singer- Seugmin

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Seugmin xFem!Reader

Genere: soft

Come ogni giorno correvi verso Starbucks, il bar in cui lavoravi. Eri in ritardo come al solito, e non sapevi se il tuo superiore quel giorno avrebbe chiuso un occhio.
Da lontano sentisti una soave melodia accompagnata da una voce angelica.
Proveniva da una strada che dovevi attraversare per andare al tuo posto di lavoro. Così, arrivasti alla via da cui proveniva la musica, e notasti un ragazzo. Era seduto su uno sgabello, e aveva il volto chinato sulla chitarra che portava in grembo.

Senza rendertene conto ti fermasti ad osservarlo. Portava degli occhiali, e i suoi tratti del viso lo rendevano dolce. Sembrava un cucciolo.
Dalle sue labbra uscì una voce bellissima che ti incantò, ormai non pensavi più al ritardo, vedevi solo lui. Il ragazzo alzò gli occhi e trovò solo te ad ascoltarlo. Ricambiò lo sguardo e tu ti ritrovasti ad arrossire.

Lui smise di guardarti e riprese a cantare.

*

Purtroppo non avevi potuto fermarti fino alla fine della sua esibizione, infondo il lavoro è pur sempre lavoro, e il tuo capo non è molto gentile.

Il giorno dopo per caso eri uscita prima di casa, quindi eri parecchio in anticipo. Facesti la stessa strada del giorno prima, chiedendoti se avresti rivisto il cantante. Così fu.
Era ancora lì, a cantare la stessa canzone del giorno prima. Come avevi già fatto, ti posizionasti davanti a lui in modo da poterlo osservare per bene, e rimanesti in ascolto.
Come il giorno precedente la sua voce ti travolse a pieno. Prestasti attenzione al testo, ritrovandoti alla fine con gli occhi lucidi. Parlava di solitudine, di sogni infranti e di speranze.

Appena la canzone finì il ragazzo ti guardò, e come il giorno prima, distolse lo sguardo.
Ti avvicinasti al contenitore della chitarra posato a terra e lasciasti qualche monetina. Incontrasti gli occhi del cantante e gli sorridesti timidamente, per poi andartene in imbarazzo. Da vicino era ancora più carino!

*

Passò una settimana, ormai uscivi prima di casa solo per riuscire ad ascoltare tutte le canzoni che quel ragazzo cantava.

Avresti voluto parlargli, ma eri troppo timida per farlo, così ti limitavi ad ascoltarlo, lasciandogli poi dei soldi. Spesso gli dicevi come amassi la sua voce e le sue canzoni, e che avresti voluto sentirne altre. Appena posavi il foglietto scappavi via troppo imbarazzata per poterlo affrontare.

Quel giorno non fece eccezione. Lasciasti il suo bigliettino e feci per andartene, ma una voce ti fermò.

"Ehi tu!"

Ti voltasti, stavi letteralmente tremando dalla paura. E adesso che facevi?

"Si?" Chiesi tu nervosamente.

"Aspetta, non andartene" posò con delicatezza la sua chitarra e ti si avvicinò. "Ehm... ciao" anche lui sembrava nervoso.

"Ciao..." tu sorridesti imbarazzata, torturandoti le dita.

"Ho notato che ti fermi sempre ad ascoltarmi... e mi lasci dei bigliettini. Sono felice che ti piaccia la mia musica"

"Beh, si, hai una voce bellissima" rispondi senza esitazione.

Lui sorride, ma subito dopo nasconde il suo sorriso con la mano. "Grazie".

Restaste qualche secondo in silenzio a fissarvi, non sapendo bene che dire. "Ehm, dove vai sempre per questa via? Sembri sempre di fretta"

Tu ridacchiasti. "A lavoro. Lavoro a Starbucks" rispondesti. Guardasti l'ora, notando che mancasse poco all'inizio del tuo turno. "Ora dovrei andare".

"Ti posso... uhm... accompagnare?"

"Oh, certo!" Rimasi sorpresa dalla notizia, ma non potresti fare a meno di accettare.

Aspettasti che lui prendesse la chitarra per poi incamminarvi insieme.

"Io sono Seugmin comunque" ti sorrise.

"T/n"

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