dove il rispetto dello spazio personale non era minimamente contemplato. Aveva sperato per lo meno che quell'anno scolastico tutto andasse secondo i suoi piani, invece, il professore aveva ben pensato di farla capitare nello stesso gruppo con Michael. Unica nota positiva era che suo fratello sarebbe stato con lei.
C'era una strana tensione nell'aria di casa, di solito c'era più rumore, qualche urla, soprattutto quando Leon iniziava a mettere la musica ad alto volume. Avrebbe tanto voluto che anche a scuola fosse così espansivo. Di solito Izar si univa a lui e non si stava mai calmi o in silenzio. Mai come quella volta trovava il loro maniero quasi simile a una villa fantasma. Cercava sempre di non soffermarsi, di non lasciare che i pensieri sul loro passato la terrorizzassero. A volte fissava ancora il loro vecchio pianoforte, ormai quasi polveroso. Le sembrava di vedere Orion suonare, con il bicchiere di whisky poggiato accanto. Canticchiava, intonava qualche melodia e tutti loro ridevano felici e spensierati. Ebbe quasi la sensazione che la musica fosse ancora lì, a riempire la stanza. Socchiuse gli occhi, sembrava riuscisse a percepirla ancora forte e chiara, così violenta come un pugno allo stomaco ben assestato.
Si sentì strattonare accanto. Aprì d'istinto gli occhi. Andromeda si era scontrata casualmente con lei. Teneva in mano un asciugamano ed era diretta alla loro piscina coperta. D'estate la lasciavano all'aperto, ma d'inverno dovevano coprirla, e Andromeda trascorreva quasi sempre le sue giornate in acqua. Era sempre stata una grandissima appassionata. «Ti devo parlare... vieni in piscina con me.»
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𝐅𝐚𝐦𝐢𝐥𝐲 𝐜𝐨𝐦𝐞𝐬 𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭
Mystery / Thriller𝐖𝐡𝐚𝐭𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐢𝐭 𝐭𝐚𝐤𝐞𝐬, 𝐅𝐚𝐦𝐢𝐥𝐲 𝐜𝐨𝐦𝐞𝐬 𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭 Altair Grey, il maggiore della sua famiglia, non riesce ancora ad accettare l'abbandono e la morte di suo fratello, affogando il dolore nel rancore. Si è ritrovato costretto a cres...