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Era completamente buio e i due viaggiatori avevano mangiato qualcosa prima di ritirarsi nei loro spazi personali. A Sy'feya era stata data un gradevole ed accogliente posticino dove dormire per la notte con vista sul mare. Il giorno dopo sicuramente sarebbe stato faticoso e stancante, l'Olo'eyktan le aveva detto che avrebbe dovuto imparare a vivere come un Metkayina, se avesse voluto sopravvivere a quel posto e diventare a sua volta una Metkayina. Era nervosa, ma comunque molto stanca, Lo'ak l'aveva lasciata un po' sola per darle il tempo di digerire l'incontro con suo padre, oltre all'incontro con la famiglia Sully. Lui sapeva benissimo che prima o poi le avrebbe dovuto parlare della morte di suo fratello, ma avrebbe aspettato il giorno seguente, sicuramente non avrebbe voluto appesantire ancora di più la testa della sua compagna ora che si trovava in una posizione così scomoda. Sy'feya avrebbe dovuto imparare, come aveva imparato lui a quattordici anni, a vivere in quel posto come un vero Metkayina. Lo'ak era inoltre sicuro che qualche nativo di quel clan l'avrebbe discriminata per il suo aspetto, per l'essere albina, Ao'nung non lo preoccupava a riguardo, ormai era cresciuto e al massimo provava ad infastidire Kiri per attirare la sua attenzione. Una volta che aveva lasciato Sy'feya alla sua tenda, si era fermato a parlare con la sua famiglia. Tuk e Kiri avevano fatto un sacco di domande sulla donna che aveva portato con sé a casa. La mattina del giorno dopo sarebbe andato a chiedere all'Olo'eyktan di donargli uno spazio personale a lui e alla sua compagna ora che erano diventati ufficialmente una coppia. Probabilmente gli sarebbe stato dato quello che in quel momento era stato donato a Sy'feya per riposare, ma per il rispetto del suo capo clan, sarebbe andato a parlare direttamente con lui a riguardo. A Tonowari avrebbe dovuto anche parlare dell'albinismo della sua compagna e della vita che lei aveva condotto nella foresta, in modo da farla addestrare come guerriera. Sapeva benissimo che Sy'feya si sarebbe data da fare per non essere inutile in quel nuovo clan e lui l'avrebbe protetta da sguardi e discriminazioni, perché era quello che lui si sentiva di fare, perché la amava e perché teneva alla sua sicurezza e felicità. La coppia non si era mai detta "Ti amo", ma entrambi sentivano che le parole non sarebbero bastate a descrivere quello che provavano l'uno per l'altra. Avevano vissuto insieme per diversi giorni in attesa che la ferita di Lo'ak guarisse, avevano imparato a condividere i loro spazi personali, a fare a metà i pasti, usare entrambi gli oggetti in loro possesso a turni, e tutto quello che in realtà possedevano. Nella foresta si erano divertiti molto, anche attraverso giochi per bambini, giochi a cui una non aveva mai partecipato, e l'altro non ci giocava dalla morte del proprio fratello. Lo'ak in particolare, dopo la morte di Neteyam, aveva dovuto aiutare moltissimo la sua famiglia, spaccata da quel dolore e da quella mancanza. Ney'tiri in particolare era rimasta scioccata, traumatizzata a tal punto, da rifiutarsi di cacciare se non per combattere il popolo del Cielo. Spider aveva contribuito a mantenere unita la famiglia, sperando di riempire quello spazio vuoto che si era creato da quando suo padre aveva ucciso il suo fratello adottivo, Spider non avrebbe mai perdonato a suo padre per quello che aveva fatto, ma ora che lui era morto aveva trovato un po' di pace. Il ragazzo umano era sicuramente amareggiato dalla morte di suo padre, anche se quell'avatar non era veramente suo padre biologico, ma sapeva che ora che riposava in pace, ognuno aveva trovato un po' di conforto. Jake dalla morte di suo figlio non era stato più lo stesso, sì, il rapporto con Lo'ak era migliorato molto, ormai non litigavano quasi più, ma il dolore per la perdita di un figlio, era sicuramente troppo grande. Jake si era sempre dato la colpa di quello che era successo a Neteyam, ma come biasimarlo? Amava Pandora, ma Pandora stessa a volte poteva essere la cosa più pericolosa di quel pianeta, amarla troppo era sicuramente il punto debole di ogni nativo. Kiri non aveva ancora scoperto il mistero della sua nascita, ma sapeva che in realtà non importava molto come fosse nata, sapeva chi era la sua madre biologica ed aveva una famiglia che amava molto tra la sua sorellina, i suoi fratelli e i suoi genitori. Kiri aveva ormai un rapporto molto contorto con Ao'nung, ma sapeva apprezzarlo, ormai non lo odiava più, era diventato un uomo e lei una donna e lei stessa non poteva negare che lui fosse diventato veramente affascinante, coraggioso, intraprendente, onorevole, ma soprattutto unico nel suo genere. Ao'nung sarebbe probabilmente diventato il prossimo Olo'eyktan e Kiri invece la prossima Tsahìk per il suo rapporto con Eywa, era praticamente ovvio che prima o poi si sarebbero dovuti unire. Lui non poteva più negare a sé stesso di essersi innamorato di quella ragazza così unica e strana. Strana per lui ormai non significava più essere un mostro, né era un aggettivo negativo, la rendeva semplicemente unica, una ragazza che non avrebbe mai incontrato altrove. Kiri invece, sapeva bene cosa quel ragazzo ormai pensava di lei e Kiri stessa ammetteva a sua madre di non disprezzare l'idea di diventare la prossima Tsahìk se Ao'nung fosse stato l'Olo'eyktan. Lo'ak non desiderava diventare il capo clan, voleva essere però il miglior combattente di tutti i Metkayina, per questo dopo la morte di suo fratello si era impegnato molto negli allenamenti ed aveva imparato a cavalcare e a combattere sopra il suo Skimwing. Infine Tuk, la più piccola della famiglia, era diventata adulta molto prima di quanto avesse previsto, infatti dopo la morte del fratello anche lei aveva dovuto darsi da fare, aiutando la madre in tutto quello che riusciva. Abbiamo imparato a cavalcare al meglio il suo Ilu, non era assolutamente entusiasta; aveva imparato a cacciare e a volte andava con suo fratello in cerca di qualche spuntino. Era incredibile anche come ogni membro della famiglia, tranne Tuk e Spider, avesse trovato il proprio fratello o sorella nello spirito.

Feeling of acceptance | Lo'ak SullyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora