IV- Vorrei essere tuo amico

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Era stata una lezione strana e noiosa allo stesso tempo, quella.
Da una parte, Annie aveva cercato di seguire la spiegazione stoicamente e senza addormentarsi, notando con divertimento che anche in Corvonero c'erano delle palpebre calanti.
Dall'altra, però, sentiva che lo sguardo di quel Corvonero che aveva conosciuto a colazione ogni tanto si fermava sulla sua schiena o sulla sua testa, come a carpirne i segreti. E lei, forse per vedere come si sarebbe comportato senza saperlo prima, decise di non leggerli la mente.
Quando finalmente le seconda ora terminò, il gruppo di Grifondoro si alzò alla svelta, più ansioso dei Corvonero di lasciare quell'aula buia, umida e soffocante.
Solo che, in quel pigia pigia di divise nere, i Grifoni si erano ritrovati incastrati fra di loro e ammassati sulla porta, soffocando qualche Corvo delle ultime file. E fra questi quello che Annie aveva conosciuto quella mattina. Per una volta, lei era stata fra i primi la lasciare quell'aula così monotona e sppporifera, e si era trovata fuori da tutto quel trambusto.
In prima fila svettavano una testa corvini e una rossa che non vedeva dal giorno prima.
- Harry, Ron- salutò, affrettandosi a tirarli per le braccia.
- Black- urlò Ron, mentre la spalla urtava con violenza contro lo stipite scuro della porta.
E, dopo poco, quelli che da dietro avevano spinto gli altri compagni di casa, si ritrovarono a barcolarre per il corridoio come fossero ubriachi. Da dentro la classe, Hermione e i Corvonero osservavano la scena, la prima rassegnata e i secondi scioccati.
- Forza, muoviamoci. Dopo questa non voglio arrivare anche in ritardo- borbottò la Granger, prendendo per il polso Annie e trascinandosela dietro, seguita a ruota da Harry e Ron, rossi come peperoni maturi.

Le lezioni di quella mattina passarono lente e il pranzo diventava ogni minuto più appetibile.
- Ho una fame... potrei mangiare un lupo- boffocchiò Ron, infilandosi velocemente con le gambe sotto il tavolo di Grifonodoro.
- Esagerato- commentò Harry, con decisamente meno appetito dell'amico.
A quel punto, Hermione intervenne, chiedendo a Harry cos'avesse e cosa lo preoccupasse, mentre Harry rispondeva che andava tutto bene. La corvina non voleva ritrovarsi invischiata in un'altra discussione delle loro, così si tenne accuratamente a distanza, fingendo di controllare i libri nella borsa.
Solo che, così facendo, si trovò in mano uno strano biglietto bianco, identico a quello della colazione.
Si voltò velocemente verso il tavolo dei Corvonero, cercando quella chioma biondo elettrico fra le altre, trovandolo un po' in disparte intento a mangiare in silenzio, sempre con un libro in mano.
Aprì velocemente il biglietto, ma il contenuto la confuse solamnete.
"Domani, Pozione con i Corvonero. ORE IE ER CRSOIOSMUVETA" lesse, sempre meno convinta della normalità del Corvonero.
- Cos'è quello?- domandò Hermione, sporgendosi dalla sua spalla e sbirciando le poche parole scritte con quella grafia così curata.
- Non lo so- ammise lei, intascando il biglietto prima che l'altra potesse finire di leggere.
- Scusate, ora non ho fame, torno di sopra- si congedò velocemente, prima di uscire a passi svelti dalla Sala Grande, sotto lo sguardo sconvolto di Hermione e di Harry.
Si guardarono, ma entrambi scrollarono le spalle e tornarono a concentrarsi sul pranzo.

"All'incontrario" pensò Annie, prima di ricomporre per l'ennesima volta quelle poche lettere. Era seduta sul letto, con una penna in mano, un taccuino e l'aria ben poco paziente dipinta in viso.
"No, non ha senso" pensò ancora, quando vide il risultato.
"Aspetta... l'ordine delle parole, forse è quello" e ricominciò da capo a ridividerle.
Uno, tre, due, quattro. Niente. Tre, due, quattro, uno. Niente. Due, tre, uno, quattro. Niente.
-Aspetta- esclamò Annie, al terzo tentativo, quando si accorse che non poteva essere semplicemente invertito l'ordine delle parole. O che quelle, magari, non erano proprio parole. Così, decise di tenere buono l'ultimo tentativo e di invertire l'ordine di ogni lettera.
Così, da ORE IE ER CRSOIOSMUVETA aveva raggiunto un IE ER ORE CRSOIOSMUVETA, e invertendo aveva ottenuto un ATEVMUSOIOSRC ERO RE IE, che comunque non aveva alcun senso. Almeno, finché un'idea un poco strana e contorta non le balzò in mente all'improvviso. "E se fossero messi per iniziali?" e così, senza un motivo logico, cominciò a ricomporre per iniziali.
AMICOunospazioTUOunospazioVORREIunospazioESSERE. Che, riordinati, componevano un "Vorrei essere tuo amico" e Annie si chiese se non avesse sbagliato tutto il procedimento.
Gettò uno sguardo all'orologio e si accorse che le lezioni erano cominciate ormai da dieci minuti e che quel giorno avrebbe avuto Trasfigurazione, al pomeriggio, con i Serpeverde. Insomma, si annunciava un pomeriggio particolarmente interessante.

Angolo autrice:

Ciao! So che ho già pubblicato oggi, ma avevo quest'idea in mente e dovevo per forza scriverla. Dunque, questo capitolo è più corto degli altri, ma spero vi sia piaciuto comunque. Per ora la storia vi sta appassionando, almeno quanto prima?
🐾

La figlia di Regulus Black - HogsmeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora