The Sex Therapist Next Door

Capitolo 19

In equilibrio su mani e ginocchia, Camila fissò gli occhi attenti di dodici donne che indossavano il cinturino e delle loro partner ansiose mentre tutte aspettavano che Lauren si affrettasse e finalmente la penetrasse. La stava stuzzicando da più di cinque minuti a questo punto - minuti che sembravano ore - tirando la punta del suo dildo attaccato su e giù per le labbra di Camila, e in alcune occasioni attorno al suo clitoride gonfio, per produrre un'oscena marea di succhi che continuavano ad affogarla ad ogni sua mossa. Sempre più impacciata per il suono volgare della sua eccitazione, Camila si morse l'interno della guancia per impedirsi di implorare. Desiderava ardentemente porre fine all'attesa, ma non osava chiedere pietà. Avrebbe aspettato per tutto il tempo richiesto da Lauren. Qualsiasi cosa per farle piacere.

Camila sussultò quando mani forti le afferrarono i fianchi e la tirarono indietro, poi abbassò obbedientemente il petto sulla coperta e sollevò la figa in aria. Premuta ancora più saldamente contro il dildo mobile, rabbrividì quando Lauren ruppe finalmente il silenzio per prefigurare la fine della sua interminabile tortura.

"Una volta che sarà abbastanza bagnata..." Lauren lasciò andare il fianco per sfiorare le pieghe zuppe, esposte dalla nuova posizione di Camila. Due dita vorticarono attraverso i succhi caldi raccolti al suo ingresso per alcuni, stuzzicanti secondi prima di allontanarsi. "E fortunatamente per me, la mia adorabile assistente lo è sicuramente..." La testa del dildo sostituì le dita di Lauren per colpire con insistenza contro l'apertura liscia di Camila, pronta a scivolare dentro con solo la minima applicazione di pressione. Camila trattenne il respiro, impaziente di ciò che stava arrivando.

"Tenete il dildo nella vostra mano dominante mentre lo guidate nella sua vagina. All'inizio procedete con calma, assicurandovi di fare il check-in regolarmente." Già per metà incassata nella sua fica ricettiva, Lauren interrogò Camila con un tono strascicato. "Cosa ne pensi, tesoro? Non è bello avere la tua figa stretta avvolta attorno a qualcosa di così spesso e duro?"

Camila sollevò il viso dalla coperta per rispondere. "Sì... e cazzo, sei grande." In realtà, Lauren non era straordinariamente dotata: stava usando il dildo preferito di Camila, diciannove centimetri di dimensioni decenti ma poco intimidatorio, ma per Camila, l'atto di meravigliarsi per le dimensioni del cazzo della sua amante era sempre metà del brivido. "Adoro come mi apri."

"Puoi sopportare tutto questo?" Lauren indietreggiò, poi avanzò lentamente, non più di un millimetro o due. "Chiedi gentilmente e te lo darò... ma solo se dirai 'per favore'".

"Per favore, Lo." Sollevandosi sulle mani, Camila incontrò lo sguardo di Lauren sopra la sua spalla. "Scopami e basta." Quando Lauren ha alzato un sopracciglio, ha aggiunto: "Per favore".

Con gli occhi scintillanti, Lauren trascinò Camila all'indietro sul dildo, fermandosi solo quando il suo sedere si appoggiò contro l'inguine di Lauren e l'intero giocattolo fu inserito nella sua vagina svolazzante. Camila gemette, inclinando il viso verso la classe in modo che potessero assistere al piacere che Lauren le stava dando. Strinse la presa sulla coperta mentre mani forti la afferravano per la vita e la spingevano in avanti - lontano dal corpo caldo di Lauren e quasi del tutto fuori dal dildo - poi gridò in estasi per la rapida reintroduzione di ogni centimetro che aveva chiesto a Lauren di maneggiare.

Una mano le passò sotto il petto, prendendole il seno prima di un'altra spinta volutamente forte. "Riesco a sentire quanto mi stai stringendo forte." Lauren le afferrò la natica destra e la aprì, esponendo l'ano all'aria fresca e al suo sguardo acceso. La mano sul suo seno svanì, una perdita che Camila ebbe appena il tempo di registrare prima che riapparisse sotto forma di un unico polpastrello, generosamente ricoperto di lubrificante, che si infilò nella valle delle sue natiche per tracciare con sicurezza il contorno del suo buco più piccolo e intatto. "Ti piace sentirti piena. Non è vero?"