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Lo'ak si era fatto raccontare tutto dalla sua compagna, era rimasto scioccato come lei, le aveva sempre parlato del fratello e del suo carattere, non poteva credere che in realtà non fossero fratelli, erano fin troppo simili. Aveva scoperto, però, perché Sy'feya sembrasse tanto una Metkayina, nonostante alcuni caratteri da Na'vi della foresta. Era un'ibrido. Incredibile, non ho mai visto una coppia di Na'vi appartenenti a territori così differenti. -Ti sei ripresa?- domandò Lo'ak vedendo Sy'feya alzarsi dal masso su cui si era seduta per riflettere in silenzio su tutto quello che era successo. -Più o meno, almeno ci sei tu...- fece andando verso di lui per mettergli una mano sull'addome. Portò la testa sul petto dell'uomo. Ascoltò il cuore dell'amato e ne fu felice. Batteva forte. sfiorò gli addominali con l'altra mano. Eywa ti prego, non portarmi mai via lui ora che me l'hai fatto incontrare, ti supplico. Si guardarono negli occhi, azzurri e dorati si incatenarono, nessuno batteva le palpebre. -Sono qui, lo sai, ci sarò sempre, ci siamo legati l'uno all'altra, non dimenticarlo- sorrise debolmente lui alzando il volto della donna verso il proprio. -Come se potessi- si diedero un dolce bacio a stampo, poi si separarono tornando ognuno sui propri piedi. Era ora di partire, lo sapevano. Lo'ak voleva far allontanare Sy'feya da quell'ambiente, non era stata certo accolta con gentilezza. Voleva presentarla a sua madre, era sicuro che Ney'tiri avrebbe adorato quella cacciatrice selvaggia tutt'uno con Eywa che lo aveva addirittura salvato da un animale selvaggio come quella femmina di Palulukan non ancora del tutto cresciuta, dopo tutto quella era stata la sua prima cucciolata.

Montati sui loro Ikran salutarono con un ultimo sguardo la loro terra natale e poi si guardarono negli occhi, trovando l'uno l'altra approvazione e sicurezza. Spiccarono il volo e uscirono dal nascondiglio del clan per iniziare a solcare i cieli insieme. Lei seguiva sopra la sua banshee l'uomo che sfrecciava davanti a Sy'feya.

Passarono ore e il loro viaggio era stato molto silenzioso. Nemmeno una parola veniva detta, né pensata. Il loro non era un silenzio imbarazzante, nemmeno frustrante, era calmo e dolce, ogni tanto i loro occhi si incontravano in cerca di conforto e lo trovavano regalandosi un sorriso. Erano stanchi, volare in quella posizione per ore non era certo una cosa facile. Lo'ak sapeva benissimo che la sua compagna non fosse abituata a volare sulla propria banshee per così tanto tempo di fila, per questo lui sferzava l'aria difronte a loro mettendosi con la propria banshee davanti a quella di Sy'feya, in modo che la Na'vi ed il suo Ikran non si stancassero troppo.

Un temporale li prese alla sprovvista, così i due Na'vi iniziarono a volare molto più vicini ed uno accanto all'altra. Lo'ak pensò che quel viaggio fosse molto simile a quello che aveva fatto con la sua famiglia la prima volta, era improvvisamente nostalgico, così sovrappensiero sorrise. Sy'feya non ce la faceva più, le gambe le dolevano e la mano non riusciva quasi più a tenerla attaccata all'Ikran. Cercava di alternare le mani, ma ormai erano indolenzite entrambe. Lo'ak la guardò preoccupato, mancava poco ma aveva paura che lei perdesse il controllo o si addormentasse sull'Ikran. -Manca poco, siamo quasi alla barriera corallina, Syfe- disse lui ad alta voce per attirare la sua attenzione. Lei girò lo sguardo verso di lui e gli sorrise debolmente. La pioggia cadeva sui loro volti incessantemente. Un bagliore improvviso squarciò il cielo non troppo lontano da loro, poi un fortissimo rombo li spaventò. Sy'feya ne era rimasta quasi tramortita. -È tutto ok! Forza, andiamo più veloci! Ci siamo!- fece Lo'ak iniziando a far perdere quota al suo Ikran. Sy'feya seguì senza esitare, era così stanca che ormai credeva sarebbe crollata da un momento all'altro. Un corno in lontananza suonò e lei abbassò lo sguardo per vedere se erano arrivati. Il villaggio era lì, poco più avanti, l'acqua era scura a causa della poca luce, ma limpida per quanto pulita. L'eclissi era già in corso da un po'. -Scendiamo- fece lui sorridendole.

Sy'feya non vedeva l'ora di iniziare un nuovo capitolo nella sua vita insieme a quell'uomo che era entrato nella sua quotidianità improvvisamente e che non era più uscito dalla sua testa. In realtà lei era spaventata da quello che la stava aspettando, non conosceva la via dell'Acqua di cui il compagno le aveva parlato negli ultimi giorni, sperava che si sarebbe adattata a quel nuovo stile di vita senza troppi problemi. Era molto preoccupata soprattutto dal conoscere la famiglia di Lo'ak, non sapeva cosa aspettarsi, lui le aveva parlato a grandi linee di quali fossero i membri della sua famiglia, ma alla fine conosceva solo i loro nomi, nient'altro se non episodi sparsi e un po' confusi delle loro vite. Avrebbe conosciuto Toruk Makto!

Feeling of acceptance | Lo'ak SullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora