XX. Festa con Sequestro

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Eris

Eris

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Meritavano un po' di calma

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Meritavano un po' di calma. Continuava a ripetersi che godersi una festa non poteva essere così tanto male in fin dei conti.
Sebbene non avesse mai avuto particolari problemi a far amicizia con gli altri, Eris si sentiva perennemente a disagio nelle feste. Non odiava il suo volto o il suo fisico, semplicemente credeva di essere una ragazza qualsiasi, nella media, che non aveva nessuna intenzione di brillare per la propria estetica, ma solo per la mente, i suoi pensieri e le sue riflessioni.
Doveva ammettere, però, in cuor suo, che si sentiva a disagio in quel vestito da strega, non troppo succinto, tutt'altro, rispetto alle sue coetanee che sembravano appena uscite da una sfilata famosa.

Era la festa di Halloween o una fashion weeek alla quale non era stata invitata, né tantomeno avvisata della sua esistenza?

Sbuffò piano, bevendo l'ennesimo bicchiere di aranciata. Era certa che da qualche parte stessero spacciando alcol, ma non aveva intenzione di sentirsi male per quella serata. Se ne stava a chiacchierare con le sue amiche, ridacchiando dei compagni di classe o dei prossimi progetti. Di tanto in tanti si guardava attorno, come se quella sensazione di angoscia non volesse scrollarsi da dosso.

L'immensa palestra era stata addobbata con palloncini arancioni e neri. C'erano anche alcune zucche luminose, che avrebbero dovuto trasmettere l'idea del terrore di Halloween, e alcuni fantasmi che pendevano dal soffitto, galleggiando in aria come meduse nel mare.
Si strinse lo scialle scuro addosso, sistemandosi meglio i cappello a punta.
Daisy, una delle sue migliori amiche, stava raccontando alcune storie.
A volte Eris avrebbe voluto scoppiare a ridere, pensando all'enorme cotta che l'amica si era presa per il professore di letteratura. «Vi giuro che l'ho visto salire in un'auto assieme a una donna!»

«Daisy, sai che lo stalking è illegale, vero?» Eris ridacchiò, inclinando il capo. Anche Claire si unì a lei, abbracciando l'amica in modo scherzoso.

«Ve lo giuro! Non lo stavo inseguendo!»

«Quindi eri vicino alla palestra che frequenta solo per caso? Sorvoliamo sul fatto che tu abbia scoperto quale palestra frequenta, fingiamo che almeno questo sia normale...»

𝐅𝐚𝐦𝐢𝐥𝐲 𝐜𝐨𝐦𝐞𝐬 𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora